Hennadij Lytovčenko

Hennadij Lytovčenko
Nazionalità Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Bandiera dell'Ucraina Ucraina (dal 1991)
Altezza 178 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1996 - giocatore
Carriera
Giovanili
1975-1980Dnepr
Squadre di club1
1981-1987Dnepr183 (36)
1988-1990Dinamo Kiev82 (20)
1991-1993Olympiakos80 (9)
1993Borysfen17 (3)
1993-1995Admira/Wacker19 (3)
1995AEL Limassol8 (3)
1995-1996Čornomorec'10 (1)
Nazionale
1983Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica U-201+ (1)
1984-1990Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica57 (13)
1993-1994Bandiera dell'Ucraina Ucraina4 (0)
Carriera da allenatore
1996-1997CSKA Kiev
2000-2001Kryvbas
2002-2003Arsenal Kiev
2003-2004Metalist
2005-2006Charkiv
2006-2010Dinamo-2 Kiev
Palmarès
 Europei di calcio
Argento Germania Ovest 1988
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Hennadij Volodymyrovyč Lytovčenko (in ucraino Геннадій Володимирович Литовченко?; in russo Геннадий Владимирович Литовченко?, Gennadij Vladimirovič Litovčenko; traslitterazione anglosassone Hennadiy Volodymyrovych Lytovchenko; Dniprodzeržyns'k, 11 settembre 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore ucraino, fino al 1991 sovietico, di ruolo centrocampista.

Durante la sua carriera, ha trascorso diversi anni giocando assieme a Protasov: Lytovčenko ha vestito le maglie di Dnepr, Dinamo Kiev, Olympiakos e Admira Wacker, vincendo due titoli sovietici, una Coppa dell'URSS, una Coppa delle Federazioni sovietiche, una Coppa greca e venendo eletto miglior calciatore sovietico e ucraino nel 1984, appena dopo la vittoria del campionato sovietico con il Dnepr. Votato al calcio laboratorio di Lobanovskij, ha giocato due Mondiali (1986 e 1990) e un Europeo (1988), per il quale ancora oggi è ricordato il primo dei due gol nella semifinale contro l'Italia che eliminò gli Azzurri, consentendo ai sovietici di andare in finale contro l'Olanda, incontro poi perso 2-0.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Interditore dai piedi buoni,[1] era calcisticamente «cattivo»[2] e aveva un buon tiro.[3][4] Spesso schierato come esterno destro nel 4-5-1 di Lobanovskij,[5][6] come il Colonnello fece a Euro 1988,[7] era molto veloce,[8] ottimo assist-man, un giocatore di quantità,[9] che con gli anni ha costruito un feeling con il centravanti Oleh Protasov,[10] compagno di squadra al Dnepr, alla Dinamo Kiev e all'Olympiakos, oltre ad aver giocato spesso con lui nella Nazionale sovietica.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

In patria: Dnepr e Dinamo Kiev[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981 fa il suo esordio con il Dnepr, club di massima divisione sovietica. Il 20 giugno 1981 realizza la sua prima rete in carriera, segnando il 3-2 parziale nella sconfitta contro il Neftçi Baku (4-2). La squadra chiude il campionato all'ottavo posto. Il Coppa il club esce subito nella fase a gironi, terminando all'ultimo posto nel quarto raggruppamento.[11] L'11 settembre 1982, alla ventiseiesima giornata, Lytovčenko firma il suo primo gol stagionale, realizzando l'unica rete del club contro la Dinamo Tbilisi (3-1). Sette giorni dopo decide l'incontro sul Chernomorets (1-0). Tre giorni dopo va ancora a segno, questa volta a Leningrado, contro lo Zenit (2-1), segnando la sua terza rete in undici giorni. In Coppa, dopo aver superato agevolmente la fase a gironi, il Dnepr elimina SKA R/D (1-0) e Fakel (1-2), arrendendosi in semifinale alla Torpedo Mosca (2-0).[12] Il primo luglio 1983 firma la prima rete stagionale, andando in gol contro il Chernomorets (2-0). Il primo settembre seguente realizza una doppietta contro la Dinamo Mosca, terminando la stagione con 24 presenze e 5 reti, divenendo uno dei protagonisti del successo del club nel torneo sovietico, il primo nella storia del Dnepr. Dopo aver eliminato la Lokomotiv Mosca (2-0) al secondo turno di Coppa, Lytovčenko realizza un gol contro la Torpedo Mosca (3-1) ma ai quarti il club esce contro un'altra società capitolina, il CSKA (2-1).[13] Alla settima giornata, il 29 aprile 1984, Lytovčenko realizza il suo primo gol dell'anno, concludendo la stagione con 7 reti mentre il Dnepr termina il campionato in terza posizione. Nella prima delle due Coppe stagionali, realizza un gol al secondo turno contro il Kuzbass Kemerovo (3-2), prima di uscire al turno successivo contro la Dinamo Mosca (1-2).[14] Nella seconda Coppa stagionale, Lytovčenko decide la sfida contro la Torpedo Mosca (0-1) al quarto turno. In semifinale il Dnepr è estromesso dallo Šachtar Donec'k (2-1).

