Manchester United Football Club

Manchester United
Calcio
The Red Devils ("i diavoli rossi")
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, bianco, nero
Simboli Diavolo
Inno Glory Glory Man United
The World Red Army
Dati societari
Città Manchester
Nazione Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Confederazione UEFA
Federazione The FA
Campionato Premier League
Fondazione 1878
Proprietario Bandiera degli Stati Uniti Famiglia Glazer (72,3%)
Bandiera del Regno Unito Ineos (27,7%)
Presidente Bandiera degli Stati Uniti Joel Glazer
Bandiera degli Stati Uniti Avram Glazer
Allenatore Bandiera dei Paesi Bassi Erik ten Hag
Stadio Old Trafford
(74 994 posti)
Sito web www.manutd.com
Palmarès
10 Premiership inglesi10 Premiership inglesi 10 FA CupFA CupFA Cup Coppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di Lega 10 Community Shield10 Community ShieldCommunity Shield Coppa dei CampioniCoppa dei CampioniCoppa dei Campioni Coppa delle Coppe Coppa UEFA Supercoppa europea Coppa del mondo per club
Titoli d'Inghilterra 20
Coppe d'Inghilterra 12
Coppe di Lega inglesi 6
Charity/Community Shield 21
Trofei internazionali 3 Coppe dei Campioni/Champions League
1 Coppe delle Coppe
1 Coppe UEFA/Europa League
1 Supercoppe UEFA
1 Coppe Intercontinentali
1 Coppe del mondo per club
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Manchester United Football Club (NYSE: MANU), noto semplicemente come Manchester United o più semplicemente come United, è una società calcistica inglese con sede nella città di Manchester. Milita in Premier League, la massima serie del campionato inglese di calcio, dal 1975.

Fondata nel 1902 sulla base del precedente Newton Heath F.C. del 1878, disputa le partite casalinghe all'Old Trafford (74 140 posti), stadio situato nella contea metropolitana di Greater Manchester. I colori sociali prevedono l'adozione di maglia rossa, calzoncini bianchi e dei calzettoni neri, mentre il simbolo ufficiale è il diavolo. Giocatori e tifosi del club sono soprannominati Red Devils (diavoli rossi).

A livello internazionale è la terza squadra d'Inghilterra per numero di trofei ufficiali vinti, 8. Nella bacheca del club figurano 3 Coppe dei Campioni/UEFA Champions League, 1 Europa League, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea, 1 Coppa Intercontinentale e 1 Coppa del mondo per club FIFA (unico club inglese ad avere vinto sia l'Intercontinentale sia la Coppa del mondo per club). È tra le otto squadre d'Europa che sono riuscite a centrare il treble, ossia la vittoria del campionato, della coppa nazionale e della UEFA Champions League nella stessa stagione sportiva (nel 1998-1999).

A livello nazionale è la prima squadra in Inghilterra per numero di trofei ufficiali vinti, 59. Nella bacheca del club figurano 20 campionati (record), 12 Coppe d'Inghilterra, 6 Coppe di Lega e 21 (4 condivise) Supercoppe d'Inghilterra (record). Complessivamente il club si è aggiudicato 67 trofei ufficiali, 59 nazionali e 8 internazionali, che rendono il Manchester United una delle squadre più blasonate al mondo e la seconda squadra più titolata d'Inghilterra dopo il Liverpool (68).

Insieme a Liverpool, Arsenal, Chelsea, Manchester City e Tottenham forma le "Big Six" del calcio inglese. Sotto la gestione del tecnico scozzese Alex Ferguson, che ha allenato il Manchester United ininterrottamente dal novembre 1986 al maggio 2013, la compagine inglese si è aggiudicata 38 trofei, di cui 13 campionati 1992-1993[1]. È la squadra inglese che dal 1980 ha registrato l'affluenza media di spettatori più alta, ad eccezione delle stagioni 1987-1988 e 1988-1989.[2] Il 31 marzo 2007 l'Old Trafford ha registrato il record di spettatori (83 048) nella storia della Premier League, in occasione della sfida tra Manchester United e Blackburn.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Manchester United Football Club.

Inizi (1878-1945)[modifica | modifica wikitesto]

Il Newton Heath nella stagione 1892-1893

Il Manchester United nasce nel 1878 con il nome di Newton Heath Football Club, avente sede a Newton Heath. La squadra è composta dai lavoratori della "Lancashire and Yorkshire Railway" (Ferrovia del Lancashire e Yorkshire) e gioca le partite contro altri dipartimenti e compagnie ferroviarie. Il primo match disputato di cui si ha notizia risale al 20 novembre 1880, quando il Newton Heath, con i colori sociali della propria compagnia ferroviaria, cioè verde e oro, viene sconfitto 6-0 dalla squadra delle riserve del Bolton.

Nel 1889 il Newton Heath entra a far parte della Football Alliance, federazione calcistica parallela alla Football League, nata l'anno precedente. Nel 1892 la squadra si classifica seconda in campionato dietro al Nottingham Forest e viene così ammessa alla First Division: le due federazioni si erano unite dando vita a due divisioni. Nel gennaio del 1902, a causa di un debito di 2.670 sterline (pari a circa 210.000 sterline del 2010), il Newton Heat viene messo in liquidazione. Il capitano della squadra Harry Stafford raduna perciò quattro imprenditori locali, tra i quali John Henry Davies, disposti a investire ciascuno 500 sterline in cambio di una partecipazione nella gestione del club. Il 28 aprile 1902 la compagine cambia ufficialmente nome in Manchester United Football Club e i colori sociali passano dal verde-oro al rosso-nero.

La nuova società vince i primi due titoli nazionali nei campionati 1907-1908 e 1910-1911, ai quali si aggiungono un Charity Shield e una FA Cup. Dopo i primi successi, nel 1910 la squadra si trasferisce al nuovo stadio Old Trafford. Il campo di gioco del Manchester United viene bombardato nel corso della seconda guerra mondiale dall'aviazione tedesca: la squadra divide perciò lo stadio Maine Road con i concittadini del Manchester City fino al 1949.

