Juan de Urbieta

Juan de Urbieta (Hernani, ... – Hernani, 22 agosto 1553) era un fante basco che divenne famoso quando catturò il re Francesco I di Francia verso la fine della battaglia di Pavia il 24 febbraio 1525.

Cattura del Francesco I di Francia[modifica | modifica wikitesto]

Circondato dalle truppe imperiali, il re di Francia e la sua scorta, che in quel momento combattevano a piedi, tentarono di sfondare il nemico, ma il cavallo di Francesco fu ucciso prima che potesse completare la manovra, e quando poté salire di nuovo in piedi, aveva spada puntata al suo collo. Era la spada di Juan de Urbieta. Il soldato basco, insieme a Diego Dávila e Alonso Pita da Veiga, ha accettato la sua resa. Non sapevano chi fosse il loro prigioniero, ma a causa dei suoi vestiti costosi e della sua armatura pensavano che sarebbe stato un grande nobile. Rimasero scioccati quando, consegnandolo ai loro ufficiali, furono informati di aver catturato il re di Francia.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Urbieta ottenne fama e onori grazie a questa azione. L'imperatore Carlo V gli concesse uno stemma e gli rilasciò un documento attestante i suoi meriti. Fu promosso ufficiale di cavalleria e ottenne i titoli di cavaliere di Santiago e "Contino de Su Majestad". Inoltre, Francesco I di Francia gli scrisse una lettera ringraziandolo per aver accettato la sua resa nel corso della battaglia, lasciandolo in vita.[1]

Morì il 22 agosto 1553 ad Hernani, lo stesso luogo in cui era nato, e fu sepolto all'interno della chiesa di San Giovanni Battista, come aveva chiesto nel suo testamento.[2] I suoi resti furono profanati dai soldati francesi durante la guerra d'indipendenza spagnola.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Colección de documentos inéditos para la historia de España, Volume 38, p. 531.
  2. ^ Testamento de Juan de Urbieta, op. cit., pag. 533.

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