Il 19 settembre 1984 fa il suo esordio nelle competizioni UEFA per club giocando contro il Trabzonspor a Trebisonda (1-0).[15] Il 3 ottobre seguente firma una doppietta nella partita di ritorno (3-0), consentendo ai sovietici di passare il turno.[16] Il 24 ottobre seguente va in gol contro il Levski-Spartak (3-1),[17] superato nel ritorno grazie alla regola dei gol fuori casa. Il Dnepr raggiunge i quarti di finale, dov'è il Bordeaux (2-2, 5-3 ai rigori) a porre fine al cammino dei sovietici. Lytovčenko si piazza sesto nella classifica marcatori. Il 5 aprile 1985 sigla la prima rete stagionale segnando contro lo Žalgiris Vilnius (5-0).[18] In Coppa il Dnepr esce subito contro il Kolos Nikopol' (2-1). In Coppa UEFA sigla una rete ad Aue contro il Wismut (1-3).[19] Segna anche contro il PSV (2-2),[20] contribuendo al passaggio del turno da parte dei sovietici, che agli ottavi di finale cedono con un complessivo 3-0 agli jugoslavi dell'Hajduk Spalato: in questi incontri Lytovčenko scende spesso in campo indossando la fascia di capitano. Il 27 aprile 1986 sigla la prima marcatura stagionale contro la Torpedo Mosca (1-1) e a fine stagione il club chiude undicesimo.[21] Nella Coppa dell'URSS il Dnepr esce al terzo turno contro il Metalurh Zaporižžja (2-1). In Coppa UEFA il Dnepr è sorteggiato contro il Legia Varsavia: al termine dei due incontri, i polacchi accedono al turno successivo in virtù dell'1-0 ottenuto a Varsavia. A fine stagione il club conquista la Coppa delle Federazioni sovietiche battendo in finale lo Zenit Leningrado 2-0. Il 14 marzo 1987, alla seconda giornata, Lytovčenko va in gol contro lo Zenit Leningrado (6-1). Il 22 giugno decide l'incontro sul Neftçi Baku (1-0).[22] Termina la sua ultima stagione al Dnepr con 6 reti in 28 incontri di campionato. Nella Coppa sovietica realizza una rete nella goleada contro l'Uralan (10-0). Nel turno seguente firma due reti contro l'Ararat andando in gol sia all'andata (3-1) sia al ritorno (1-4), segnando proprio l'ultimo gol che consente al Dnepr di passare il turno; il club supera anche la Dinamo Tbilisi (2-1) ai quarti di finale ma in semifinale si deve arrendere alla Torpedo Mosca (1-0 ai tempi supplementari).

