Lingua araba egiziana

Arabo egiziano
مَصرى (maṣrī)
Parlato inBandiera dell'Egitto Egitto
Bandiera della Lega araba Mondo arabo
Locutori
Totale74,1 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica22 (2021)
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto arabo
TipoSVO
Tassonomia
FilogenesiLingue afroasiatiche
 Lingue semitiche
  Lingue semitiche centrali
   Lingua araba
    Lingua araba egiziana-sudanese
     Lingua araba egiziana
Codici di classificazione
ISO 639-1ar
ISO 639-2ara
ISO 639-3arz (EN)
Glottologegyp1253 (EN)
Linguasphere12-AAC-e
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
المادة الأولانية البني أدمين كلهم مولودين حرين ومتساويين في الكرامة والحقوق. إتوهبلهم العقل والضمير، والمفروض يعاملوا بعض بروح الأخوية.
Traslitterazione
’il-madda ’il-’awwalaniyya ’il-bani’admiin kulluhum mawluudiin ħurriin wi mitsawwyiin fil-karama wil-ħu’uu’. ’itwahab-luhum ’il-‘a’l wiḍ-ḍamiir wil-mafruuḍ yi‘amlu ba‘ḍ bi-ruuħ ’il-’uxuwiyya.
Distribuzione geografica della lingua araba egiziana.

L'arabo egiziano, localmente conosciuto come egiziano colloquiale (in arabo العامية المصرية?[1][2][3]), o semplicemente maṣrī (مَصرى[4][5]), è il dialetto arabo vernacolare parlato in Egitto[6][7].

Al 2022, è parlato da 74,1 milioni di parlanti totali[8].

L'egiziano è un dialetto[9] della lingua araba, appartenente alla famiglia delle lingue afro-asiatiche ed ebbe origine nel Delta del Nilo, nel Basso Egitto: si evolse dall'arabo coranico (portato in Egitto, durante la conquista musulmana del VII secolo d.C.[10]). La struttura grammaticale dell'arabo egiziano, è influenzata dalla lingua copta (che era la lingua madre della stragrande maggioranza degli egiziani della Valle del Nilo, prima della conquista musulmana)[11][12][13]; il dialetto stesso, in seguito, fu influenzato anche da lingue straniere e coloniali come il francese, l'italiano, il greco[14], il turco ottomano e l'inglese. I cento milioni di egiziani parlano un continuum dialettale, di cui il cairota è il più importante. L'arabo egiziano è compreso nella maggior parte dei paesi di lingua araba a causa dell'ampia influenza egiziana nella regione, soprattutto attraverso il cinema e la musica. Tutti questi fattori contribuiscono a renderlo la varietà di arabo dialettale più parlata e di gran lunga più studiata nel mondo[15][16][17][18][19].

Sebbene sia principalmente una lingua parlata, è utilizzato in forma scritta in romanzi, opere teatrali e poesie (letteratura volgare), così come nei fumetti, nella pubblicità, in alcuni giornali e nelle trascrizioni di canzoni popolari e in generale in opere scritte di carattere leggero e di intrattenimento, ma non mancano anche opere letterarie più impegnate. Nella maggior parte degli altri media scritti, in particolare quelli di carattere ufficiale, culturale e religioso e nei notiziari radiofonici e televisivi viene utilizzato l'arabo moderno standard (una lingua formale standardizzata basata sulla lingua del Corano, cioè l'arabo classico). Il volgare egiziano è quasi universalmente scritto in alfabeto arabo per l'utilizzo locale (sebbene sia comunemente trascritto in lettere latine o in alfabeto fonetico internazionale in testi e libri di linguistica finalizzati all'insegnamento a persone non madrelingua in modo da rendere adeguatamente le particolarità del vocalismo, che sarebbe altrimenti assente o reso in modo imperfetto, e della reale pronuncia di alcune consonanti diversa da quella dell'arabo moderno standard)[20].

Denominazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli egiziani, generalmente, definiscono la loro lingua "arabo" (عربى, [ˈʕɑrɑbi:]) quando viene confrontata con lingue non arabe; "egiziano colloquiale" (العاميه المصريه, [el.ʕæmˈmejjæ l.mɑsˤˈɾejjɑ]) o semplicemente "‘āmmiyya" (عامية, colloquiale) quando confrontata con l'arabo standard; "dialetto egiziano" (اللهجه المصريه, [elˈlæhɡæ l.mɑsˤˈɾejjɑ]) o semplicemente "maṣrī" (مَصرى, [ˈmɑsˤɾi:], egiziano) quando confrontata con altri dialetti arabi vernacolari[21]. A volte, è chiamata anche "lingua egiziana moderna"[22] (اللغه المصريه الحديثه, pronuncia egiziana: [elˈloɣæ l.mɑsˤˈɾejjɑ l.ħæˈdiːsæ][22]).

