Livio Ghioni

Livio Ghioni
Livio Ghioni con la maglia del Monza (1963)
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1966 - giocatore
1976 - allenatore
Carriera
Giovanili
1956-1957Milan
Squadre di club1
1957-1958Novese14 (0)
1958-1959Pro Patria35 (0)
1959-1960Como21 (0)
1960-1966Monza132 (0)
Carriera da allenatore
1966-1970[1]Seregno
1970-1971[2]Crema
1972-1973Pro Sesto
1973-1974Seregno
1974-1976Pro Sesto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Livio Ghioni (Cormano, 10 aprile 1938Cormano, 28 agosto 2010) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Milan, con cui vince il Torneo di Viareggio 1957, nel 1957 passa alla Novese; dopo una stagione, nel 1958, passa alla Pro Patria in Serie C e l'anno successivo debutta in Serie B con il Como.

Nel 1960 si trasferisce al Monza, disputando altri sei campionati di Serie B per un totale di 132 presenze[3], e diventandone il capitano dal 1962 al 1964[4].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Come allenatore del Seregno compie un doppio salto di categoria, passando dalla Promozione alla Serie C.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1957

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

Seregno: 1966-1967

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Seregno: 1968-1969

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco Illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 262
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 309
  3. ^ Almanacco illustrato del calcio, Ediz. 1961-1967, Milano, Edizioni Carcano.
  4. ^ (FR) Les grands noms du Calcio Monza, su membres.multimania.fr. URL consultato il 9 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]