Giuseppe Scaraffia

Giuseppe Scaraffia

Giuseppe Scaraffia (Torino, 2 aprile 1950[1]) è un francesista, saggista e conduttore televisivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Torino (sua sorella è la storica Lucetta Scaraffia),[1] si è laureato in Filosofia presso la Università degli Studi di Milano con una tesi sull'idea della felicità in Diderot. Ha insegnato Letteratura francese presso l'Università "La Sapienza" di Roma[2]. Nel corso degli anni la sua ricerca si è concentrata in particolare modo sui grandi miti ottocenteschi della seduzione, dalla figura della femme fatale a quella del bel tenebroso. Collabora al supplemento letterario de Il Sole 24 ore e al Venerdì. Nel 2000 è stato nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere dall'Ordre des Arts et des Lettres, dal Ministero della Cultura francese. Nel 2008 ha vinto il premio speciale "Grinzane – Beppe Fenoglio" per il libro Cortigiane (2008)[3].

Insieme alla bizantinista Silvia Ronchey, ha scritto e condotto programmi culturali per la Rai collaborando con RAISAT, Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Fra questi L'altra edicola, programma culturale in onda su Rai 2 negli anni novanta[4]. Sempre con Silvia Ronchey ha realizzato una serie di interviste a "grandi vecchi" della cultura come Ernst Jünger[5], Claude Lévi-Strauss[6], James Hillman[7], David Lodge e Jean-Pierre Vernant.

Scaraffia ha pubblicato 18 saggi e tre romanzi, oltre ad aver curato le edizioni italiane di oltre 30 opere di vari autori stranieri (da Proust a Mérimée, da Stendhal a Maupassant a Evelyn Waugh).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario del dandy, Bari, Laterza, 1981; Collana La memoria, Sellerio 2007. [tradotto in Francia: “Le petit dictionnaire du dandy”, Sand, 1986; tradotto in Spagna: “Diccionario del dandy”, Machado, 2009]
  • Scritti su Diderot, Roma, Bulzoni, 1983.
  • Marcel Proust. Alla ricerca di Swann, Collana Iconografia, Pordenone, Studio Tesi, 1986-1992, ISBN 978-88-769-2323-4.
  • La donna fatale, Palermo, Sellerio, 1987.
  • Infanzia, Palermo, Sellerio, 1987-2013.
  • Il mantello di Casanova, Collana La memoria, Palermo, Sellerio, 1989, ISBN 978-88-389-0535-3. [romanzo tradotto in tedesco nel 1994]
  • Torri d'avorio, Palermo, Sellerio, 1994; nuova ed., Le torri d'avorio, Excelsior 1881, 2010, ISBN 978-88-615-8105-0.
  • Miti minori, Collana Il divano, Palermo, Sellerio, 1995, ISBN 978-88-389-1102-6.
  • Il bel tenebroso. L'uomo fatale nella letteratura del XIX secolo, Collana La Diagonale, Palermo, Sellerio, 1999, ISBN 978-88-389-1478-2.
  • Gli ultimi dandies, Collana Il divano, Palermo, Sellerio, 2002, ISBN 978-88-389-1753-0.
  • Scrivere è un trucco del cuore, Milano, Ponte delle Grazie, 2002.
  • Sorridi Gioconda!, Milano, Mondadori, 2005.
  • Cortigiane, Milano, Mondadori, 2008.
  • Femme Fatale, Firenze, Vallecchi, 2009, ISBN 978-88-842-7144-0.
  • Le signore della notte. Storie di prostitute, artisti e scrittori, Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-046-0466-2.
  • I piaceri dei grandi, Collana La memoria, Palermo, Sellerio, 2012, ISBN 978-88-389-2765-2.
  • Il romanzo della Costa Azzurra, Milano, Bompiani, 2013, ISBN 978-88-452-7507-4.
  • Gli ultimi giorni di Mata Hari, Torino, UTET, 2015, ISBN 978-88-511-3495-2.
  • Il demone della frivolezza, Collana La memoria, Palermo, Sellerio, 2016, ISBN 978-88-389-3453-7.
  • L'altra metà di Parigi. La Rive Droite, Collana Illustrati, Milano-Firenze, Bompiani, 2019, ISBN 978-88-301-0195-1.
  • Scrittori in armi, Collana Piccola Biblioteca, Vicenza, Neri Pozza, 2023, ISBN 978-88-545-2615-0.

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Di cosa stiamo parlando?, a cura di Filippo La Porta, Enrico Damiani Editore, 2017.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Biografia di Giuseppe Scaraffia, su cinquantamila.it. URL consultato il 14 giugno 2018.
  2. ^ cfr. Archiviato il 27 settembre 2011 in Internet Archive.
  3. ^ cfr.
  4. ^ cfr.
  5. ^ Ernst Junger: intervista a "L'altra edicola", su adnkronos.com. URL consultato il 23 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2018).
  6. ^ cfr. Archiviato il 2 ottobre 2012 in Internet Archive.
  7. ^ Intervista a James Hillman Archiviato il 17 gennaio 2012 in Internet Archive.

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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