Il termine "arabo egiziano" viene solitamente usato come sinonimo di "arabo cairota" (una variante dell'arabo egiziano) mentre il nome nativo del Paese, Maṣr, è spesso usato localmente, per riferirsi al Cairo stesso. Come nel caso del francese parigino, l'arabo cairota è, di gran lunga, il dialetto più diffuso nel Paese[23].

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Il numero totale di persone parlanti l'arabo egiziano è 74,1 milioni, gran parte dei quali sono madrelingua egiziani (inclusi i diversi dialetti regionali). Inoltre, sono presenti comunità egiziane in Medio Oriente, in Europa, in Nord America, in Sud America, in Australia e nel Sud-est asiatico.

Tra le diverse varietà dell'arabo, l'arabo egiziano[24] (basato sul dialetto della capitale) è l'unico ad essere diventato una lingua franca in altre aree del mondo arabo, principalmente per due motivi[25][26]: la proliferazione e la popolarità dei film egiziani (e di altri media nella regione, dall'inizio del XX secolo), nonché il gran numero di insegnanti e professori egiziani che sono stati determinanti nella creazione dei sistemi scolastici di vari paesi della Penisola arabica e che hanno anche insegnato in quelle zone e in altri paesi come l'Algeria e la Libia. Inoltre, molti artisti libanesi preferiscono cantare in egiziano.

Nella parte sud del Paese è invece diffusa un'altra varietà dialettale di arabo detta ṣa‘īdī.

L'arabo egiziano (quando viene utilizzato in documenti, mezzi di comunicazione, discorsi e, talvolta, a scopo liturgico), è fortemente influenzato dall'arabo cairota con parole di origine neoaraba o è caratterizzato da un continuo interscambio tra l'arabo cairota e l'arabo moderno standard.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima della diffusione dell'Islam, l'arabo era parlato soltanto in alcune aree dell'Egitto come il deserto orientale e la penisola del Sinai[27]. Tuttavia, gli egiziani della Valle del Nilo adottarono lentamente l'arabo come lingua scritta dopo la conquista musulmana dell'Egitto nel VII secolo; fino ad allora, avevano parlato la koinè o l'egizio (nella sua forma copta). Un periodo di bilinguismo copto-arabo, nel Basso Egitto, durò per più di tre secoli; il periodo sarebbe durato molto più a lungo nel sud. L'arabo era già familiare agli egiziani della valle anche quando veniva parlato in tutto il deserto orientale e nel Sinai ed era anche una lingua minoritaria di alcuni residenti della Valle del Nilo come i Qift (nell'Alto Egitto, attraverso il commercio preislamico con i Nabatei, nella penisola del Sinai e nella parte più orientale del delta del Nilo). L'arabo egiziano iniziò a prendere vita a Fustat, la prima capitale islamica dell'Egitto (ora parte del Cairo).

Uno dei primi utilizzi linguistici dell'arabo cairota è presente in un documento del XVI secolo, intitolato Dafʿ al-ʾiṣr ʿan kalām ahl Miṣr[28] (دفع الإصر عن كلام أهل مصر , "La rimozione del fardello dalla lingua del popolo del Cairo") di Yusuf al-Maghribi (يوسف المغربي), contenente informazioni chiave sul primo arabo cairota e sulla situazione linguistica dell'Egitto nel Medioevo. Lo scopo principale del documento era mostrare che mentre il volgare cairota conteneva molti "errori" critici (rispetto all'arabo classico), secondo al-Maghribi era anche correlato all'arabo sotto altri aspetti. Con poche ondate di immigrazione dalla penisola arabica, come l'esodo dei Banu Hilal (che, in seguito, lasciarono l'Egitto e si stabilirono in Marocco e in Tunisia), e l'islamizzazione e arabizzazione in corso del paese, molteplici varietà arabe (una delle quali fu l'arabo egiziano), soppiantarono lentamente il copto; i cronisti locali menzionano l'uso continuato del copto, come lingua parlata, fino al XVII secolo da parte delle contadine dell'Alto Egitto. Il copto oggi viene ancora utilizzato come lingua liturgica dalla Chiesa ortodossa copta.

