Laurence Olivier

Laurence Olivier (1972) fotografato da Alan Warren
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1947
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film 1949
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1949
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1979

Laurence Kerr Olivier, Barone Olivier (IPA: /ˈlɒrəns əˈlɪvieɪ/; Dorking, 22 maggio 1907Steyning, 11 luglio 1989), è stato un attore, regista e direttore artistico britannico.

Tra i maggiori attori britannici del XX secolo, detiene, con Paul Newman e Henry Fonda, il singolare primato di aver ricevuto prima l'Oscar alla carriera e poi quello come miglior attore (per la sua interpretazione nell'Amleto, da lui stesso diretto e prodotto, per il quale ha vinto l'Oscar al miglior film). Nel 1979 ricevette un secondo Oscar alla carriera.

L'American Film Institute ha inserito Olivier al quattordicesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laurence Olivier con la sua seconda moglie Vivien Leigh su un treno a Maribor nel 1957

Laurence Kerr Olivier nacque a Dorking nel Surrey; figlio di Gerard Kerr Olivier e Agnes Louise Crookenden, sua madre morì quando aveva 13 anni. Era l'ultimo di tre fratelli; i suoi fratelli erano Sybille e Gerard (quest'ultimo morto nel 1958 a 54 anni).

Frequentò la Royal Central School of Speech and Drama (Scuola centrale di recitazione e drammaturgia). Come lo stesso Olivier narra nella sua autobiografia, fu suo padre Gerard, un prelato, a decidere che Kim (il soprannome con cui Laurence veniva chiamato in famiglia) sarebbe diventato un attore. La sua prima interpretazione teatrale di una certa importanza fu in Private Lives (La dolce intimità) di Noël Coward (1930), a cui seguì Romeo e Giulietta di Shakespeare (1935), alternandosi nei ruoli di Romeo e Mercuzio con John Gielgud.

La sua prima interpretazione in un film di successo fu con il personaggio di Heathcliff in La voce nella tempesta (1939), una trasposizione del romanzo Cime tempestose di Emily Brontë.

Olivier fu il primo direttore artistico del Royal National Theatre in Gran Bretagna e per questo ricevette il titolo di baronetto.

Il 25 luglio 1930 si sposò con Jill Esmond, definita dal biografo di Olivier Donald Spoto come una "lesbica diffidente". Dal matrimonio nacque un figlio, Tarquin (1936), ma divorziarono il 29 gennaio 1940. Dal 1938 ebbe un'appassionata relazione con Vivien Leigh che all'epoca era già sposata. Quando entrambi ebbero ottenuto il divorzio dai rispettivi coniugi, si sposarono il 31 agosto 1940 nel ranch di San Ysidro a Santa Barbara in California; al matrimonio partecipò anche Katharine Hepburn come testimone di nozze. I due divorziarono il 2 dicembre 1960. Olivier infine sposò Joan Plowright il 17 marzo 1961, e da lei ebbe tre figli: Richard (1961), Tamsin (1963) e Julie Kate (1966).

La prima moglie accusò la Leigh di essere corresponsabile di adulterio nel suo divorzio. La Leigh, d'altra parte, accusò la Plowright di essere corresponsabile di adulterio nel suo divorzio. La Plowright dichiarò: "Ho sempre sentito dire che io sarei la rovina famiglie che ha causato il divorzio di Laurence da Vivien Leigh. Danny Kaye era in relazione con Laurence ben prima di me", riferendosi a quanto riportato dal biografo Donald Spoto a proposito del fatto che Kaye e Olivier fossero amanti. Lo stesso biografo asserisce anche che ci fu una relazione fra Olivier e lo scrittore Noël Coward.

Nel suo libro Melting the Stone: A Journey Around My Father, Richard Olivier, nato dal matrimonio fra Olivier e la Plowright, descrive il padre come interessato più al suo lavoro che al suo bambino, e che la mancanza di lavoro lo portava alla depressione. È inoltre padrino dell'attrice Victoria Tennant.