Era Busby (1945-1969)[modifica | modifica wikitesto]

I Busby Babes in Danimarca nel 1955

La squadra torna ai vertici negli anni '50, grazie all'apporto dell'allenatore Matt Busby e dei cosiddetti Busby Babes, un gruppo di giovani calciatori tra i quali Bobby Charlton e Duncan Edwards. Busby guida il Manchester United al secondo posto in classifica nei campionati 1946-1947, 1947-1948 e 1948-1949. Inoltre, nel 1948 i Busby Babes si aggiudicano la FA Cup, per poi finalmente vincere la First Division nel 1952, dopo 41 anni dall'ultimo titolo. Nel 1957 il Manchester United diviene la prima squadra inglese a partecipare alla Coppa dei Campioni, nonostante le obiezioni della Football League, che aveva negato al Chelsea questa possibilità nella stagione precedente. Nel percorso verso la semifinale, dove viene eliminata dal Real Madrid, la squadra ottiene una vittoria per 10-0 contro l'Anderlecht, che tuttora rimane la vittoria più larga del club nella competizione.

Il 6 febbraio 1958 avviene il disastro aereo di Monaco di Baviera, nel quale perdono la vita 23 persone tra cui i giocatori Geoff Bent, Roger Byrne, Eddie Colman, Duncan Edwards, Mark Jones, David Pegg, Tommy Taylor e Billy Whelan, mentre Busby e Charlton si salvano per miracolo. In segno di solidarietà per la tragedia, la UEFA invita il Manchester United a prendere parte alla successiva edizione della Coppa dei Campioni, ma nonostante l'approvazione della FA, la Football League stabilisce che il club non può partecipare alla competizione, dal momento che non si è qualificato.

Grazie al fenomenale trio d'attacco formato da Bobby Charlton, George Best e Denis Law, lo United torna a vincere il campionato nelle stagioni 1964-1965 e 1966-1967. Nel 1967-1968 la squadra vince la Coppa dei Campioni, diventando il primo club inglese che si aggiudica il trofeo: superato il Real Madrid vincendo 1-0 all'Old Trafford e pareggiando 3-3 dopo uno svantaggio iniziale di 1-3 nel ritorno allo stadio Santiago Bernabéu, il Manchester United approda in finale, dove affronta il grande Benfica di Eusébio. La partita, giocata alo stadio di Wembley, a Londra, si chiude con la vittoria degli inglesi per 4-1 dopo i tempi supplementari. Quando alza la coppa, Charlton lo fa anche in nome dei ragazzi del 1958. Nel 1968-1969 la squadra è semifinalista di Coppa dei Campioni.

Anni di transizione (1969-1986)[modifica | modifica wikitesto]

Matt Busby lascia la guida della squadra nel 1969, ma, a seguito di un ottavo posto in campionato nella stagione 1969-1970 e a una brutta partenza nel torneo 1970-1971, viene convinto a riprendere temporaneamente il ruolo di allenatore. A causa del ventunesimo posto in campionato nella stagione 1973-1974, il club retrocede in Second Division e i tre attaccanti Best, Law e Charlton lasciano Manchester. Negli anni successivi, nonostante acquisti importanti tra i quali Joe Jordan, Gordon McQueen, Gary Bailey e Ray Wilkins, lo United non riesce ad ottenere risultati significativi.

La lunga gestione di Ferguson (1986-2013)[modifica | modifica wikitesto]

Alex Ferguson, allenatore più vincente nella storia del Manchester United

Nel 1986 lo scozzese Alex Ferguson assume la guida tecnica del Manchester United. Dopo alcuni anni di transizione, egli conduce, nel 1990, il club alla vittoria del primo trofeo della propria gestione, la FA Cup, mentre nel 1991 ottiene il primo successo internazionale, aggiudicandosi la Coppa delle Coppe grazie alla vittoria per 2-1 nella finale contro il Barcellona. Nella stagione successiva lo United si aggiudica anche la Supercoppa europea, battendo la Stella Rossa. Comincia in questi anni a formarsi l'ossatura della squadra che sarà protagonista del calcio internazionale degli anni '90, con l'acquisto, nell'estate del 1991, del portiere danese Peter Schmeichel. Il Manchester United raggiunge il secondo posto in classifica nel campionato 1991-1992: durante questa stagione Schmeichel rimane imbattuto per 17 giornate e si aggrega definitivamente alla prima squadra il gallese Ryan Giggs, che diventerà una bandiera del club. Rafforzatasi ulteriormente con l'ingaggio dell'attaccante francese Éric Cantona, la squadra torna a vincere il campionato nel 1992-1993, dopo ventisei anni. Da questo momento lo United vivrà un lungo periodo di dominio in Premier League, con otto campionati vinti nelle seguenti undici stagioni.

Nel 1993 viene ingaggiato il centrocampista irlandese Roy Keane, destinato a diventare una bandiera del club. La stagione 1993-1994 passa agli annali come l'annata del secondo double nella storia del Manchester United: la squadra di Alex Ferguson vince ancora il campionato inglese (si tratta del secondo titolo vinto consecutivamente, non accadeva dal 1957) e si aggiudica la FA Cup. Il ritorno del club in UEFA Champions League dopo venticinque anni si scopre, invece, amaro, complice l'eliminazione subita al secondo turno per mano del Galatasaray per la regola dei gol fuori casa (3-3 all'Old Trafford e 0-0 in Turchia). Dopo una stagione ai vertici ma avara di trofei, in cui la squadra, pur rinforzata nel gennaio 1995 dall'arrivo di Andy Cole, viene penalizzata dalla pesante squalifica comminata a Cantona, Ferguson decide di ridisegnare l'organico in vista dell'annata 1995-1996, con cessioni di rilievo, cui fa da contraltare l'arrivo in prima squadra di ragazzi del vivaio come David Beckham e i fratelli Gary e Phil Neville, che si affiancano a Paul Scholes e Nicky Butt, altri due giovani che avevano già collezionato numerose presenze nella stagione precedente. Grazie anche al ritorno di Cantona, di nuovo in campo nell'ottobre del 1995 dopo nove mesi di assenza per squalifica, il Manchester United diventa la prima squadra inglese a conseguire il double per la seconda volta, vincendo campionato e coppa nazionale nel 1995-1996.

