Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken

Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken
Barone di Zweibrücken
NascitaZweibrücken, 18 giugno 1754
MorteMonaco di Baviera, 21 luglio 1807
DinastiaWittelsbach
PadreCristiano IV del Palatinato-Zweibrücken
MadreMarie Jeane Camasse
ConsorteMartine-Adelaide de Polastron
Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Regno di Baviera
Forza armata Esercito francese
Esercito bavarese
Anni di servizio1757-1807
GradoGenerale
GuerreGuerra dei sette anni
Rivoluzione americana
Prima coalizione
BattaglieBattaglia di Yorktown
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Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken, noto anche come Federico Guglielmo, Wilhelm von Forbach o Guillaume de Deux-Ponts (Zweibrücken, 18 giugno 1754Monaco di Baviera, 21 luglio 1807), è stato un nobile e generale tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio morganatico del duca Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken e di sua moglie, la ballerina francese Marie Jeane Camasse, nacque a Zweibrücken nel 1754 dove, due anni prima, era nato suo fratello Cristiano. Nel 1792 ottenne il titolo di barone di Zweibrücken dal momento che la sua condizione di figlio morganatico gli impediva la successione al ducato paterno.

Per un accordo tra re Luigi XV di Francia e suo padre, nel marzo del 1751 il Palatinato-Zweibrücken promise che, in caso di necessità, avrebbe fornito alla Francia un reggimento di fanteria,[1] e l'occasione infatti si presentò proprio con la guerra dei sette anni quando venne costituito il reggimento reale Deux-Ponts[2] nel 1757. Tale forza venne impiegata per la prima volta nella Battaglia di Roßbach. Per volontà di Cristiano IV, suo figlio Cristiano venne posto a capo di questo reggimento con suo fratello Guglielmo come vicecomandante. Inquadrato nell'armata del conte Jean-Baptiste Donatien de Vimeur de Rochambeau, il reggimento prese parte al corpo di spedizione francese che partecipò alla Rivoluzione americana, assistendo gli americani nella battaglia di Yorktown del 4 ottobre 1781. Ebbe modo in particolare di distinguersi nell'assalto al ridotto n.9 alla testa di 400 soldati francesi, azione che gli consentì di fatti di squarciare le difese del nemico all'esercito rivoluzionario[3] Nel 1782, al suo ritorno in Francia, Luigi XVI gli conferì il titolo di visconte.

Con lo scoppio della rivoluzione francese, Guglielmo venne costretto a lasciare l'esercito francese e si trasferì in quello bavarese bavarese, dove ha avuto lo scorso il grado di generale ed era capitano generale della Hartschier (guardia del corpo del duca). Morì a Monaco di Baviera nel 1807 e venne sepolto nel vecchio cimitero meridionale della città.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken sposò nel 1780 Martine-Adelaide de Polastron (1760-1795), sorellastra della damigella d'onore Yolande de Polastron e zia di suo figlio, il primo ministro francese Jules de Polignac. La coppia ebbe insieme quattro figli:

  • Cristiano (1782-1859), generale di cavalleria dell'esercito bavarese, comandante generale della guardia del corpo, non ebbe discendenza.
  • Carlo Augusto (1784-1812), ufficiale di cavalleria bavarese, ferito a morte nella battaglia di Borodino
  • Maria Anna (1785–1857), sposò il barone Anton von Cetto (1756–1847)
  • Henriette (1790–1831), sposò il conte Joseph Marie de Virieu-Beauvoir († 1825)

Antenati[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano II del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano I del Palatinato-Birkenfeld-Bischweiler  
 
Maddalena Caterina del Palatinato-Zweibrücken  
Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken  
Caterina Agata di Rappoltstein ?  
 
?  
Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken  
Luigi Crato di Nassau-Saarbrücken Gustavo Adolfo di Nassau-Saarbrücken  
 
Eleonora Clara di Hohenlohe-Neuenstein  
Carolina di Nassau-Saarbrücken  
Filippa Enrichetta di Hohenlohe-Langenburg Enrico Federico di Hohenlohe-Langenburg  
 
Giuliana Dorotea di Castell  
Guglielmo del Palatinato-Zweibrücken  
 
 
 
Jean Baptiste Camasse  
 
 
 
Maria Johanna Camasse  
 
 
 
Eleonore Roux  
 
 
 
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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