Gloriosam Ecclesiam

Gloriosam Ecclesiam
Bolla pontificia
Stemma di Papa Giovanni XXII
Pontefice Papa Giovanni XXII
Data 1318
Traduzione del titolo Gloriosa Chiesa
Argomenti trattati Repressione dei fraticelli
Bolla precedente Sancta Romana

Gloriosam Ecclesiam (in italiano Gloriosa Chiesa) è una bolla pontificia emanata da papa Giovanni XXII il 23 gennaio 1318 con la quale stabiliva, nell'ambito della disputa sulla povertà apostolica, pesanti censure contro chi sosteneva la necessità dell'assoluta povertà nell'Ordine francescano.[1]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La concezione della povertà diventa con lui non solo imitazione della vita di Cristo ma viene interpretata, specialmente dopo la sua morte, anche come denuncia della condotta morale della Chiesa e del suo potere temporale. Solo quattro anni dopo la morte di Francesco infatti il papa Gregorio IX, con la bolla Quo elongati, 1230, si preoccupava di rendere noto che il testamento del santo d'Assisi non avesse un valore vincolante per i suoi successori. La divisione tra Spirituali, che seguivano il precetto dell'assoluta povertà, e il resto della communitas dell'Ordine, più disposta a compromessi riguardo alla proprietà e all'uso dei beni materiali, può essere vista come un segno di una crisi sociale già evidente nel XIV secolo: le differenze tra ricchi e poveri si erano accentuate e ormai la ricchezza aveva perso quasi del tutto il carattere provvidenziale di aiuto e sostegno della povertà com'era al tempo di sant'Ambrogio.[senza fonte]

La bolla Sancta Romana confermava ed inaspriva tale percorso di repressione dei frati ribelli, sospingendo gli Spirituali sempre più nell'area dell'eresia[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-xxii_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/
  2. ^ Si veda per esempio A Prosopography of the Beguins and Spiritual Friars of Languedoc, a cura di Louisa A. Burnham, dalla rivista online Oliviana: si tratta di una lista di nomi e dati biografici di circa trecento tra Spirituali e Beghini condannati dall'Inquisizione in Linguadoca nel periodo 1314-1330.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Escobar, Ordini e congregazioni religiose, Torino, SEI, 1951-1953.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cattolicesimo