A fine stagione Lytovčenko si trasferisce assieme al compagno di squadra Protasov alla Dinamo Kiev. Alla prima giornata affronta la sua ex squadra, il Dnepr, e lo scontro si conclude 0-0. Realizza il suo primo gol con la nuova maglia, il 9 aprile 1988 contro il Metalist (3-0). Il 22 maggio decide la partita contro la Lokomotiv Mosca (1-0). La Dinamo Kiev è al secondo posto in campionato, dietro il Dnepr. In Coppa la squadra si fa escludere agli ottavi di finale, nella prima edizione del torneo con una gara di andata e ritorno, contro il Rotor, sconfitto in casa 3-2 ma vincente a Volgograd per 2-0.[23] L'11 marzo 1989, alla prima giornata di campionato, va a segno contro la Dinamo Tbilisi (2-2). Il 30 marzo successivo firma una doppietta contro il Chornomorets (4-0). Termina il torneo sovietico con 7 gol in 29 presenze. La società di Kiev conclude il campionato sovietico in terza posizione e in Coppa dell'URSS la squadra elimina Guria Lanchkhuti (3-2 complessivo, un gol di Lytovčenko all'andata), Žalgiris Vilnius (3-1) e Torpedo Kutaisi (3-0), raggiungendo la semifinale dove la Torpedo Mosca elimina la società di Kiev per 2-0.[24] Nel 1990, in un campionato ridotto a 24 giornate e 14 squadre, la Dinamo Kiev si laurea per la tredicesima volta campione d'Unione Sovietica: Lytovčenko si rende protagonista di quest'annata segnando 6 gol e giocando tutte le partite del torneo. La prima rete è datata 31 marzo 1990, contro il Chornomorets (0-3), la squadra alla quale ha siglato più gol in carriera; il 15 settembre 1990 mette a segno due reti contro il Metalist (2-0). In Coppa dell'URSS la Dinamo Kiev sconfigge il Qairat al terzo turno con un complessivo 1-4, agli ottavi supera la Dinamo Tbilisi (1-0), ai quarti esclude il Metalist (0-1), in semifinale elimina il CSKA Mosca (2-4) e in finale la Dinamo Kiev batte anche la Lokomotiv Mosca per 1-6 - Lytovčenko segna un gol - aggiudicandosi il torneo.[25] Nel suo ultimo anno a Kiev disputa la Coppa UEFA 1989-1990: dopo aver eliminato MTK (6-1) e Baník Ostrava (4-1, Lytovčenko realizza una rete),[26] i sovietici sono estromessi dalla Fiorentina (1-0).

Gli ultimi anni di carriera: dall'Olympiakos al ritorno in Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 1990, l'Olympiakos guidato in panchina da Oleh Blochin acquista i sovietici Protasov, con cui aveva giocato sia al Dnepr sia alla Dinamo Kiev, oltreché nell'URSS, Jurij Savičev (dalla Torpedo Mosca) e lo stesso Lytovčenko, nonostante all'epoca i calciatori sovietici sotto i 28 anni non potessero trasferirsi dall'Unione Sovietica.[27][28][29] In campionato il centrocampista sovietico segna un solo gol e l'Olympiakos termina secondo alle spalle del Panathīnaïkos, e in Coppa è estromesso al secondo turno dal PAOK: nonostante il 2-0 ad Atene, nel ritorno a Salonicco il PAOK ribalta il punteggio e vince 3-0. Nella stagione seguente realizza 6 centri in campionato: l'Olympiakos giunge secondo, alle spalle dell'AEK Atene. In Coppa di Grecia, firma un gol nell'8-2 control'Atromitos Peristeri (l'Olympiakos aveva superato il turno precedente contro il Panathinaikos (1-1) grazie alla regola dei gol in trasferta. In finale, contro il PAOK, Lytovčenko segna ancora, consentendo al club del Pireo di vincere il trofeo con un complessivo 3-1. In Coppa delle Coppe UEFA, il centrocampista sovietico esordisce nelle competizioni europee con i greci il 16 settembre 1992 affrontando il Chornomorets (3-1 complessivo). L'Olympiakos supera anche il Monaco (1-0) prima di essere eliminato dall'Atlético Madrid (2-4). Al suo terzo e ultimo anno in Grecia, il centrocampista segna 2 gol e la società del Pireo chiude il torneo greco in terza posizione mentre in Coppa, dopo aver eliminato Pierikos Katerinis (5-2), Olympiakos Volos (3-1), Doxa Drama (3-0) e AEK Atene (3-3, regola dei gol fuori casa), l'Olympiakos perde la finale unica contro il Panathinaikos 1-0.

