Isole Marchesi

Isole Marchesi
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate9°00′S 139°30′W / 9°S 139.5°W-9; -139.5
ArcipelagoIsole Marchesi
Superficie1049 km²
Geografia politica
StatoBandiera della Francia Francia
Collettività d'oltremareBandiera della Polinesia francese Polinesia francese
Demografia
Abitanti9.261[1] (2012)
Densità9 ab./km²
Cartografia
Mappa di localizzazione: Oceano Pacifico
Isole Marchesi
Isole Marchesi
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Le isole Marchesi (in francese Îles Marquises; in marchesiano del nord: Te Henua ‘Enana, del sud: Te Fenua ‘Enata, "la terra delle persone", e in tahitiano: ‘Enana mā, "Le [isole] Enana") sono un gruppo di isole vulcaniche, il più settentrionale del territorio d'oltremare della Polinesia Francese, di cui sono una delle 5 divisioni amministrative. Sono localizzate a sud dell'equatore nell'oceano Pacifico. Il punto più alto è il monte Oave sull'isola di Ua Pou, a 1 230 m sopra il livello del mare.[2]

Secondo il censimento del 2012 hanno una popolazione di 9 261 abitanti[1], disseminati su 14 isole per un territorio di 1049 km². L'isola più grande dell'arcipelago è Nuku Hiva dove ha sede anche il capoluogo amministrativo: Taiohae.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera delle isole Marchesi

Si stima che l'uomo raggiunse le isole dell'arcipelago delle Marchesi intorno al 100 a.C., proveniente dalle isole Tonga e Samoa: la prima colonizzazione fu quindi di ceppo polinesiano. I dialetti parlati sono le lingue marchesiane. Gli spagnoli approdarono alle Marchesi molto più tardi. L'esploratore spagnolo Álvaro de Mendaña, pensando d'aver raggiunto le isole Salomone, sbarcò il 21 luglio 1595. A questo gruppo di isole diede il nome di Marchese di Cañete in onore del viceré del Perù García Hurtado de Mendoza, terzo marchese di Cañete, che l'aiutò a finanziare la sua impresa.

Le isole più settentrionali vennero ribattezzate isole Washington nel 1791 dal capitano Joseph Ingraham, e nel 1813 David Porter rivendicò Nuku Hiva a nome degli Stati Uniti, ma il Congresso statunitense non ratificò mai l'annessione.[3] Passarono infine sotto la corona di Francia nel 1842 come Établissements français de l'Océanie, ed i francesi stabilirono un insediamento sull'isola di Nuku Hiva, abbandonata in seguito nel 1859. Il controllo venne ristabilito nel 1870, quando l'arcipelago venne incorporato nel territorio della futura Polinesia Francese.

L'arcipelago, dall'arrivo dell'uomo bianco, subì uno dei più devastanti tracolli demografici della storia del Pacifico. Le malattie portate dagli europei decimarono la popolazione stimata nel XVI secolo intorno alle 100.000 persone, portandola a metà Ottocento a meno di 20.000, per scendere ancora all'inizio del Novecento a poco più di 2.000. Soltanto nel corso dell'ultimo secolo si avvertì una lieve ripresa, tanto da fissarsi ad 8.700 abitanti agli inizi del XXI secolo. Nell'arcipelago abitarono Paul Gauguin, che vi morì, e Jacques Brel.

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Roccia basaltica su Hanavave

Diffuse sono le sculture antropomorfe, naturalistiche, tra le quali spiccano il tiki, ossia una rappresentazione umana racchiusa in una geometria di curve. In questa zona una forma d'arte peculiare è il tatuaggio, denominato moko che arriva a decorare tutto il corpo, compresi l'interno della bocca e i genitali.[4]

Molto importante anche la danza, soprattutto quella delle donne - dette vahinè.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La massa delle Marchesi è di tipo vulcanico, originata dal punto caldo delle Isole Marchesi sottostante alla Placca pacifica. La placca, come le isole, è ritenuta avere meno di 5 milioni di anni, nonostante un'altra ipotesi plausibile sia che la placca (e non le isole) sia significativamente più antica e abbia come immagine speculare la cintura vulcanica andina, che subduce sotto il Perù.[5]

Ad eccezione di Motu One, tutte le isole Marchesi sono isole alte. Motu One comprende due banchi di sabbia inondati su una barriera corallina. Al contrario della maggior parte delle isole della Polinesia Francese, le Marchesi non sono circondate da barriere coralline protettive.[6] Ad eccezione di Motu One, ed in poche baie di altre aree protette, l'unico corallo delle Marchesi si trova in un luogo inusuale, ovvero in cima all'isola di Fatu Huku. La corrente equatoriale meridionale sferza le isole impietosamente, e ciò ha portato alla formazione di grotte marine lungo le coste. Ad eccezione di alcune valli, le isole sono note per i costoni montani, che terminano improvvisamente in scogliere sul mare. Si stima che le isole abbiano da 1,3 milioni di anni (Fatu Hiva) a 6 milioni di anni (Eiao).

Marchesi Settentrionali[modifica | modifica wikitesto]

Marchesi Meridionali[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Censimento della popolazione 2012, su ispf.pf, Institut Statistique de Polynésie Française (ISPF). URL consultato il 2 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
  2. ^ Communes des Îles Marquises Archiviato il 9 dicembre 2008 in Internet Archive.
  3. ^ Papers of Joseph Ingraham, 1790-1792: Journal of the Voyage of the Brigantine "Hope" from Boston to the North-West Coast of America, su World Digital Library, 1790-1800. URL consultato il 9 giugno 2013.
  4. ^ Gabriel Mandel, Arte Etnica, Mondadori, Milano, 2001, pag.120
  5. ^ Copia archiviata, su archimer.ifremer.fr. URL consultato il 2 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2010)., 1999
  6. ^ Papeete measures 5 small waves during tsunami red alert, in Tahitipresse, 29 settembre 2009. URL consultato il 30 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2009).

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