Paul Scholes, terzo per presenze nella storia del club (718)

Il capitano Steve Bruce lascia il Manchester United dopo nove anni nell'estate del 1996, consegnando la fascia a Cantona. Nel 1996-1997 la squadra di Ferguson si aggiudica il quarto titolo in cinque anni: è l'ultima stagione da calciatore di Éric Cantona, che si ritira all'età di trent'anni e viene sostituito da Teddy Sheringham. Dopo il titolo del 1996-1997, annata in cui i Red Devils raggiungono le semifinali di UEFA Champions League, lo United raggiunge l'apice del successo nel 1998-1999, la stagione del treble: i diavoli rossi vincono, infatti, nella stessa stagione la Premier League, la FA Cup e la UEFA Champions League. Acquistati il difensore Jaap Stam dal PSV e l'attaccante Dwight Yorke dall'Aston Villa, la squadra subisce soltanto tre sconfitte in tutto il campionato e si aggiudica il campionato per la quinta volta in sette anni. Dopo sette giorni, la squadra di Ferguson vince anche la FA Cup, centrando il double per la terza volta, mentre nella finale di UEFA Champions League, al Camp Nou di Barcellona, si rende protagonista di una memorabile rimonta ai danni del Bayern Monaco, ribaltando l'iniziale svantaggio in pieno recupero, nel volgere di un paio di minuti (pareggio di Sheringham e gol del vantaggio con Solskjær, servito da Sheringham e anch'egli subentrato nella ripresa). .

Nel 1999, a Tokyo, il Manchester United vince la Coppa Intercontinentale, battendo per 1-0 i brasiliani del Palmeiras e tramutando il treble in quadruple. Alla stagione del treble seguono altre tre affermazioni in campionato per i Red Devils, nel 1999-2000, nel 2000-2001 e nel 2002-2003, per un totale di otto titoli nazionali in undici anni. La FA Cup 2003-2004 è l'ultimo successo di una squadra alle prese con un ricambio generazionale, rinforzata dall'arrivo di giovani promesse quali Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney.

Ryan Giggs, giocatore più vincente della storia del club

Nel 2005 Roy Keane, colonna storica del Manchester United, lascia il club dopo dodici anni. Il digiuno di successi del club in questi anni sembra sancire la fine del ciclo di Ferguson, anche se la squadra vince la Coppa di Lega 2005-2006, nell'ultima annata di Ruud van Nistelrooy, ceduto alla fine della stagione. Nel 2006-2007 i Red Devils tornano a vincere la Premier League e sfiorano nuovamente il double, perdendo la finale di FA Cup, mentre in UEFA Champions League sono semifinalisti. Nel 2007-2008 vincono la Supercoppa d'Inghilterra, la Premier League nel segno di un grande Cristiano Ronaldo (autore di 38 reti stagionali), e la UEFA Champions League nella finale dello stadio Lužniki di Mosca, ai tiri di rigore contro il Chelsea, già sconfitto in questo modo nella supercoppa nazionale. Nel 2008-2009 vengono messe il bacheca la Supercoppa d'Inghilterra, la Coppa del mondo per club FIFA, superando per 1-0 in finale la LDU di Quito, e la Premier League, undicesimo campionato vinto in diciassette stagioni. Nel 2008-2009, annata in cui Edwin van der Sar stabilisce il record di imbattibilità per il massimo campionato inglese, lo United vince la Coppa di Lega, mentre l'anno dopo perde la finale di UEFA Champions League, allo stadio Olimpico di Roma contro il Barcellona (2-0).

La redditizia cessione di Cristiano Ronaldo nel 2009 non serve a ripianare i debiti della società, oberata da un ammanco di 819 milioni di euro.[3] Il club continua, tuttavia, a rimpolpare la propria bacheca, vincendo la Coppa di Lega 2009-2010, la Supercoppa d'Inghilterra 2010 e il campionato nel 2010-2011, annata in cui i Red Devils superano gli acerrimi rivali del Liverpool per numero di titoli nazionali vinti, portandosi a quota diciannove e stabilendo un nuovo record in Premier League. Nel 2010-2011 il club è ancora finalista di UEFA Champions League, lo United viene sconfitto nuovamente dal Barcellona, trionfante per 3-1 allo stadio di Wembley a Londra.

Nemanja Vidić, capitano per quattro stagioni

Perso il titolo del 2011-2012 a vantaggio dei rivali cittadini del Manchester City, che prevalgono solo per una migliore differenza reti, i Red Devils, rinforzati dall'ingaggio dell'olandese Robin van Persie, si aggiudicano nuovamente il campionato nel 2012-2013.

Il post-Ferguson (2013-oggi)[modifica | modifica wikitesto]

Partito Ferguson, che lascia la panchina dei Red Devils dopo ventisette anni in carica, il connazionale David Moyes, a dispetto del contratto di sei anni firmato, vivrà un'esperienza fugace come suo successore. Pur avendo vinto la supercoppa nazionale, il Manchester United si classifica settimo (peggiore piazzamento nella storia del club) in campionato, rimanendo fuori dalla UEFA Champions League per la prima volta dal 1996 e fuori dalle competizioni europee dopo ventiquattro anni, dopo essere risultato l'unica squadra inglese sempre presente nelle competizioni confederali dal 1990 al 2014. Destituito con largo anticipo rispetto alla fine della stagione, Moyes viene rimpiazzato ad interim dalla bandiera Ryan Giggs.