A fine stagione Blochin lascia la panchina della società ateniese e Lytovčenko decide di ritornare in patria, giocando nella terza serie ucraina. Dopo mezza stagione, nel gennaio 1994 si trasferisce in Austria. Alla sua prima stagione segna un gol in 10 incontri di campionato, mentre in Coppa il club supera Traun (1-0), Rapid Vienna e SAK Klagenfurt (2-0, gol Lytovčenko), raggiungendo la semifinale, persa 5-0 contro l'Austria Vienna. Nella sua seconda annata austriaca, con l'Admira Wacker guidato da Didi Constantini, che gioca con un 3-5-2, squadra della quale Lytovčenko è il miglior calciatore,[30] affronta la Juventus in Coppa UEFA giocando bene sia a Torino (2-1)[31] e in Austria (1-3):[32] in quest'ultima sfida Lytovčenko è schierato in attacco a fianco di Klausz, calciando la punizione dalla quale nasce il gol bandiera degli austriaci nella ripresa.[33] Nella Coppa d'Austria l'Admira Wacker estromette il SV Langenrohr (3-7) ma esce a sorpresa al terzo turno contro il Favoritner AC (1-0). Nel gennaio 1995 si trasferisce a Cipro, per giocare con la divisa dell'AEL Limassol: termina la stagione con 8 presenze e 3 gol, ritornando in patria nel luglio 1995 per chiudere la carriera a Odessa, tra le file del Chornomorets. In Coppa il Chornomorets esce subito contro il Kirovohrad (1-0), ma in campionato il club sfiora il titolo, vinto dalla sua ex Dinamo Kiev per 5 punti.

Totalizza circa 450 presenze e poco meno di 100 gol in tutte le competizioni.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Lytovčenko (in piedi, secondo da sinistra) con la nazionale sovietica nel 1988

Ha militato nella Nazionale sovietica e in quella dell'Ucraina, giocando i Mondiali 1986 e 1990 e l'Europeo 1988.

Nel 1983 è selezionato dall'Under-20 sovietica per giocare il Mondiale di categoria: in questa competizione, dove ritrova il compagno di squadra Protasov (entrambi al Dnepr), sigla una rete al Brasile U-20, realizzando l'1-2 che però non basta a salvare l'Unione Sovietica, ultima nel girone ed eliminata dal torneo.

Con Protasov, l'esterno sovietico ha in comune anche l'esordio ufficiale con l'URSS, datato 28 marzo 1984 contro la Germania Ovest (2-1), sfida nella quale segna l'unica rete per l'URSS. Segna il suo primo gol ufficiale il 10 ottobre 1984 contro la Norvegia (1-1), in una sfida valida per il sesto raggruppamento delle qualificazioni UEFA al Mondiale 1986. Nel Mondiale messicano, gioca solo la sfida contro il Canada (2-0) nella fase a gironi, pur essendo titolare. L'URSS raggiunge gli ottavi, dove non basta una tripletta di Belanov a evitare la sconfitta contro il Belgio (3-4).

All'Europeo 1988 l'Unione Sovietica vince il gruppo B davanti a Paesi Bassi, Irlanda e Inghilterra; salta la sfida dei quarti di finale contro la Nazionale irlandese per squalifica[34] e in semifinale i sovietici affrontano la seconda classificata del girone A, l'Italia (2-0), che è sconfitta nella ripresa da due reti in rapida successione tra il 60' e il 62', il primo ad opera dello stesso Lytovčenko e la seconda di Protasov.[35] In finale, contro l'Olanda di Ronald Koeman e del trio Frank Rijkaard, Ruud Gullit, Marco van Basten - che diverrà famoso nel Milan dopo il Mondiale -, già battuta 1-0 nella fase a gironi, i sovietici giocano una partita sottotono, perdendo l'incontro 2-0 (reti di Gullit e van Basten).[36] l'Olanda, guidata da Rinus Michels, vince l'Europeo.

