Lu'lu'a al-Faysal Al Sa'ud

Lu'lu'a al-Fayṣal Āl Saʿūd
La principessa al meeting regionale del Forum economico mondiale del 2008 in Turchia.
Principessa dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoLu'lu'a al-Fayṣal bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaTa'if, 1948
DinastiaDinastia Saudita
PadreFaysal dell'Arabia Saudita
Madre'Iffat al-Thunayan
ConsorteSa'ud bin Abd al-Muhsin Al Sa'ud
ReligioneMusulmana sunnita

Lu'lu'a al-Fayṣal Āl Saʿūd (in arabo لولوة الفيصل آل سعود?; Ta'if, 1948) è una principessa saudita. È considerata una delle donne della famiglia reale più in vista[1] ed è un'attivista di primo piano per l'istruzione delle donne e altre questioni sociali del paese.[2]

Primi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Lu'lu'a è una dei nove figli nati dal matrimonio tra re Faysal e 'Iffat al-Thunayan. È nata a Ta'if nel 1948. Come gli altri fratelli, è stata educata all'estero, infatti ha frequentato il liceo a Losanna, in Svizzera.[3] Suo padre è stato assassinato quando lei aveva vent'anni da un nipote, il principe Fayṣal bin Musāʿid.

Attivista per i diritti delle donne[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Luʾluʾa ha dedicato la sua vita al miglioramento del benessere delle donne in Arabia Saudita, in particolare nel campo dell'istruzione. Fa parte della Società filantropica per le donne al-Nahḍa (ossia "Rinascita") di Riad dal 1970. Dal 1990 al 1999, ha assistito la madre nella supervisione della Scuola Dār al-Ḥannān (in arabo دار الحنان?, "Casa della Compassione") di Gedda, il primo istituto superiore privato del regno. Nel 1999, con la madre e i fratelli, ha contribuito a fondare il Collegio ʿEffat (ora Università ʿEffat).[4] Era coinvolta in tutte le fasi della fondazione del collegio, della raccolta fondi, dello sviluppo del programma di studi e della supervisione dell'assunzione dei docenti e del personale.[5] Attualmente è Vice presidente del Collegio dei Fondatori e del Consiglio di fondazione dell'ateneo e supervisore generale dello stesso.[4] Nel 2005, si è fatta fotografare dai media occidentali per la prima volta.[3]

Nel 2007, durante una sessione pubblica del Forum economico mondiale, ha parlato contro il divieto di guidare a cui le donne del suo paese sono ancora vincolate.[1] Oltre a chiedere maggiori diritti per le donne saudite, lavora anche contro le idee sbagliate circa le donne del suo paese che esistono nell'Occidente. Sostiene che alle donne musulmane sono concessi uguali diritti fra loro, ma non necessariamente i loro stessi diritti.[3]

Rappresentante dell'Arabia Saudita[modifica | modifica wikitesto]

Ha anche rappresentato il suo paese in vari forum internazionali. Ha servito come membro del Comitato del commercio internazionale delle Camere di Commercio e dell'Industria del paese. Nel 2006, ha guidato una delegazione di imprenditori sauditi a Hong Kong.[1] Ha partecipato a missioni commerciali, accompagnando membri anziani della famiglia reale in diversi viaggi diplomatici.[6]

Lu'lu'a ha tenuto molti discorsi in tutto il mondo sulla promozione delle donne musulmane.[7] Fa parte del vertice del Forum economico mondiale e ha partecipato alle sessioni dell'organizzazione.[8] Nel corso del meeting del Forum del 2008 a Davos, ha presentato la sessione di lavoro "Che tipo di educazione per che tipo di mondo?", un discorso incentrato sulla filosofia dell'educazione.[9] È stata la relatrice principale alla Conferenza istituzionale sul Vicino Oriente di Londra del 2003, svoltasi nella School of Oriental and African Studies.[6] Fa parte del consiglio della Fondazione Re Fayṣal.[6]

In aggiunta alla sua lingua madre, l'arabo, parla correntemente l'inglese e il francese.[3]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Ha sposato uno dei suoi cugini, il principe Sa'ud bin Abd al-Muhsin Al Sa'ud, ma ha divorziato dopo dieci anni. Da quel primo matrimonio sono nati tre figli.[3]

Onori[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009, la principessa Lu'lu'a ha ricevuto una laurea honoris causa dal Mount Holyoke College del Massachusetts.[5][10] In occasione della cerimonia di assegnazione ha tenuto un discorso. Il Mount Holyoke College, un prestigioso istituto femminile, ha giocato un ruolo consultivo nella fondazione dell'Università ʿEffat.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sally Buzbee, Saudi Princess Would Let Women Drive, in Associated Press, Washington Post, 2 gennaio 2007. URL consultato il 2 maggio 2011.
  2. ^ H.R.H. Princess Lolowah Al Faisal Al Saud, su weforum.org, World Economic Forum. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  3. ^ a b c d e Cassandra Jardine, 'There's such ignorance about us', The Daily Telegraph, 12 dicembre 2005. URL consultato il 2 maggio 2011.
  4. ^ a b Board of Founders, su effatuniversity.edu.sa, Effat University. URL consultato il 20 giugno 2020.
  5. ^ a b c Ireland's President Is Commencement Speaker, Mount Holyoke College, 6 aprile 2009. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2021).
  6. ^ a b c Building Bridges: A Conversation with Princess Loulwa Al Faisal, Saudi-US Relations Information Service, 5 giugno 2005. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2011).
  7. ^ Princess Lolowah offers support to women’s leadership forum, in Arab News, 28 ottobre 2010. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2010).
  8. ^ HRH Princess Lolowah Al Faisal, su 6thwief.org, 6th World Islamic Economic Forum. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2011).
  9. ^ HRH Princess Loulwa Al Faisal presents working session at WEF, in AMEinfo, 23 gennaio 2008. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  10. ^ Amanda Aultman, Irish President to speak at commencement, The Mount Holyoke News, 9 aprile 2009. URL consultato il 3 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2011).

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