Lingue semitiche

Lingue semitiche
Parlato inAfrica settentrionale, Sahara, Sudan, Corno d'Africa, Medio Oriente, Malta
Tassonomia
FilogenesiLingue afro-asiatiche
 Lingue semitiche
Codici di classificazione
ISO 639-2sem
ISO 639-5sem
Linguist Listafsm (EN)
Glottologsemi1276 (EN)

Ripartizione geografica delle lingue semitiche prima del I secolo a.C.

Le lingue semitiche sono un ramo delle lingue afro-asiatiche parlate in Africa e Asia.[1] Le lingue semitiche sono note per la loro morfologia nonconcatenativa, cioè le radici delle parole non sono esse stesse sillabe o parole, ma insiemi isolati di consonanti, di solito tre, che formano una cosiddetta radice trilittera. Le parole sono composte da radici non tanto aggiungendo prefissi o suffissi, ma piuttosto inserendo le vocali tra le consonanti di radice (anche se spesso vengono aggiunti anche prefissi e suffissi).

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Le quattro lingue semitiche attualmente più diffuse sono l'arabo (oltre 200 milioni di parlanti), l'amarico (circa 57 milioni), l'ebraico (9 milioni)[2] e il tigrino (6-7 milioni). Piccole isole linguistiche aramaiche esistono in Siria, con la concentrazione maggiore nella cittadina di Maʿlūlā, ricca di quasi 50 000 parlanti, in Turchia, Iraq e Iran, e nei paesi della diaspora assira.

In seguito a diverse espansioni (in particolare quella del primo califfato islamico), l'arabo è parlato oggi anche nell'Africa del nord. Inoltre, l'arabo e l'ebraico sono diffuse come lingua liturgica e delle Scritture Sacre, tra i musulmani e gli ebrei rispettivamente. Anche il siriaco e il ge‘ez sopravvivono come scritte con valore liturgico. Anche l'estinto accadico era una lingua semitica.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione delle lingue semitiche nasce nel 1781 per opera di Schlözer, che la derivò dalla tavola dei popoli nella Genesi.

Si tratta di un gruppo di lingue della famiglia afro-asiatico, imparentate piuttosto strettamente tra loro. Alcune sono molto antiche (le prime attestazioni precedono di vari secoli quelle delle lingue sino-tibetane e lingue indoeuropee.

L'elenco delle lingue semitiche parlate oggi e di quelle estinte, suddivise per gruppi, è il seguente:

Fonologia[modifica | modifica wikitesto]

Fonologia del protosemitico[modifica | modifica wikitesto]

Il protosemitico è generalmente ricostruito con i seguenti fonemi (secondo la trascrizione usuale della semitistica; i valori approssimativi secondo il sistema IPA sono indicati tra parentesi quadre):

consonanti Occlusive Affricate / Fricative Nasale Vibrante Approssimante
Sonora Enfatica Sorda Sonora Enfatica Sorda laterali centrale
Labiali b [b] p [p] m [m] [w~ʋ]
Dentali d [d] [tˁ] t [t] [ð] [θˁ] [θ] n [n] r [r] l [l]
Palatali s / š [ʃ] j [j]
alveolari laterali ṡ̭ / ṣ́ [ɬˁ] ś [ɬ]
alveolari sibilanti z [ʣ] ṩ / s [ʦˁ] ṡ / ts [ʦ]
velari / uvulari g [ɡ] q / ḳ [kˁ] k [k] ġ̮ [ʁ] [χ]
faringali ġ / ʻ [ʕ] h [ħ]
Fricative glottali ʼ [ʔ] [h]
Vocali Brevi Lunghe
Chiuse i [i] u [u] ī [i:] ū [u:]
Aperte a [a] ā [a:]

Questo sistema privilegia il sistema di suoni dell'arabo. In particolare, la presenza di fricative interdentali nel protosemitico è incerta.

Mutamento fonetico tra proto-semitico e lingue derivate[modifica | modifica wikitesto]

Questa proto-fonologia è stata ricostruita nel tentativo di spiegare le differenze fonetiche regolari che esistono tra le Lingue semitiche. Queste sono le corrispondenze ipotizzate:

Proto-Semitico Accadico Arabo Fenicio Ebraico Aramaico Ge'ez
b b ا a b ב ḇ/b ב ḇ/b b
p p ف f p פ p̄/p פ p̄/p f
z ذ z ז z ד ḏ/d z
š ث š שׁ š ת ṯ/t s
ظ ṣ צ ט
d d د d d ד ḏ/d ד ḏ/d d
t t ت t t ת ṯ/t ת ṯ/t t
ط ṭ& ט ט
š š س s š שׁ š שׁ š s
z z ز z z ז z ז z z
s s s ס s ס s s
ص צ צ
l l ل l l ל l ל l l
ś š ش š שׂ s שׂ s ś
ṣ́ ض צ ע ʻ ṣ́
g g ج ǧ g ג ḡ/g ג ḡ/g g
k k ك k k כ ḵ/k כ ḵ/k k
q ق q q q ק q ק q
ġ̮ - غ ġ̮
خ ח ח
ʻ - ع ʻ ʻ ע ʻ ע ʻ ʻ
- ح ḥ ח ח
ʼ - ء ʼ ʼ א ʼ א ʼ ʼ
h - ه h h ה h ה h h
m m م m m מ m מ m m
n n ن n n נ n נ
ר
n
r
n
r r ر r r ר r ר r r
w w و

j
ו
י

j
ו
י

j
j j ي j j י j י j j
Proto-Semitico Accadico Arabo Fenicio Ebraico Aramaico Ge'ez

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zuckermann, Ghil'ad (2012), Burning Issues in Afro-Asiatic Linguistics Archiviato il 16 agosto 2020 in Internet Archive..
  2. ^ Zuckermann, Ghil'ad, Revivalistics: From the Genesis of Israeli to Language Reclamation in Australia and Beyond. Oxford University Press, 2020. (ISBN 9780199812790 / ISBN 9780199812776)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Burkhard Kienast, Historische semitische Sprachwissenschaft, 2001
  • Garbini G. & Durand O., Introduzione alle lingue semitiche, Brescia, Paideia, 1994
  • J.-C. Haelewick, Grammaire comparée des langues sémitiques, Bruxelles, Éditions Safran, 2006

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 25 · LCCN (ENsh85119961 · GND (DE4116476-3 · BNE (ESXX527453 (data) · BNF (FRcb11937564s (data) · J9U (ENHE987007531623605171 · NDL (ENJA00570643
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