A Italia '90 l'URSS è inserita nel gruppo B assieme a Romania, all'Argentina di Maradona e al Camerun, l'Unione Sovietica termina il girone all'ultimo posto ed è eliminata dal Mondiale. Dopo il Mondiale, Lytovčenko non è più convocato dall'URSS, contando 57 presenze e 14 gol, collezionando spesso prestazioni positive.[2][37][38]

Il 16 ottobre 1993 fa il suo debutto con la maglia dell'Ucraina nell'amichevole contro gli Stati Uniti (1-2). Il 13 novembre 1994 gioca il suo ultimo incontro internazionale, scendendo in campo contro l'Estonia (3-0) da capitano. In totale, gioca 4 incontri senza segnare alcun gol per la Nazionale ucraina. Nel 1995 Kon'kov, CT della Nazionale ucraina discute con il CT dell'U-21 Kolotov perché quest'ultimo rischia di perdere i suoi migliori giocatori, che Kon'kov vorrebbe portare con sé nella Nazionale maggiore: interviene la Federcalcio ucraina che consiglia a Kon'kov di reintegrare in squadra Lytovčenko e Kuznjecov,[39] entrambi ex calciatori della Nazionale sovietica, ma alla fine i due non scenderanno in campo.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1981 Bandiera dell'Unione Sovietica Dnepr VL 17 2 CUS ? 0 - - - - - - 17+ 2
1982 VL 23 3 CUS ? 0 - - - - - - 23+ 3
1983 VL 24 5 CUS 1+ 1 - - - - - - 25+ 6
1984 VL 33 7 CUS+CUS 1+(+)1+ 1+1 CC 5 3 - - - 40+ 12
1985 VL 34 7 CUS ? 0 CU 6 2 - - - 40+ 9
1986 VL 24 6 CUS ? 0 CU 2 0 CFS ? ? 26+ 6
1987 VL 28 6 CUS 3+ 3 - - - - - - 31+ 9
Totale Dnepr 183 36 6+ 6 13 5 ? ? 202 47
1988 Bandiera dell'Unione Sovietica Dinamo Kiev VL 29 7 CUS 0 0 CC 0 0 - - - 29 7
1989 VL 29 7 CUS 1+ 1 - - - - - - 30+ 8
1990 VL 24 6 CUS 1+ 1 CU+CdC 6+4 1+3 - - - 25+ 6+
Totale Dinamo Kiev 82 20 2+ 2 10 4 - - 94 26+
1990-1991 Bandiera della Grecia Olympiakos AE 24 1 CG 2 1 CdC ? ? - - - 32+ 12+
1991-1992 AE 30 6 CG 2+ 2 - - - - - - 32+ 8
1992-1993 AE 27 2 CG 1+ 0 CdC 5 0 SG 1 0 34+ 2
Totale Olympiakos 81 9 5+ 3 5 0 1 0 92+ 12
lug.-dic. 1993 Bandiera dell'Ucraina Boryspil DL 17 3 - - - - - - - - - 17 3
gen.-giu. 1994 Bandiera dell'Austria Admira Wacker B 10 1 CA 2+ 1 - - - - - - 12+ 2
lug.-dic. 1994 B 9 2 CA ? ? CU 6 1 - - - 15+ 3+
Totale Admira Wacker 19 3 2+ 1+ 6 1 - - 27+ 5+
gen.-giu. 1995 Bandiera di Cipro AEL Limassol A 8 3 CCY ? ? - - - - - - 8+ 3+
1995-1996 Bandiera dell'Ucraina Čornomorec' VL 10 1 CUK ? ? - - - - - - 10+ 1+
Totale carriera 400 75 15+ 12 34 10 1 0 450+ 97