L'interesse per il volgare locale iniziò nel 1800 (in opposizione alla lingua della classe dirigente, il turco) mentre stava prendendo forma il "Movimento nazionale egiziano per l'autodeterminazione". Per molti decenni a seguire, nei circoli intellettuali egiziani avvennero accese discussioni riguardo alle questioni sulla riforma e alla modernizzazione dell'arabo; le proposte andavano dallo sviluppo di neologismi alla sostituzione della terminologia arcaica, nell'arabo standard moderno, con la semplificazione delle regole sintattiche e morfologiche e l'introduzione di colloquialismi per completare anche l'"egizianizzazione" (تمصير, tamṣīr), abbandonando il cosiddetto arabo standard moderno a favore del maṣrī o arabo egiziano[29]. All'inizio del 1900 molte parti della Bibbia furono pubblicate in arabo egiziano dalla Nile Mission Press.

I fautori della riforma linguistica, in Egitto, inclusero Qasim Amin (che scrisse anche il primo trattato femminista egiziano), l'ex presidente dell'Università egiziana, Ahmed Lutfi el-Sayed, e il noto intellettuale Salama Moussa. Adottarono un approccio modernista e laico e non furono d'accordo con la credenza che l'arabo fosse una lingua immutabile (a causa della sua associazione con il Corano). Il primo romanzo egiziano moderno, in cui i dialoghi furono scritti in volgare, fu Zaynab di Muhammad Husayn Haykal, nel 1913; mentre, nel 1932, l'intero Nuovo Testamento e alcuni libri dell'Antico Testamento vennero pubblicati in arabo egiziano[30]; invece, fu solo nel 1966 che venne interamente scritto in arabo egiziano, il primo libro egiziano: Kantara Who Disbelieved di Mustafa Musharafa. Altri romanzieri importanti, come Ihsan Abdel Quddous e Yūsuf Idrīs, e poeti, come Salah Jahin, Abdel Rahman el-Abnudi e Ahmed Fouad Negm, contribuirono a consolidare la letteratura vernacolare, come genere letterario distinto[29].

Status[modifica | modifica wikitesto]