Olivier ottenne dieci candidature agli Oscar (divide questo record con Spencer Tracy). Vinse il premio come miglior attore con Amleto (1948) e due Oscar alla carriera nel 1947 per Enrico V e nel 1978. Vinse un BAFTA nel 1955 per la sua interpretazione nel Riccardo III. Fu nominato Knight Bachelor (Cavaliere) nel 1947 e pari del Regno nel 1970 (è stato il primo attore a ricevere questo riconoscimento) come Barone Olivier di Brighton nella contea del Sussex e fu insignito dell'Order of Merit nel 1981.

Nel 1957 diresse e interpretò Il principe e la ballerina, tratto da un'opera teatrale di Terence Rattigan, con Marilyn Monroe, che egli aveva fortemente voluto per la parte principale. Nella sua biografia, e anche in quella di Arthur Miller, il drammaturgo all'epoca marito della bionda star, sono rievocati i grossi problemi nella realizzazione del film a causa della dipendenza della Monroe da alcol e psicofarmaci. In quel periodo terminò il matrimonio con Vivien Leigh e i due divorziarono nel 1960.

Dopo l'apertura del National Theatre, Olivier temette di non avere abbastanza soldi per la propria famiglia dopo la sua morte. Fu così che fra il 1973 e il 1986, quando la sua salute peggiorò, egli partecipò a molti film e speciali televisivi, tra cui Amore tra le rovine (1975) di George Cukor, Re Lear (1983) di Michael Elliott e Un omicidio programmato (1984) di Alvin Rakoff, esclusivamente per denaro, con la sola condizione che non dovesse partecipare alla promozione pubblicitaria di queste opere.

Morì a Steyning nel West Sussex in Inghilterra a causa di complicazioni di malattie neuromuscolari e cancro all'età di ottantadue anni.

Lord Olivier è sepolto nell'angolo dei poeti all'interno dell'Abbazia di Westminster a Londra. La Society of London Theatre (Società dei teatri Londinesi) fu rinominata Laurence Olivier Award (Premio Laurence Olivier) in suo onore nel 1984.

Quindici anni dopo la sua morte, Olivier apparve in un nuovo film. Per mezzo delle tecnologie digitali di grafica computerizzata alcuni filmati realizzati quando era giovane vennero integrati nel film di fantascienza Sky Captain and the World of Tomorrow (2004).

Recenti studi e biografie, come quella di Michael Munn (autore anche delle biografie di James Stewart, Gregory Peck, John Wayne e Frank Sinatra), sostengono che durante il secondo conflitto mondiale Olivier sia stato assoldato come spia per conto dei servizi segreti britannici al fine di sensibilizzare l'ambiente cinematografico statunitense sulla necessità di intervenire contro la Germania nazista.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Laurence Olivier in La voce nella tempesta (1939)
Laurence Olivier in Orgoglio e pregiudizio (1940)

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Laurence Olivier prese parte nel 1974, con Oreste Lionello, anche a una serie di sketch della rubrica pubblicitaria televisiva italiana Carosello, pubblicizzando la macchina fotografica SX70 della Polaroid. Per questa partecipazione Laurence Olivier percepì un cachet di 100 000 dollari, che devolvette interamente in beneficenza a favore dei bambini colpiti da poliomielite.[2]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip musicali[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