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Unione Sovietica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
28-3-1984 Hannover Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1
15-5-1984 Kouvola Finlandia Bandiera della Finlandia 1 – 3 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
2-6-1984 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
19-8-1984 San Pietroburgo Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 3 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Ingresso al 63’ 63’
12-9-1984 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1986 -
10-10-1984 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1986 1
21-1-1985 Kochi Cina Bandiera della Cina 2 – 3 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1 Uscita al 65’ 65’
25-1-1985 Kochi Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 2 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
28-1-1985 Kochi Iran Bandiera dell'Iran 0 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
2-2-1985 Kochi Marocco Bandiera del Marocco 0 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Uscita al 46’ 46’
27-3-1985 Tbilisi Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole - Uscita al 76’ 76’
17-4-1985 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1986 - Uscita al 71’ 71’
2-5-1985 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 4 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Mondiali 1986 - Uscita al 79’ 79’
5-6-1985 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 4 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1986 - Uscita al 23’ 23’
7-8-1985 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera della Romania Romania Amichevole - Uscita al 56’ 56’
22-1-1986 Las Palmas Spagna Bandiera della Spagna 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
26-3-1986 Tbilisi Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 0 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Ingresso al 57’ 57’
23-4-1986 Timișoara Romania Bandiera della Romania 2 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Ingresso al 81’ 81’
9-6-1986 Irapuato Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera del Canada Canada Mondiali 1986 - 1º turno -
24-9-1986 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1988 - Ingresso al 83’ 83’
29-10-1986 Sinferopoli Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 4 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Qual. Euro 1988 1 Uscita al 85’ 85’
29-8-1987 Belgrado Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 0 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Uscita al 68’ 68’
9-9-1987 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 1 – 1 Bandiera della Francia Francia Qual. Euro 1988 -
23-9-1987 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 3 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
10-10-1987 Berlino Est Germania Est Bandiera della Germania Est 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1988 - Ingresso al 60’ 60’ Ammonizione al 78’ 78’
28-10-1987 Sinferopoli Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera dell'Islanda Islanda Amichevole -
20-2-1988 Bari Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1
23-3-1988 Amarousio Grecia Bandiera della Grecia 0 – 4 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1
31-3-1988 Berlino Ovest Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 4 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1 Uscita al 83’ 83’
2-4-1988 Berlino Ovest Svezia Bandiera della Svezia 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
27-4-1988 Trnava Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
1-6-1988 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
12-6-1988 Colonia Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 1 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Euro 1988 - 1º turno - Ammonizione al 21’ 21’
18-6-1988 Francoforte sul Meno Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 1 – 3 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Euro 1988 - 1º turno -
22-6-1988 Stoccarda Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1988 - Semifinale 1
25-6-1988 Monaco di Baviera Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Euro 1988 - Finale - Ammonizione al 35’ 35’
31-8-1988 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 1 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 1
21-9-1988 Düsseldorf Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
19-10-1988 Kiev Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Qual. Mondiali 1990 -
21-11-1988 Damasco Siria Bandiera della Siria 0 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Uscita al 65’ 65’
23-11-1988 Al Kuwait Kuwait Bandiera del Kuwait 0 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Uscita al 46’ 46’
27-11-1988 Al Kuwait Kuwait Bandiera del Kuwait 0 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole - Ingresso al 55’ 55’
21-2-1989 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 1 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
22-3-1989 Eindhoven Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 -
26-4-1989 Kiev Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 3 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Qual. Mondiali 1990 1
10-5-1989 Istanbul Turchia Bandiera della Turchia 0 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 -
31-5-1989 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 1 – 1 Bandiera dell'Islanda Islanda Qual. Mondiali 1990 -
6-9-1989 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 0 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 -
8-10-1989 Karl-Marx-Stadt Germania Est Bandiera della Germania Est 2 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 1
15-11-1989 Sinferopoli Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera della Turchia Turchia Qual. Mondiali 1990 -
20-2-1990 Los Angeles Colombia Bandiera della Colombia 0 – 0 dts
(4 – 2 dtr)
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole -
22-2-1990 Los Angeles Costa Rica Bandiera della Costa Rica 1 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1
28-3-1990 Kiev Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 1 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
16-5-1990 Ramat Gan Israele Bandiera d'Israele 3 – 2 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1
9-6-1990 Bari Romania Bandiera della Romania 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Mondiali 1990 - 1º turno - Uscita al 66’ 66’
13-6-1990 Napoli Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Mondiali 1990 - 1º turno - Ingresso al 74’ 74’
18-6-1990 Bari Camerun Bandiera del Camerun 0 – 4 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Mondiali 1990 - 1º turno - Uscita al 72’ 72’
Totale Presenze 57 Reti 13

Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ucraina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-10-1993 High Point Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 0 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Amichevole - Uscita al 46’ 46’
20-10-1993 San Diego Messico Bandiera del Messico 2 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Amichevole - Uscita al 70’ 70’
23-10-1993 Betlehem Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Amichevole - Uscita al 85’ 85’
13-11-1994 Kiev Ucraina Bandiera dell'Ucraina 3 – 0 Bandiera dell'Estonia Estonia Qual. Euro 1996 - cap.
Totale Presenze 4 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Dnipro: 1983
Dinamo Kiev: 1990
Dnepr: 1986
Dinamo Kiev: 1989-1990
Olympiakos: 1991-1992