La successiva gestione dell'olandese Louis van Gaal,[4] malgrado i ricchi investimenti sul fronte del calciomercato (su tutti gli arrivi di Ángel Di María e Radamel Falcao), ottiene risultati mediocri, eccezion fatta per il successo nella FA Cup 2015-2016, la prima vinta dopo dodici anni.[5] È il portoghese José Mourinho[6] con l'innesto di Paul Pogba, prelevato dalla Juventus per 105 milioni di euro (all'epoca il trasferimento più oneroso nella storia del calcio), a riportare la squadra alle vittorie: nel 2016-2017 vengono vinte la Supercoppa d'Inghilterra, la Coppa di Lega e l'Europa League, primo successo nella competizione nella storia del club. Risultati deludenti in campionato conducono all'esonero di Mourinho nel dicembre 2018, a causa del peggiore inizio stagionale in Premier League dal 1990-1991,[7][8] poi il tecnico Solskjær, ex calciatore del club, riporta la squadra ai quarti di finale di UEFA Champions League per la prima volta in cinque anni e la qualifica alla finale dell'Europa League 2020-2021, persa ai rigori contro il Villarreal. Nel 2021 il ritorno della stella Cristiano Ronaldo, che sarà autore di 24 reti in tutte le competizioni, non evita una stagione amara, con la squadra che registra il proprio minimo storico di punti ottenuti in Premier League e chiude sesta.[9] Separatosi burrascosamente da Ronaldo, lo United del tecnico olandese Erik ten Hag vince la Coppa di Lega 2022-2023.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Manchester United Football Club
  • 1878 - Nasce il Newton Heath Football Club, con colori sociali giallo-verde.
  • 1878-1892 - Partecipa ai campionati indetti dalla Football Alliance. Alla fine del campionato 1891-92 a sua richiesta la Football Association l'ammette direttamente in First Division[10].
  • 1886-1887 - Primo turno di FA Cup.
  • 1889-1890 - Primo turno di FA Cup.
  • 1890-1891 - Secondo turno eliminatorio di FA Cup.
  • 1891-1892 - Quarto turno eliminatorio di FA Cup.
  • 1892-1893 - 16º in First Division, salvo dopo aver vinto Test Match.
Primo turno di FA Cup.
  • 1893-1894 - 16º in First Division. Retrocesso in Second Division dopo aver perso Test Match.
Secondo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Terzo turno eliminatorio di FA Cup.

Primo turno di FA Cup.
Turno intermedio di FA Cup.
  • 1902 - La società cambia nome: fallisce il Newton Heath e nasce il Manchester United F.C..
  • 1902-1903 - 5º in Second Division.
Secondo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.
Turno intermedio di FA Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Vince lo Charity Shield (1º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Vince la FA Cup (1º titolo).
Primo turno di FA Cup.

Terzo turno di FA Cup.
Vince lo Charity Shield (2º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.

Primo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.
Secondo turno di FA Cup.
Primo turno di FA Cup.
Semifinali di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Sesto turno di FA Cup.
Quarti di finale di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.

Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Quinto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.

Quarto turno di FA Cup.
Vince la FA Cup (2º titolo).
Finale di Charity Shield.
Semifinali di FA Cup.
Sesto turno di FA Cup.

Sesto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Vince lo Charity Shield (3º titolo).
Quinto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Vince lo Charity Shield (4º titolo).
Finale di FA Cup.
Semifinali di Coppa dei Campioni.
Vince lo Charity Shield (5º titolo).
Finale di FA Cup.
Semifinali di Coppa dei Campioni.
Terzo turno di FA Cup.
Quinto turno di FA Cup.

Quarto turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Semifinali di FA Cup.
Vince la FA Cup (3º titolo).
Finale di Charity Shield.
Semifinali di FA Cup.
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Semifinali di FA Cup.
Semifinali di Coppa delle Fiere.
Vince lo Charity Shield (6º titolo).
Semifinali di FA Cup.
Semifinali di Coppa dei Campioni.
Quarto turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Vince lo Charity Shield (7º titolo).
Terzo turno di FA Cup.
Vince la Coppa dei Campioni (1º titolo).
Sesto turno di FA Cup.
Finale di Coppa Intercontinentale.
Semifinali di Coppa dei Campioni.
Terzo posto di FA Cup.
Semifinali di League Cup.

Terzo turno di FA Cup.
Semifinali di League Cup.
Sesto turno di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Semifinali di League Cup.
Finale di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Vince la FA Cup (4º titolo).
Quinto turno di League Cup.
Secondo turno di Coppa UEFA.
Vince lo Charity Shield (8º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Secondo turno di Coppa delle Coppe.
Finale di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Terzo turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.

Quarto turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Primo turno di Coppa UEFA.
Terzo turno di FA Cup.
Secondo turno di League Cup.
Vince la FA Cup (5º titolo).
Finale di League Cup.
Primo turno di Coppa UEFA.
Vince lo Charity Shield (9º titolo).
Terzo turno di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Semifinali di Coppa delle Coppe.
Vince la FA Cup (6º titolo).
Terzo turno di League Cup.
Quarti di finale di Coppa UEFA.
Finale di Charity Shield.
Quinto turno di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Quinto turno di FA Cup.
Quinto turno di League Cup.
Sesto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Vince la FA Cup (7º titolo).
Terzo turno di League Cup.

Vince lo Charity Shield (10º titolo).
Quinto turno di FA Cup.
Finale di League Cup.
Vince la Coppa delle Coppe (1º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Vince la League Cup (1º titolo).
Vince la Supercoppa UEFA (1º titolo).
Secondo turno di Coppa delle Coppe.
Quinto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Primo turno di Coppa UEFA.
Vince lo Charity Shield (11º titolo).
Vince la FA Cup (8º titolo).
Finale di League Cup.
Secondo turno di Champions League.
Vince lo Charity Shield (12º titolo).
Finale di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Fase a gironi di Champions League.
Vince la FA Cup (9º titolo).
Secondo turno di League Cup.
Primo turno di Coppa UEFA.
Vince lo Charity Shield (13º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Semifinali di Champions League.
Vince lo Charity Shield (14º titolo).
Quinto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Quarti di finale di Champions League.
Finale di Charity Shield.
Vince la FA Cup (10º titolo).
Quinto turno di League Cup.
Vince la Champions League (2º titolo).
Finale di Charity Shield.
Terzo turno di League Cup.
Finale di Supercoppa UEFA.
Quarti di finale di Champions League.
Vince la Coppa Intercontinentale (1º titolo).
Fase a gironi di Campionato mondiale per club.

