Lingue della Francia

Questa lista delle lingue della Francia si basa sul rapporto dell'aprile 1999 del professor Bernard Cerquiglini[1], preparato per un'eventuale ratifica della Carta europea per le lingue regionali e minoritarie: contiene le lingue originali della Francia metropolitana. I dialetti del francese non sono considerati come lingue regionali.

Lingue nella Francia metropolitana e zone limitrofe

Lingue germaniche[modifica | modifica wikitesto]

Legate al tedesco[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua tedesca.
Francone meridionale
(zona di Wissembourg, in Alsazia).
Basso francone

Legate al neerlandese[modifica | modifica wikitesto]

(zona del Dipartimento del Nord)

Celtico insulare[modifica | modifica wikitesto]

Bretone[modifica | modifica wikitesto]

Il bretone conta tra i 200.000 e i 300.000 parlanti, soprattutto in Bretagna. È diviso in quattro dialetti:

  • bretone cornouaillese (Kerneveg), parlato in Cornouaille (Kernev ou Bro Gernev)
  • bretone leonardese (Leoneg)
  • bretone tregerrese (Tregereg)
  • bretone vannetino (Gwenedeg), parlato nella zona di Vannes (Gweneg ou Bro Wened) e anche fino a Bourg de Batz nella Loira Atlantica.

Lingue romanze[modifica | modifica wikitesto]

Francoprovenzale (gruppo francese)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua francoprovenzale.
  • bressanese
  • delfinese
  • forezino
  • lionnese
  • savoiardo

Langue d'oïl (gruppo francese)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Langue d'oïl.

Langue d'oc[modifica | modifica wikitesto]

Vedi classificazione ISO[7]

Catalano[modifica | modifica wikitesto]

  • Il catalano parlato in quasi tutto il dipartimento dei Pirenei Orientali nella variante Catalano settentrionale o Rossiglionese.

Occitano[modifica | modifica wikitesto]

L'occitano, o lingua d'oc, parlato in quasi tutto il sud della Francia è composto dai seguenti dialetti:

Ligure[modifica | modifica wikitesto]

Il brigasco, ligure alpino, chiamato anche genovese alpino. Nel dipartimento delle Alpi Marittime cinque comuni dell'alta valle della Roia: Breglio, Fontan, Saorgio, Briga Marittima e Tenda, tutti comuni legati culturalmente e geograficamante a Ventimiglia.

Lingue e dialetti della Corsica.

La frontiera linguistica passa presso i comuni di Molinetti, Sospello, Castiglione Vesubia e Castellaro. A Mentone e Roccabruna viene parlato il Mentonasco un miscuglio di nizzardo e ligure, simile al monegasco.

A Bonifacio, in Corsica, vi è inoltre una comunità parlante un dialetto ligure coloniale, il bonifacino; tale idioma fu trapiantato dai coloni genovesi nel XIII secolo, ed oggi presenta marcate influenze còrse.

Còrso[modifica | modifica wikitesto]

Il còrso è generalmente ripartito dai glottologi nelle due varianti fondamentali del supranacciu e del suttanacciu, presentandosi ai loro confini dei dialetti di transizione: il primo macro-gruppo, linguisticamente, è da considerarsi un dialetto toscano a tutti gli effetti, trapiantato dall'antica Repubblica di Pisa ai tempi della sua dominazione sull'isola; il secondo presenta meno influenze toscane ed un'originalità più marcata, risultando affine al gallurese e al sassarese parlato nella vicina Sardegna e, limitatamente ad alcuni aspetti, al sardo.

Lingua romaní[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua romaní.

I Rom sono presenti in tutta la Francia, soprattutto nel sud.

Basco[modifica | modifica wikitesto]

Il basco o euskara è l'unica lingua (o secondo alcuni linguisti, insieme di lingue) non indo-europea presente in Francia.

In Francia sono diffusi i dialetti baschi navarro-lapurdino e soletino. Il basco unificato invece è la variante insegnata nelle scuole a livello locale.

Greco[modifica | modifica wikitesto]

A Cargese, in Corsica, risultava esserci una comunità parlante il greco, con parziali influenze còrse: esso fu importato nel 1670 da alcuni coloni provenienti dalla Grecia[8]. L'ultimo parlante risulta essere morto nel 1970. Il greco tuttavia sopravvive nei riti bizantini officiati nella locale chiesa.

Aspetti giuridici[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 90 il Benelux ha deciso la tutela dei suoi cinque idiomi e la Francia dei seguenti ceppi linguistici: bretone, l’alsaziano, il corso, il brigasco (lingua locale della Valle del Roia) e, nel 2019, il “patois”.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Lingue della Francia, su tlfq.ulaval.ca. URL consultato il 7 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2004).