Governatori di Castel Gandolfo

Voce principale: Castel Gandolfo.

Il 24 settembre 1728 papa Benedetto XIII con la Bolla Aequitatis tolse il dominio di Frascati al Maggiordomo dei Sacri Palazzi concedendo a questi in cambio il dominio pro tempore su Castel Gandolfo, che dal 1604 era un possesso inalienabile della Santa Sede e dal 1628 ospitava tra alterne vicende le villeggiature del Papa. Da allora fino al settembre 1870, Castel Gandolfo dipese dal Maggiordomo, che amministrava anche la giustizia nel feudo indipendentemente dai tribunali dello Stato Pontificio.

Nome Anno di insediamento Anno di decadenza
Camillo Cybo-Malaspina 24 settembre 1728[1] 23 marzo 1729
Francesco Scipione Maria Borghese 23 marzo 1729 6 luglio 1729
Troiano Acquaviva d'Aragona 6 luglio 1729 1º ottobre 1732
Girolamo Colonna 1º ottobre 1732 9 settembre 1743[2]
Marcantonio Colonna 9 settembre 1743 23 settembre 1759
Giovanni Ottavio Bufalini 23 settembre 1759 21 luglio 1766
Giovanni Battista Rezzonico 21 luglio 1766 10 settembre 1770
Giovanni Archinto 22 ottobre 1770 15 aprile 1776
Giovanni Ottavio Manciforte Sperelli 1º maggio 1776 23 giugno 1780
Romoaldo Braschi-Onesti 11 settembre 1780 2 gennaio 1787
Filippo Lancellotti 2 gennaio 1787 21 febbraio 1794
Giuseppe Simone Vinci 21 febbraio 1794 30 settembre 1795
Marino Carafa di Belvedere 1º ottobre 1795 23 febbraio 1801
Giuseppe Gavotti 23 febbraio 1801 22 dicembre 1807
Benedetto Naro 30 dicembre 1807 8 marzo 1816
Agostino Rivarola 8 marzo 1816 30 settembre 1817
Antonio Maria Frosini 1º ottobre 1817 10 marzo 1823
Giovanni Francesco Marazzani Visconti 10 marzo 1823 2 ottobre 1826
Luigi Del Drago 2 ottobre 1826 2 luglio 1832
Costantino Patrizi Naro 2 luglio 1832 11 luglio 1836
Adriano Fieschi 11 luglio 1836 13 settembre 1838
Francesco Saverio Massimo 13 settembre 1838 24 gennaio 1842
Alerame Pallavicini 24 gennaio 1842 1º novembre 1848

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aveva ottenuto la carica di Maggiordomo del Sacro Palazzo da papa Benedetto XIII nel 1726.
  2. ^ Papa Benedetto XIV gli concesse la carica di Pro-Maggiordomo, che esercitò fino al 3 maggio 1758.