Finale di Charity Shield.
Quarto turno di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Quarti di finale di Champions League.
Finale di Charity Shield.
Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Semifinali di Champions League.
Quinto turno di FA Cup.
Finale di League Cup.
Quarti di finale di Champions League.
Vince il Community Shield (15º titolo).
Vince la FA Cup (11º titolo).
Quarto turno di League Cup.
Ottavi di finale di Champions League.
Finale di Community Shield.
Finale di FA Cup.
Semifinali di League Cup.
Ottavi di finale di Champions League.
Quinto turno di FA Cup.
Vince la League Cup (2º titolo).
Fase a gironi di Champions League.
Finale di FA Cup.
Quarto turno di League Cup.
Semifinali di Champions League.
Vince il Community Shield (16º titolo).
Sesto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Vince la Champions League (3º titolo).
Vince il Community Shield (17º titolo).
Semifinali di FA Cup.
Vince la League Cup (3º titolo).
Finale di Supercoppa UEFA.
Finale di Champions League.
Vince la Coppa del mondo per club (1º titolo).
Finale di Community Shield.
Terzo turno di FA Cup.
Vince la League Cup (4º titolo).
Quarti di finale di Champions League.

Vince il Community Shield (18º titolo).
Semifinali di FA Cup.
Quinto turno di League Cup.
Finale di Champions League.
Vince il Community Shield (19º titolo).
Quarto turno di FA Cup.
Quinto turno di League Cup.
Fase a gironi di Champions League.
Ottavi di finale di Europa League.
Sesto turno di FA Cup.
Quarti di finale di League Cup.
Ottavi di finale di Champions League.
Vince il Community Shield (20º titolo).
Terzo turno di FA Cup.
Semifinali di League Cup.
Quarti di finale di Champions League.
Quinto turno di FA Cup.
Quinto turno di League Cup.
Vince la FA Cup (12º titolo).
Quarto turno di League Cup.
Fase a gironi di Champions League.
Ottavi di finale di Europa League.
Vince il Community Shield (21º titolo).
Quarti di finale di FA Cup.
Vince la League Cup (5º titolo).
Vince l'Europa League (1º titolo).
Finale di FA Cup.
Quinto turno di League Cup.
Finale di Supercoppa UEFA.
Ottavi di finale di Champions League.
Quarti di finale di FA Cup.
Sedicesimi di finale di League Cup.
Quarti di finale di Champions League.
Semifinale di FA Cup.
Semifinale di League Cup.
Semifinale di Europa League.
Quarti di finale di FA Cup.
Semifinale di League Cup.
Finale di Europa League.
Quarto turno di FA Cup.
Terzo turno di League Cup.
Ottavi di finale di Champions League.
Vince la League Cup (6º titolo).
Quarti di finale di Europa League.
Finale di FA Cup.
Ottavi di finale League Cup
Fase a gironi di Champions League.
Terzo turno di FA Cup (in corso).

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

L'iconico completo blu riproposto negli anni duemila e indossato da Wayne Rooney

Durante i primi anni della propria storia, quando il club si chiamava ancora Newton Heath, i colori sociali della prima maglia erano il giallo e il verde, tinte che vennero poi riprese nella divisa da trasferta durante i primi anni novanta del XX secolo. Nel 1902, quando il club venne ripristinato dopo il fallimento con il nome di Manchester United, vennero modificati anche i colori sociali. Si scelse il rosso per la maglietta, il bianco per i pantaloncini e il nero per i calzettoni. I colori sono tuttora quelli ufficiali.

Un'eccezione ai classici colori sociali fu fatta nella finale di FA Cup del 1902 persa contro il Bristol City, quando la squadra si presentò indossando una maglietta bianca con una sottile linea rossa che evidenziava il colletto a V. Questa uniforme fu poi riproposta durante gli anni venti, prima che lo United tornasse a indossare le classiche divise rosse.

Solitamente le divise da trasferta sono bianche con pantaloncini neri e calzettoni bianchi, ma altre uniformi sono state proposte durante la storia del club: una divisa a strisce verticali bianche e blu usata in alcuni incontri nel periodo che va dal 1903 al 1916, una completamente nera nella stagione 1994 e 2003 e una blu con una sottile linea orizzontale color argento nel 2000. Una delle seconde divise più famose è quella completamente grigia usata dallo United dalla stagione '96, la divisa fu abbandonata perché considerata poco visibile dagli stessi giocatori: in un incontro che vedeva di fronte il Southampton Football Club, all'intervallo il risultato era di 3-0 per i Saints di Southampton. Nel secondo tempo i diavoli rossi si presentarono con la terza divisa a strisce bianche e blu ma riuscirono a realizzare solo il gol della bandiera. Il risultato di 3-1 fu l'ultimo visto dalla divisa completamente grigia dello United[11].

Fred the Red, mascotte dal 1994

Un'altra storica seconda divisa dei Red Devils si componeva di una maglietta reversibile, bianca con maniche nere e finiture color oro su un lato e viceversa sull'altro lato della maglia. La divisa, commemorativa per i 100 anni dal cambio di nome (da Newton Heath a Manchester United) fu l'ultima fornita dallo sponsor tecnico Umbro, prima che il club siglasse il nuovo accordo con la Nike.

La terza maglia dello United è tradizionalmente blu, in omaggio alla divisa indossata nella vittoria della Coppa dei Campioni del 1968. In passato sono state fatte alcune eccezioni, inclusa una versione giallo brillante indossata nei primi anni settanta, la già menzionata divisa a strisce blu e bianche introdotta dal 1996 e che risultò essere la preferita dai tifosi oltre ad una bianca con due strisce orizzontali, una rossa ed una nera usata nel 2004. Lo United ha usato come terza maglia anche la classica divisa da allenamento, come l'uniforme completamente nera utilizzata nella stagione 1998-99 e una blu scura con lati marroni nel 2001 per le partite contro il Southampton e PSV Eindhoven.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma utilizzato tra gli anni '60 e '70.