West End di Londra

  • Le allegre comari di Windsor (The Merry Wives of Windsor) (1924)
  • Enrico IV, parte II (Henry IV Part 2) (1925)
  • Enrico VIII (Henry VIII) (1925)
  • Edipo re (Oedipus Tyrannus) (1926)
  • The Cenci (1926)
  • The Marvellous History of Saint Bernard (1926)
  • Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice) (1926)
  • The Song (1926)
  • The Adding Machine (1928)
  • Macbeth (1928)
  • Back to Methuselah (1928)
  • Harold (1928)
  • La bisbetica domata (The Taming of the Shrew) (1928)
  • Bird in Hand (1928)
  • Paul Among The Jews (1928)
  • The Dark Path (1928)
  • Journey's End (1928)
  • Beau Geste (1929)
  • Prize Giving at Woodside House School (1929)
  • The Circle of Chalk (1929)
  • Paris Bound (1929)
  • The Stranger Within (1929)
  • The Last Enemy (1929)
  • 100 Not Out (1930)
  • After All (1930)
  • Private Lives (1930)
  • Some Other Private Lives (1930)
  • The Rats of Norway (1931)
  • Biography (1934)
  • Queen of Scots (1934)
  • Theatre Roya (1934)
  • Journey's End (1934)
  • A Kiss for Cinderella (1934)
  • November Afternoon (1934)
  • The Winning Post (1934)
  • Ringmaster (1935)
  • November Afternoon (1935)
  • Notices (1935)
  • The Down and Outs Matinee (1935)
  • Golden Arrow (1935)
  • Romeo e Giulietta (Romeo and Juliet) (1935)
  • Bees on the Boatdeck (1936)
  • Amleto (Hamlet) (1937)
  • La dodicesima notte (Twelfth Night) (1937)
  • Enrico V (Henry V) (1937)
  • Macbeth (1937)
  • Otello (Othello) (1938)
  • The King of Nowhere (1938)
  • Coriolano (Coriolanus) (1938)
  • Here's To Our Enterprise (1938)
  • Enrico V (Henry V) (1942)
  • Elsie Fogerty Jubilee Matine (1942)
  • Peer Gynt (1944)
  • Arms and the Man (1944)
  • Riccardo III (Richard III) (1944)
  • Zio Vania (Uncle Vanya) (1945)
  • Enrico IV, parte I (Henry IV Part 1) (1945)
  • Enrico IV, parte II (Henry IV Part 2) (1945)
  • Oedipus & The Critic (1945)
  • Re Lear (King Lear) (1946)
  • The School for Scandal (1949)
  • Riccardo III (Richard III) (1949)
  • Antigone (1949)
  • Venus Observed (1950)
  • Cesare e Cleopatra (Caesar and Cleopatra) (1951)
  • Antonio e Cleopatra (Antony and Cleopatra) (1951)
  • The Sid Field Tribute (1951)
  • The Sleeping Prince (1953)
  • The Entertainer (1957)
  • Tito Andronico (Titus Andronicus) (1957)
  • Il rinoceronte (Rhinoceros) (1960)
  • Semi-Detached (1962)
  • Zio Vania (Uncle Vanya) (1963)
  • The Recruiting Officer (1963)
  • Otello (Othello) (1964)
  • The Master Builder (1964)
  • Love for Love (1965)
  • Khartoum (1965)
  • The Dance of Death (1967)
  • A Flea in her Ear (1967)
  • Home and Beauty (1969)
  • Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice) (1970)
  • Long Day's Journey Into Night (1971)
  • Saturday, Sunday, Monday (1973)
  • The Party (1973)
  • Tribute to the Lady (1974)
  • Time (as hologram) (1986)

Broadway

  • Murder on the Second Floor (1929)
  • Private Lives (1931)
  • The Green Bay Tree (1933)
  • No Time for Comedy (1939)
  • Romeo e Giulietta (Romeo and Juliet) (1940) (anche produttore, compositore delle musiche, regista e disegnatore delle scene)
  • Enrico IV, parte 1 (King Henry IV, Part I) (1946)
  • Enrico IV, parte 2 (King Henry IV, Part II) (1946)
  • Zio Vania (Uncle Vanya) (1946)
  • Edipo re (Oedipus Rex) (1946)
  • The Critic (1946)
  • Antonio e Cleopatra (Antony and Cleopatra) (1952) (anche produttore)
  • The Entertainer (1958)
  • Becket (1960-1961)

Produzione a Broadway[modifica | modifica wikitesto]

Regia a Broadway[modifica | modifica wikitesto]

  • Romeo e Giulietta (Romeo and Juliet) (1940) (anche attore, compositore, produttore e disegnatore delle scene)
  • Venus Observed (1952) (anche produttore)
  • The Tumbler (1960)
  • Rosencrantz e Guildenstern sono morti (Rosencrantz and Guildenstern Are Dead) (1967-1968) (anche produttore)
  • Filumena (1980)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Laurence Olivier è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
— 1947
Membro dell'Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
— 6 febbraio 1981

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) AFI's 50 Greatest American Screen Legends, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 16 novembre 2014.
  2. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7, p. 444
  3. ^ Doppiaggio, su angelomaggi.it. URL consultato il 7 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).
  4. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sara Pesce, Laurence Olivier nei film. Shakespeare, la star, il carattere, Le Mani-Microart'S, 2012

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior attore Successore
Ronald Colman
per Doppia vita
1949
per Amleto
Broderick Crawford
per Tutti gli uomini del re
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