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La zona russa: attaccano tutti, in La Repubblica, 19 giugno 1988. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  2. ^ a b Gianni Brera, Abbracciati a Vialli, in La Repubblica, 21 febbraio 1988. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  3. ^ Spagna battuta a Dublino (1-0), in La Repubblica, 27 aprile 1989. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  4. ^ Gianni Mura, Quanto vale la banda Baggio?, in La Repubblica, 22 novembre 1989. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  5. ^ Che Sacha si riposi, in La Repubblica, 4 febbraio 1989. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  6. ^ Gianni Mura, Modello Dunga per continuare, in La Repubblica, 6 dicembre 1989. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  7. ^ Fabrizio Bocca, È una partita a scacchi, in La Repubblica, 21 giugno 1988. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  8. ^ Nella hit Europa l'Italia è regina, in La Repubblica, 5 aprile 1988. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  9. ^ Gianni Mura, lasciate Koeman in Olanda, in La Repubblica, 28 giugno 1988. URL consultato il 23 gennaio 2015.
  10. ^ I pericoli vengono da Mikhailichenko e Riedle, in La Repubblica, 4 novembre 1989. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  11. ^ (EN) Soviet Union 1981, RSSSF.com.
  12. ^ (EN) Soviet Union 1982, RSSSF.com.
  13. ^ (EN) Soviet Union 1983, RSSSF.com.
  14. ^ (EN) Soviet Union 1984, RSSSF.com.
  15. ^ (EN) Trabzonspor 1-0 Dnepr, su uefa.com, UEFA.com. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  16. ^ (EN) Dnepr 3-0 Trabzonspor, su uefa.com. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  17. ^ (EN) Levski 3-1 Dnepr, su uefa.com. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  18. ^ (EN) Soviet Union 1985, RSSSF.com.
  19. ^ (EN) Wismut Aue 1-3 Dnepr, UEFA.com.
  20. ^ (EN) PSV 2-2 Dnepr, UEFA.com.
  21. ^ (EN) Soviet Union 1986, RSSSF.com.
  22. ^ (EN) Soviet Union 1987, RSSSF.com.
  23. ^ (EN) Soviet Union 1988, RSSSF.com.
  24. ^ (EN) Soviet Union 1989, RSSSF.com.
  25. ^ (EN) Soviet Union 1990, RSSSF.com.
  26. ^ (EN) Dinamo Kiev 3-0 Banik Ostrava, Worldfootball.com.
  27. ^ 'Non sono un servo', in La Repubblica, 24 agosto 1990. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  28. ^ (ES) Jordi Archs, 1986: Igor Belanov, el ganador más inesperado, in El Mundo Deportivo, 25 novembre 2012. URL consultato il 27 novembre 2014.
  29. ^ 'L'URSS chiude le frontiere: dimenticate Michailicenko', in La Repubblica, 29 aprile 1989. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  30. ^ Enrico Currò, Parma, non è più facile, in La Repubblica, 5 novembre 1994. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  31. ^ Vialli si ripete nella nebbia, in La Repubblica, 7 dicembre 1994. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  32. ^ Baggio, questa è musica, in La Repubblica, 25 novembre 1994. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  33. ^ Roberto Perrone, Baggio inventa due palloni d'oro, in La Repubblica, 25 novembre 1994. URL consultato il 26 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  34. ^ Sogni di grandezza per due ex sorprese, in La Repubblica, 15 giugno 1988. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  35. ^ Juve, torna Trezeguet nervi e voglia di gol, in La Repubblica, 30 settembre 2003. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  36. ^ Gianni Brera, Irresistibile Olanda, in La Repubblica, 26 giugno 1988. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  37. ^ Gianni Mura, Dunga lancia la Dinamo viola, in La Repubblica, 23 novembre 1989. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  38. ^ Gianni Mura, L'URSS sulla nostra strada, in La Repubblica, 19 giugno 1988. URL consultato il 26 gennaio 2015.
  39. ^ Del Piero torna bambino e aiuta la Under, in La Repubblica, 29 marzo 1995. URL consultato il 26 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]