Lo stemma del Manchester United è stato modificato in diverse occasioni, anche se la base è rimasta la stessa. Il logo deriva dallo stemma cittadino e il diavolo trae origine dal soprannome della squadra: The Red Devils (I Diavoli Rossi), nomignolo adottato agli inizi degli anni sessanta dopo che Matt Busby sentì chiamare così i componenti della squadra di rugby di Salford, caratterizzata dalle maglie rosse. A partire dalla fine degli anni '60 il diavolo iniziò a comparire sulle sciarpe, prima di essere incorporato nel logo ufficiale durante gli anni settanta assieme al tridente. Nel 1998 lo stemma perse la dicitura "Football Club", ma il cambiamento non fu ben accetto da alcuni sostenitori, che vissero questa novità come una scelta rivolta più al business.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1991 la società è una Public Limited Company. Precedentemente quotata al London Stock Exchange, nel 1998 ha subito un tentativo di scalata da parte dell'imprenditore Rupert Murdoch, poi bloccato dal governo inglese[12]. Durante gli anni novanta il flottante della società raggiunse il valore di un miliardo di sterline (1,5 miliardi di euro), rendendo così improbabile un cambio di gestione. Nonostante ciò, nel maggio del 2005 Malcolm Glazer portò a termine un'OPA ostile e delistò il titolo dal mercato borsistico. Secondo i dati della rivista Forbes, dal 2005 al 2013 il Manchester United è stato il club più ricco del mondo, mentre la società risulta essere al terzo posto in questa speciale classifica: il suo fatturato ammonta a 519,5 milioni di euro, inferiore solo a quello del Real Madrid e del Barcellona.

L'amministratore delegato della società è David Gill, mentre Martin Edwards, che ha ricoperto il ruolo per circa 20 anni prima di Gill, ne è il presidente onorario.

[modifica | modifica wikitesto]

Finora il club ha avuto solo cinque sponsor principali sulle maglie: lo storico Sharp Electronics, presente dal 1982 al 2000, la Vodafone, che vi è rimasta fino al 2006, e le società di assicurazione statunitensi AIG e Aon Corporation fino al 2014. La prima è stata presente sulle casacche dei Red Devils dal 2006 al 2010, con un contratto da 14 milioni di sterline l'anno (21 milioni di euro), ed è così divenuto il contratto di sponsorizzazione più alto di sempre, superato solo dall'organizzazione no-profit Qatar Foundation che ha siglato un accordo da 30 milioni di euro l'anno con il Barcellona. Aon è comparsa sulle maglie del Manchester United nel 2010, firmando con i Red Devils un contratto da 20 milioni di euro l'anno fino al 2014. Nell'agosto del 2011, la società inglese ha annunciato un accordo di sponsorizzazione con la compagnia di trasporti tedesca DHL. Il logo dell'azienda appare sulle maglie d'allenamento e pre gara: si tratta della prima volta in assoluto che una squadra di calcio presenta un secondo sponsor per le maglie d'allenamento. L'accordo è un quadriennale da 40 milioni di sterline (circa 46 milioni di euro) annuali, che conferma il Manchester United leader del marketing nel mondo del calcio. Dalla stagione 2014/2015, il nuovo partner ufficiale del Manchester United è diventato Chevrolet, mentre Aon è rimasta solo sulle maglie d'allenamento e pre gara. L'accordo con il marchio di General Motors frutterà al club un totale di 79 milioni di euro a stagione, per un totale di ben 560 milioni di euro in sette anni.

Così come lo sponsor principale, anche il fornitore tecnico della squadra è stato cambiato poche volte nella storia del Manchester United. Il primo in assoluto fu Admiral nel 1975, seguito da Adidas a metà anni ottanta e da Umbro nel 1992. Nike fu sponsor tecnico dei Red Devils dal 2002, siglando un contratto da 302,9 milioni di sterline (455 milioni di euro) in 13 anni. Inizialmente l'accordo prevedeva la possibilità di rescissione nel 2008 da parte della Nike, opzione che però non venne attuata e che ha invece visto prolungare la partnership fino al 2015. Dalla stagione 2015/2016 torna sponsor tecnico la compagnia tedesca Adidas, che verserà nelle casse del Manchester United ben 75 milioni di sterline l'anno per dieci anni, per un totale record di 750 milioni di sterline (quasi un miliardo di euro).

Abbigliamento tecnico
Sponsor ufficiale

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Manchester United F.C..
Allenatori
Presidenti
  • 1878-1891 Bandiera dell'Inghilterra Frederick Attock

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Manchester United F.C..

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Periodo[17] Nome Note
1878-1882 Bandiera dell'Inghilterra Sam Black Primo capitano noto
1882 Bandiera dell'Inghilterra E. Thomas
1882-1883 Sconosciuto
1883-1887 Bandiera dell'Inghilterra Sam Black
1887-1890 Bandiera del Galles Jack Powell
1890-1892 Sconosciuto
1892-1893 Bandiera della Scozia Joe Cassidy
1893-1894 Sconosciuto
1894 Bandiera della Scozia James McNaught
1894-1896 Sconosciuto
1896-1903 Bandiera dell'Inghilterra Harry Stafford
1903-1904 Sconosciuto
1904-1905 Bandiera della Scozia Jack Peddie
1905-1912 Bandiera dell'Inghilterra Charlie Roberts
1912-1913 Bandiera dell'Inghilterra George Stacey
1913 Bandiera dell'Inghilterra Dick Duckworth
1914 Bandiera dell'Inghilterra George Hunter
1914-1915 Bandiera dell'Inghilterra Patrick O'Connell
1915-1919 Nessuno Sospensione dell'attività calcistica per via della prima guerra mondiale
1919-1922 Sconosciuto
1922-1928 Bandiera dell'Inghilterra Frank Barson
1928-1931 Bandiera dell'Inghilterra Jack Wilson
1931-1932 Bandiera della Scozia George McLachlan
1932 Bandiera dell'Inghilterra Louis Page
1932-1935 Sconosciuto
1935-1939 Bandiera della Scozia James Brown
1939-1945 Nessuno Sospensione dell'attività calcistica per via della seconda guerra mondiale
1945-1953 Bandiera dell'Irlanda Johnny Carey
1953-1954 Bandiera dell'Inghilterra Stan Pearson
1954-1955 Bandiera dell'Inghilterra Allenby Chilton
1955-1958 Bandiera dell'Inghilterra Roger Byrne
1958-1959 Bandiera dell'Inghilterra Bill Foulkes
1959-1960 Bandiera dell'Inghilterra Dennis Viollet
1960-1962 Bandiera dell'Inghilterra Maurice Setters
1962-1967 Bandiera dell'Irlanda Noel Cantwell Co-capitano insieme a Denis Law dal 1964 al 1967
1964-1968 Bandiera della Scozia Denis Law Co-capitano insieme a Noel Cantwell dal 1964 al 1967
1968-1973 Bandiera dell'Inghilterra Bobby Charlton
1973 Bandiera della Scozia George Graham
1973-1975 Bandiera della Scozia Willie Morgan
1975-1982 Bandiera della Scozia Martin Buchan
1982 Bandiera dell'Inghilterra Ray Wilkins
1982-1994 Bandiera dell'Inghilterra Bryan Robson Capitano più longevo nella storia del Manchester United, co-capitano insieme a Steve Bruce dal 1992 al 1994
1992-1996 Bandiera dell'Inghilterra Steve Bruce Co-capitano insieme a Bryan Robson dal 1992 al 1994
1996-1997 Bandiera della Francia Éric Cantona
1997-2005 Bandiera dell'Irlanda Roy Keane Capitano più vincente nella storia del Manchester United
2005-2010 Bandiera dell'Inghilterra Gary Neville
2010-2014 Bandiera della Serbia Nemanja Vidić
2014-2017 Bandiera dell'Inghilterra Wayne Rooney
2017-2018 Bandiera dell'Inghilterra Michael Carrick
2018-2019 Bandiera dell'Ecuador Antonio Valencia
2019-2020 Bandiera dell'Inghilterra Ashley Young
2020-2023 Bandiera dell'Inghilterra Harry Maguire
2023- Bandiera del Portogallo Bruno Fernandes

