Hôtel de Masseran

Hôtel de Masseran
Hôtel de Beaumont
Facciata del palazzo
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneÎle-de-France
LocalitàParigi
Indirizzo
  • Rue de Masseran, 11
  • Rue Duroc, 2
Coordinate48°50′53.88″N 2°18′52.56″E / 48.8483°N 2.3146°E48.8483; 2.3146
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1787
Stileneoclassicismo
Usocivile
Realizzazione
ArchitettoAlexandre-Théodore Brongniart
ProprietarioBandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio

L'Hôtel de Masseran (o Hôtel Masserano[1]; successivamente Hôtel de Beaumont) è un palazzo privato costruito dall'architetto Alexandre-Théodore Brongniart e situato al civico 11 di Rue Masseran, nel VII arrondissement di Parigi. Si tratta di una delle tante costruzioni costruite dall'architetto nel quartiere degli Invalides alla fine del regno di Luigi XVI. Deve la sua denominazione a Carlo Sebastiano Ferrero-Fieschi, principe di Masserano, trasferitosi in Francia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia committente: il principe di Masserano[modifica | modifica wikitesto]

L'hôtel fu edificato per volere di Carlo Sebastiano Ferrero-Fieschi, principe di Masserano, figlio dell'ambasciatore spagnolo a Londra Vittorio Filippo e di Charlotte Louise de Rohan, figlia del duca Hercule Mériadec de Rohan-Guéméné. Si sposò con Adélaïde Augustine Joachime de Béthune-Chârost-Pologne (o Polonie) (1756-1790) nel 1776, e il 2 febbraio 1805 fu nominato ambasciatore di Spagna a Parigi. La proprietà del palazzo rimase alla famiglia fino alla morte del figlio Carlo Ludovico Ferrero-Fieschi (Parigi, 24 novembre 1782 - Parigi, 6 marzo 1833), con cui la disnastia dei Ferrero-Fieschi, si estinse definitivamente.

Le successive proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1836, l'hotel fu acquistato da un banchiere parigino di origine belga Louis François-Xavier De Clercq, che morì nel 1838. Sua moglie, nata Henriette Crombez-Lefebvre, viveva raramente in rue Masseran, preferendo la sua residenza a Oignies. Allo stesso tempo, suo fratello Louis Crombez possedeva l'albergo vicino, Richepanse, n°3 rue Masseran. Un grande salone in stile Luigi XVI fu creato nella seconda metà del XIX secolo, in uno stile così puro da essere stato a lungo considerato una creazione originale di Brongniart. Dopo la morte di Madame de Clercq nel 1878, l'hotel passò a sua figlia, Berthe Aline Françoise Marie, contessa di Boisgelin dal suo matrimonio con Alexandre Marie de Boisgelin, quindi al loro genero, il conte Karl Jacques Marie Théodore Bonnin de La Bonniniere de Beaumont (1852-1913), marito di Henriette Marie Berthe de Boisgelin (1856-1925).

Il loro primogenito, il conte Étienne de Beaumont (1883-1956), amico di Cocteau, mecenate dei balletti russi di Serge de Diaghilev, Braque e Picasso, tra l'altro, vi teneva feste famose. L'hotel ha ispirò Raymond Radiguet, con il suo arredamento, il suo famoso romanzo, Le Bal du comte d'Orgel (1924). Con la moglie, nata Édith de Taisne (1876-1952), Étienne de Beaumont sponsorizzò film e balletti d'avanguardia, poi, dopo la seconda guerra mondiale, fondò la “Franco-American Association” che finanziò numerose mostre. Vi alloggiò Marie Laurencin in uno dei padiglioni del cortile. Nel padiglione all'angolo di rue Duroc, fu abitato dallo scultore americano Jo Davidson (1883-1952).[2]

Dopo la morte del conte di Beaumont, che non aveva figli, l'hotel fu acquistato dal barone Élie de Rothschild (1917-2007)[3] e dalla baronessa, nata Liliane Fould-Springer (1916-2003). Questi riportano al salone denominato "Boffrand", una serie di mobili costruiti dai falegnami Taupin, Le Goupil e Desgoulons tra il 1720 e il 1723 per l'Hôtel de Ségur, al n. 22 di place Vendôme, che apparteneva al barone Fould-Springer, padre della baronessa Liliane.

Negli anni '70, i Rothschild donarono l'Hôtel al presidente della Repubblica della Costa d'Avorio, Félix Houphouët-Boigny (1905-1993),[3] che ne fece la sua residenza parigina fino alla sua morte. A metà degli anni '90, ancora di proprietà della Repubblica della Costa d'Avorio l'Hôtel, la proprietà fu progressivamente abbandonata. Nel 2008 la Costa d'Avorio ne mise in vendita un centinaio di mobili per finanziare il restauro dell'Hôtel. Nel 1992 il ministero della cultura francese lo ha riclassificato nuovamente come monumento storico.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Costruito in stile neoclassico parigino, l'hotel ha una superficie di 3.000 metri quadrati e ne dispone di un parco di 8.590. La facciata del giardino, visibile dal boulevard des Invalides, è scandita da lesene adornate con capitelli corinzi. L'hotel, con il suo giardino, è stato classificato come monumento storico dal 13 agosto 1946.[1] L'hotel ha effigi derorative incise da Jean-Charles Krafft. L'architetto Brongniart, che abitava a due passi, nella casa che si era costruito in Boulevard des Invalides, era proprietario del terreno su cui è costruito l'hotel, e seguì da vicino il sito del cantiere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Ministère de la Culture, Hôtel de Beaumont (ancien hôtel Masserano): bâtiments entourant la cour d'entrée et le jardin, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 maggio 2021.
  2. ^ Jo Davidson, Between sittings : an informal autobiography of Jo Davidson., [publisher not identified], [200-?], capitolo 23, ISBN 1-4067-5464-1, OCLC 180203865. URL consultato il 3 maggio 2021.
    «C'était une maison magnifique. Au rez-de-chaussée on trouvait à gauche de l'entrée un grand salon éclairé par trois fenêtres sur le jardin et trois fenêtres sur la rue. À droite se trouvait une salle à manger avec des fresques de Le Fauconnier. À l'étage se trouvait une petite bibliothèque, des chambres et une salle de bains, tandis que le dernier étage était réservé aux enfants et à leur gouvernante. Nous la prîmes et nous la meublâmes. […] Nous adorions notre nouvelle maison. Nous la trouvions parfaite pour recevoir et les enfants allaient au lycée voisin.»
  3. ^ a b Hôtel de Masseran, Paris, France | Rothschild Family, su family.rothschildarchive.org. URL consultato il 3 maggio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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