L'arabo egiziano non ha uno status ufficiale e non è ufficialmente riconosciuto come lingua (anche se possiede un proprio codice lingua ISO); come in tutti i paesi di lingua araba, la legge costituzionale riconosce solo l'arabo standard come lingua ufficiale dello Stato[31].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (AR) سبيرو, ar:قاموس اللهجة العامية المصرية، عربي - إنكليزي, مكتبة لبنان ناشرون, 1999.
  2. ^ (AR) ar:تتويج رواية مكتوبة بالعامية.. طيف طه حسين ومستقبل الثقافة بمصر, su aljazeera.net. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  3. ^ Heba Musa, ar:طه حسين..عشق الفصحى وكره العامية ودعى لتفهم التوارة والإنجيل والقرآن, su akhbarelyom.com, 15 novembre 2016. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  4. ^ Different Arabic Dialects Spoken Around the Arab World, su etoninstitute.com, 15 aprile 2018.
  5. ^ Disney returns to using Egyptian dialect in dubbing movies, su Enterprise.
  6. ^ (EN) Languages Spoken In Egypt, su WorldAtlas, 25 aprile 2017. URL consultato il 13 settembre 2019.
  7. ^ (EN) Frantisek Ondras, Egyptian Colloquial Arabic, Czech Institute of Egyptology, 26 aprile 2005, ISBN 9788086277363.
  8. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  9. ^ L'uso della parola "dialetto" non deve essere inteso nel modo della situazione dialettale italiana. Nel modo arabo esiste una lingua formale uguale per tutti, ma mai parlata come madrelingua e usata oralmente solo in contesti ufficiali e preparati, mentre come lingue vernacolari sono utilizzate varie forme di arabo che si sono evolute sponteamente dall'arabo classico in modo diverso da zona a zona. Queste varianti vernacolari, sebbene chiamate tradizionalmente "dialetti", sono di fatto le madrelingue della popolazione in ogni paese arabo e possono anche essere molto diverse fra di loro.
  10. ^ Conversion, Exemption, and Manipulation: Social Benefits and Conversion to Islam in Late Antiquity and the Middle Ages: Forcing taxes on those who refuse to convert (PDF).
    «ʿUmar is depicted as having ordered that "the poll-tax should be taken from all men who would not become Muslims"»
  11. ^ Nishio, Tetsuo. "Word order and word order change of wh-questions in Egyptian Arabic: The Coptic substratum reconsidered", Proceedings of the 2nd International Conference of L'Association Internationale pour la Dialectologie Arabe, Cambridge, University of Cambridge. 1996, pp. 171-179
  12. ^ Bishai, Wilson B. "Coptic grammatical influence on Egyptian Arabic", Journal of the American Oriental Society, n. 82, pp. 285-289.
  13. ^ Youssef (2003), infra.
  14. ^ ar:13 لغة أجنبية تشكل العامية المصرية [13 foreign languages within the Egyptian Arabic dialect], su raseef22.com, 31 maggio 2017.
  15. ^ Marlin Dick, TBS 15 The State of the Musalsal: Arab Television Drama and Comedy and the Politics of the Satellite Era by Marlin Dick, su Arab Media & Society. URL consultato il 3 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Mahmoud Gaafar, Jane Wightwick (2014).Colloquial Arabic of Egypt: The Complete Course for Beginners.
  17. ^ (EN) Robert C. Ostergren e Mathias Le Bossé, The Europeans, Second Edition: A Geography of People, Culture, and Environment, Guilford Press, 15 giugno 2011, ISBN 978-1-60918-244-1.
  18. ^ (EN) Dan Richardson, The Rough Guide to Egypt, Rough Guides UK, 2 agosto 2007, ISBN 978-1-84836-798-2.
  19. ^ (EN) Molefi Kete Asante, Culture and Customs of Egypt, Greenwood Publishing Group, 2002, p. 117, ISBN 978-0-313-31740-8.
    «egyptian arabic influence.»
  20. ^ ar:تعلم العربية| جامعة الأزهر | بوابة التعليم الالكتروني والتعليم عن بعد | e-Learning Al-Azhar University | Learn Arabic, su tafl.live. URL consultato il 5 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
  21. ^ Islam online on Mahmoud Timor, su islamonline.net (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2008).
  22. ^ a b Present Culture in Egypt (AR) e (ARZ) (PDF) by Bayoumi Andil.
  23. ^ Odendahl Kerstin, World Natural Heritage, in Max Planck Encyclopedia of Public International Law, Oxford University Press, agosto 2015, DOI:10.1093/law:epil/9780199231690/e1950, ISBN 978-0-19-923169-0.
  24. ^ standard Egyptian Arabic
  25. ^ Haeri (2003)
  26. ^ Jenkins, Siona. Egyptian Arabic Phrasebook, Lonely Planet Publications, 2001, p. 205
  27. ^ The History of Herodotus by George Rawlinson, p.e 9
  28. ^ (EN) Liesbeth Zack, Edition of Daf' al-Isr دفع الإصر عن كلام أهل مصر, gennaio 2009.
  29. ^ a b Gershoni, I. e J. Jankowski, Egypt, Islam, and the Arabs, Oxford, Oxford University Press, 1987.
  30. ^ (EN) Adrian Binder |, The British Civil Engineer who made Jesus speak like an Egyptian: William Willcocks and al-Khabar al-Ṭayyib bitāʿ Yasūʿ al-Masīḥ – Biblia Arabica, su biblia-arabica.com. URL consultato il 27 maggio 2020.
  31. ^ (AR) الدستور المصري المعدل 2019, su منشورات قانونية, 3 aprile 2017. URL consultato il 16 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tawfiq Al Hakim, ‘Awdat ar-rūḥ (Il ritorno dello spirito), 1933.
  • Khaled Al Khamissi, Taxi. Ḥawādīt al-mashāwīr, Dar El Shorouk, 2007, pp. 224, cap. 58, ISBN 978-977-09-1683-4.
  • Giulio Soravia, Manuale di arabo parlato basato sul dialetto egiziano, Bologna, Clueb, 2007.
  • Ibraam G.M. Abdelsayed, Lessico di frequenza dell’Arabo Parlato in Egitto (LAPE), Pisa, Edizioni ETS, 2021.
  • Ibraam G.M. Abdelsayed, L'arabo egiziano per gli italiani, Milano, Hoepli, 2020.
  • Patrizia Zanelli, L'arabo colloquiale egiziano, Libreria Editrice Cafoscarina, 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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