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

Campioni del mondo[modifica | modifica wikitesto]

Campioni d'Europa[modifica | modifica wikitesto]

Calciatori vincitori della Nations League[modifica | modifica wikitesto]

Premi individuali[modifica | modifica wikitesto]

Denis Law: 1964
Bobby Charlton: 1966
George Best: 1968
Cristiano Ronaldo: 2008
Cristiano Ronaldo: 2008
Cristiano Ronaldo: 2008

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Premier League, Champions League e FA Cup vinte nel 1999
Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Manchester United Football Club.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1907-1908, 1910-1911, 1951-1952, 1955-1956, 1956-1957, 1964-1965, 1966-1967, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1996-1997, 1998-1999, 1999-2000, 2000-2001, 2002-2003, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2010-2011, 2012-2013
1908-1909, 1947-1948, 1962-1963, 1976-1977, 1982-1983, 1984-1985, 1989-1990, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004, 2015-2016
1991-1992, 2005-2006, 2008-2009, 2009-2010, 2016-2017, 2022-2023
1908, 1911, 1952, 1956, 1957, 1965[18], 1967[19], 1977[18], 1983, 1990[18], 1993, 1994, 1996, 1997, 2003, 2007, 2008, 2010, 2011, 2013, 2016
1935-1936, 1974-1975

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1967-1968, 1998-1999, 2007-2008
2016-2017
1990-1991
1991
1999
2008

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1952-1953, 1953-1954, 1954-1955, 1955-1956, 1956-1957, 1963-1964, 1991-1992, 1994-1995, 2002-2003, 2010-2011, 2021-2022
1954, 1957, 1959, 1960, 1961, 1962, 1965, 1966, 1968, 1969, 1975, 1976, 1978, 1979, 1981, 1982, 2004, 2005
1991, 2013, 2014
1995

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Piazzamenti in Premiership[modifica | modifica wikitesto]

20 12º 2
13 13º 3
6 14º 2
7 15º 2
2 16º 2
2 17º 1
2 18º 3
6 19º 1
3 20º 0
10º 1 21º 2
11º 3 22º 2

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

I nomi in grassetto sono tuttora giocatori del Manchester United.

Dati aggiornati al 28 maggio 2023.

Presenze
Reti

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima della seconda guerra mondiale pochi tifosi inglesi viaggiavano per seguire le partite fuori casa della propria squadra preferita. I motivi erano diversi: costi, tempi e difficoltà logistiche nell'affrontare un viaggio che, vista la scarsa diffusione del mezzo a quattro ruote nei primi anni del XX secolo, solo raramente veniva effettuato in auto. Le due squadre di Manchester, lo United e il City, giocavano in casa alternativamente di sabato ed era consuetudine, per i cittadini, seguire una volta una e una volta l'altra squadra della città. Dopo la guerra, però, si instaurò una forte rivalità tra i due ambienti e fu così che i tifosi si ritrovarono a scegliere di seguire esclusivamente l'una o l'altra squadra.

Tifosi del Manchester United all'Old Trafford

Quando lo United vinse la Premiership del 1955-1956, lo fece con la più alta affluenza media di spettatori per le partite casalinghe del campionato, primato fino ad allora detenuto stabilmente dal Newcastle Utd. Dopo il disastro aereo di Monaco del 1958, nuovi tifosi si unirono a quelli già presenti e iniziarono ad assistere alle partite dei Red Devils. Ciò provocò un repentino aumento del numero di tifosi del Manchester United ed è tuttora uno dei motivi per cui la squadra registra quasi ogni anno la più alta affluenza media di tifosi allo stadio[22][23].

Sul finire degli anni novanta e all'inizio del nuovo millennio i tifosi del Manchester United cominciarono a temere la possibilità che il club venisse acquisito sul mercato borsistico. Il gruppo di tifosi IMUSA (Independent Manchester United Supporters' Association) furono estremamente attivi per opporsi al tentativo di acquisizione da parte di Rupert Murdoch nel 1998. Si formò un altro gruppo, il Shareholders United Against Murdoch (divenuto poi il Shareholders United e in seguito rinominato in Manchester United Supporters' Trust), per incoraggiare i tifosi dei Red Devils ad acquistare sul mercato azioni della società, così da avere un maggior potere contrattuale per dire la propria sui problemi dei tifosi quali il costo dei biglietti e la loro ripartizione e soprattutto per ridurre il rischio di possibili acquisizioni ostili. Nonostante l'impegno, non si poté fare molto per contrastare la scalata di Malcolm Glazer, dopo la quale alcuni tifosi si staccarono dalla squadra che sostenevano per fondare un nuovo club, lo United of Manchester.

