Indiani (popolo)

Indiani
Nomi alternativiindù/hindu (abitanti non musulmani dell'India)
Luogo d'origineBandiera dell'India India
PopolazioneBandiera dell'India India 1 210 193 422[1][2]
ReligionePredominante:
induismo
Minoritarie:
islam, cristianesimo, sikhismo, buddhismo, giainismo, zoroastrismo, ebraismo, bahá'í, ateismo, agnosticismo, altre
Distribuzione
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti3 443 063[3]
Bandiera della Birmania Birmania3 100 000
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita2 450 000[4]
Bandiera della Malaysia Malaysia2 400 000[5]
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti1 500 000[6]
Bandiera del Regno Unito Regno Unito1 412 958[7]
Bandiera del Sudafrica Sudafrica1 300 000[8]
Bandiera del Canada Canada1 250 000[9]
Bandiera di Mauritius Mauritius871 000
Bandiera del Qatar Qatar855 000
Bandiera dell'Australia Australia686 256[10]
Bandiera delle Filippine Filippine610 000
Bandiera del Kuwait Kuwait580 000
Bandiera del Bangladesh Bangladesh500 000
Bandiera di Singapore Singapore476 560

Gli indiani o popolo indiano sono gli abitanti dell'India, il secondo Paese più popoloso al mondo[11] con il 17,50% della popolazione mondiale[12]. Con il termine "indiano" ci si riferisce quindi alla cittadinanza, non a un'etnia o alla lingua: all'interno degli indiani ci sono infatti una grande varietà di gruppi etno-linguistici regionali che riflettono la ricca e complessa storia dell'India. L'India a tutt'oggi ospita tutti i gruppi etnici che si trovano nel subcontinente indiano.

I flussi migratori seguenti la diaspora indiana hanno portato gli emigranti a stabilirsi per la maggior parte nel Sud-est asiatico, negli Emirati Arabi Uniti, in Gran Bretagna, in Nord America, Australia, Sudafrica e nel Sud dell'Europa. La stima di questi ultimi varia dai 12 ai 20 milioni.[13][14]

Etnonimi[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Bhārata (in sanscrito भारत) è stato usato come etnonimo auto-attribuitosi dalla gente del subcontinente indiano prima e della Repubblica dell'India poi[15]. La designazione compare già nel nome sanscrito del Paese, ossia Bhārata Gaṇarājya; il nome deriva dagli antichi Veda e dai Purāṇa, i quali si riferiscono ai vasti territori comprendenti l'India come Bhārata varṣam e usano questo termine per distinguere le popolazioni degli altri varsas-continenti[16].

I Bhāratas erano tribù d'epoca vedica menzionate nel Ṛgveda, in particolare quelle che parteciparono alla battaglia dei dieci re (dāśarājñá)[17]. L'India prende il suo nome dall'imperatore mitologico Bharata (in sanscrito: भरत, Colui che è caro), un discendente dalla tribù omonima e rampollo della dinastia Kuru che unificò il subcontinente sotto un unico regno[18].

«Il paese (varṣam) che si trova a nord del mare e a sud delle montagne innevate si chiama Bharatam;. Vi abitano i discendenti di Bharata[19][20]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'India e Indianizzazione del sudest asiatico.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura dell'India.

L'India è una delle civiltà più antiche del mondo[21]. La cultura indiana, spesso etichettata come un amalgama di varie culture differenti, si estende in tutto il subcontinente ed è stata plasmata ed influenzata da una storia lunga parecchie migliaia di anni[22][23].

In tutta la storia dell'India, la cultura indiana è stata fortemente influenzata dalle cosiddette religioni dharmiche[24].

Religione[modifica | modifica wikitesto]

L'India è la patria di induismo, buddhismo, giainismo e sikhismo, collettivamente note come religioni indiane o dharmiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vijay Mishra, The Literature of the Indian Diaspora: Theorizing the Diasporic Imaginary, Taylor & Francis US, 2007, pp. 256–, ISBN 978-0-415-42417-2. URL consultato il 19 novembre 2012.
  2. ^ Sagarika Dutt, India in a Globalised World, Manchester University Press, 28 novembre 2006, pp. 176–, ISBN 978-0-7190-6900-0. URL consultato il 19 novembre 2012.
  3. ^ Race Reporting for the Asian Population. Factfinder2.census.gov (5 October 2010). Retrieved on 2012-11-19.
  4. ^ http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2013-05-25/india/39520309_1_nitaqat-saudi-arabia-salman-khurshid Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive.?
  5. ^ C. S. Kuppuswamy (28 February 2003). MALAYSIAN INDIANS: The third class race. South Asia Analysis Group
  6. ^ Chandru, The Indian Community in Myanmar, su southasiaanalysis.org, 26 novembre 2009. URL consultato il 28 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2010).
  7. ^ BBC 2011 Census breakdown, su BBC News, BBC. URL consultato il 24 giugno 2014.
  8. ^ Copia archiviata (PDF), su indiandiaspora.nic.in. URL consultato il 4 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016).
  9. ^ Ethnocultural Portrait of Canada - Data table, su asiancenturyinstitute.com, 2.statcan.ca, 10 giugno 2010. URL consultato il 2 maggio 2012.
  10. ^ Australian Government - Department of Immigration and Border Protection, Indian Australians, su immi.gov.au. URL consultato il 15 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  11. ^ Dati sulla popolazione indiana (2011) sul sito CensusIndia.gov
  12. ^ Official population clock. URL consultato l'8 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2015).
  13. ^ Vijay Mishra (2007).
  14. ^ Sagarika Dutt (28 November 2006).
  15. ^ Article 1 of the English version of the Constitution of India: "India that is Bharat shall be a Union of States."
  16. ^ F. F. Pargiter, Ancient Indian Historical Tradition, Delhi, Motilal Banarsidass, 1922, p. 131.
  17. ^ Schmidt, H.P. Notes on Rgveda 7.18.5-10. Indica. Organ of the Heras Institute, Bombay. Vol.17, 1980, 41-47.
  18. ^ National Council of Educational Research and Training, History Text Book, Part 1, India
  19. ^ Copia archiviata, su sub.uni-goettingen.de. URL consultato il 10 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2007).
  20. ^ Copia archiviata (PDF), su is1.mum.edu. URL consultato l'11 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  21. ^ Jonathan Mark Kenoyer e Kimberley Heuston, The Ancient South Asian World, Oxford University Press, May 2005, ISBN 0-19-517422-4, OCLC 56413341 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
  22. ^ John Keay (2011), India: A History, 2nd Ed - Revised and Updated, Grove Press / Harper Collins, ISBN 978-0-8021-4558-1, see Introduction and Chapters 3 through 11
  23. ^ Mohammada, Malika (2007), The foundations of the composite culture in India, Aakar Books, ISBN 81-89833-18-9
  24. ^ Nikki Stafford Finding Lost, ECW Press, 2006 ISBN 1-55022-743-2 p. 174

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