Malgrado l'avversione verso i nuovi proprietari del Manchester United, l'affluenza media è continuata a crescere e gli eccellenti risultati sportivi del club hanno riacceso l'entusiasmo dei tifosi. Negli anni recenti è stato molto acceso il dibattito sulla mancanza di atmosfera per alcune partite all'Old Trafford, ma durante la stagione 2006-2007 in diverse occasioni i tifosi hanno dimostrato la loro passione per lo United.

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Nemanja Vidić viene espulso durante il North-West Derby del 14 marzo 2009.

La rivalità tra Liverpool e Manchester United è la più sentita d'Inghilterra, dato che mette di fronte le due squadre più titolate del calcio inglese. Un'altra grande rivalità è quella con i concittadini del Manchester City. Esistono antipatie anche nei confronti dei londinesi dell'Arsenal ma soprattutto verso la tifoseria del Chelsea. Le due formazioni si sono anche affrontate in finale di Champions League il 21 maggio 2008 allo Stadio Lužniki di Mosca, finita con la vittoria dei Red Devils per 6-5 ai calci di rigore, dopo che i tempi supplementari finirono 1-1. Esistono leggere antipatie anche con il Leeds United, risalenti però a periodi più remoti.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Manchester United Football Club 2023-2024.

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 16 gennaio 2024.[24]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Turchia P Altay Bayındır
2 Bandiera della Svezia D Victor Lindelöf
4 Bandiera del Marocco C Sofyan Amrabat
5 Bandiera dell'Inghilterra D Harry Maguire
6 Bandiera dell'Argentina D Lisandro Martínez
7 Bandiera dell'Inghilterra C Mason Mount
8 Bandiera del Portogallo C Bruno Fernandes (capitano)
9 Bandiera della Francia A Anthony Martial
10 Bandiera dell'Inghilterra A Marcus Rashford
11 Bandiera della Danimarca A Rasmus Hojlund
12 Bandiera dei Paesi Bassi D Tyrell Malacia
14 Bandiera della Danimarca C Christian Eriksen
16 Bandiera della Costa d'Avorio A Amad Diallo
17 Bandiera dell'Argentina A Alejandro Garnacho
N. Ruolo Calciatore
18 Bandiera del Brasile C Casemiro
19 Bandiera della Francia D Raphaël Varane
20 Bandiera del Portogallo D Diogo Dalot
21 Bandiera del Brasile A Antony
22 Bandiera dell'Inghilterra P Tom Heaton
23 Bandiera dell'Inghilterra D Luke Shaw
24 Bandiera del Camerun P André Onana
29 Bandiera dell'Inghilterra D Aaron Wan-Bissaka
35 Bandiera dell'Irlanda del Nord D Jonny Evans
37 Bandiera dell'Inghilterra C Kobbie Mainoo
39 Bandiera della Scozia C Scott McTominay
44 Bandiera dell'Inghilterra C Daniel Gore
47 Bandiera dell'Inghilterra A Shola Shoretire
53 Bandiera dell'Inghilterra D Willy Kambwala

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Staff tecnico
  • Allenatore: Bandiera dei Paesi Bassi Erik ten Hag
  • Vice allenatore: Bandiera dei Paesi Bassi Mitchell van der Gaag
  • Assistente tecnico: Bandiera dell'Irlanda del Nord Kieran McKenna
  • Assistente tecnico: Bandiera dell'Inghilterra Martyn Pert
  • Assistente tecnico: Bandiera del Galles Eric Ramsay
  • Preparatore dei portieri: Bandiera dell'Inghilterra Richard Hartis
  • Assistente preparatore dei portieri: Bandiera dell'Inghilterra Craig Mawson

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'Inghilterra è del Man Utd, ecco i re della Premiership, su gazzetta.it, 16 maggio 2009. URL consultato il 17 marzo 2014.
  2. ^ Attendances, su european-football-statistics.co.uk. URL consultato il 17 marzo 2014.
  3. ^ Glazers May Sell 25% Of Manchester United To Help Slash Debt, 8 agosto 2011.
  4. ^ Premier League, Manchester United, è ufficiale: Van Gaal è il nuovo allenatore, su gazzetta.it, 19 maggio 2014.
  5. ^ Stefano Boldrini, Manchester --United, esonerato Van Gaal: si attende l'annuncio di Mourinho, in La Gazzetta dello Sport, 23 maggio 2016.
  6. ^ (EN) MOURINHO APPOINTED UNITED MANAGER, su manutd.com, 27 maggio 2016. URL consultato il 27 maggio 2016.
  7. ^ Man United players accused of trying to get Mourinho sacked, 18 dicembre 2018. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
  8. ^ JOSE MOURINHO LEAVES UNITED, su manutd.com, 18 dicembre 2018.
  9. ^ (EN) Manchester United 2021-22 season review: It’s finally over!, su theathletic.com, 26 maggio 2022.
  10. ^ Smailes, pag.24.
  11. ^ Grey day for Manchester United, BBC.
  12. ^ Who's afraid of Rupert Murdoch?, su news.bbc.co.uk, bbc.co.uk, 9 settembre 1998. URL consultato il 31 marzo 2008.
  13. ^ Manchester United, sponsor record: 941 milioni in 10 anni - Calcio - Sportmediaset
  14. ^ Chevy's $600 million Manchester United deal turning into a fiasco
  15. ^ a b Doppio ruolo allenatore-giocatore.
  16. ^ Fino a marzo ad interim, dal 28 marzo 2019 permanente.
  17. ^ Michael Crick, Manchester United: The Complete Fact Book, 2nd edition, Londra, Profile Books, 1999, pp. 46-47, ISBN 1-86197-206-7.
  18. ^ a b c Titolo condiviso con il Liverpool
  19. ^ Titolo condiviso con il Tottenham
  20. ^ (EN) James Horncastle, Benevento struggling to change course in historically poor Serie A start, espnfc.com, 2 novembre 2017.
  21. ^ Davanti a George Best per una migliore media reti
  22. ^ Dati forniti da european-footbal-statistics.co.uk Archiviato il 13 giugno 2008 in Internet Archive.
  23. ^ In due delle stagioni nelle quali lo United non ha registrato la più alta affluenza media lo stadio Old Trafford era in ristrutturazione (1971-72 e 1992-93)
  24. ^ (EN) First Team, su manutd.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]