Giuseppe Di Brocchetti

Giuseppe Di Brocchetti

Ministro di Guerra e Marina del Regno delle Due Sicilie
Durata mandato9 novembre 1836 –
15 gennaio 1845
MonarcaFerdinando II delle Due Sicilie
PredecessoreGiambattista Fardella
SuccessoreGiuseppe Garzia

Dati generali
Professionemilitare di carriera
Giuseppe Di Brocchetti
Nascita1772
MorteNapoli, 15 gennaio 1845
Dati militari
Paese servito Regno di Napoli (Murat)
Regno di Napoli (Borbone)
Regno delle Due Sicilie
Forza armataEsercito delle Due Sicilie
ArmaGenio militare
GradoMaresciallo di campo
ComandantiGioacchino Murat
GuerreGuerre napoleoniche
Guerra austro-napoletana
CampagneCampagna d'Italia (1813-1814)
BattaglieBattaglia di Occhiobello
Decorazionivedi qui
Pubblicazionivedi qui
dati tratti da Galleria Biografica d'Italia. Commendatore Enrico di Brocchetti Senatore del Regno[1]
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Giuseppe Di Brocchetti, Barone (1772Napoli, 15 gennaio 1845), è stato un generale e politico italiano, che dal 1836 al 1845 ricoprì l'incarico di Ministro di Guerra e Marina del Regno delle Due Sicilie sotto i governi di Carlo Avarna di Gualtieri, Girolamo Ruffo e Giuseppe Ceva Grimaldi Pisanelli di Pietracatella.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1772.[1] Entrato in servizio nell'esercito del Regno di Napoli come ufficiale del genio militare, divenne fedele aiutante di re Gioacchino Murat. Partecipò alla campagna del 1814 come comandante del 2º Reggimento di linea, venendo insignito del titolo di Cavaliere del Reale e militare ordine di San Giorgio della Riunione.[1] Partecipò alla guerra austro-napoletana distinguendosi particolarmente nel corso della battaglia di Occhiobello (8-9 aprile 1815), tanto che venne elevato dal re allo stato nobiliare di Barone.[1]

Dopo la restaurazione del 1815 non si verificarono epurazioni tra i militari che avevano servito sotto Murat, ed egli entrò al servizio di re Ferdinando I con il grado di colonnello.[2] Con decreto del 28 gennaio 1817 fu nominato direttore del Deposito della guerra, mentre con decreto del 4 giugno dello stesso anno Ferdinando Visconti assunse la direzione dell'Ufficio topografico.[2]

Il 23 aprile 1819 fu insignito del titolo di Commendatore dell'Ordine di San Giorgio della Riunione. Promosso Maresciallo di campo, il 25 settembre 1832 il re Ferdinando II lo nominò Consultore della Consulta dei Domini al di qua del Faro in sostituzione del Maresciallo Vincenzo D'Escamard.[3]

Il 9 novembre 1836 fu nominato Ministro di guerra e marina,[4] in sostituzione del deceduto tenente generale Giambattista Fardella,[5] ricoprendo tale incarico sino alla sua morte, e prestando servizio sotto i governi di Carlo Avarna di Gualtieri, Girolamo Ruffo e Giuseppe Ceva Grimaldi Pisanelli di Pietracatella.[6] Afflitto da problemi di saluta sin dal 1842,[7] continuò a ricoprire il suo incarico fino a quando non si spense il 15 gennaio 1845. Fu sostituito alla direzione del Ministero di Guerra e Marina il giorno 21 dello stesso mese dal brigadiere capo dello Stato maggiore cavaliere don Giuseppe Garzia.[8]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Istruzioni concernenti l'ingerenza Amministrativa cui vengono chiamati ad esercitare verso i Corpi del Real Esercito i Generali Comandanti di Brigata nella qualità di Delegati dei Generali Ispettori, 1842.
  • Regolamento tendente a diminuire possibilmente i pericoli di abbordaggio ai piroscafi approvato da S.M. in data 26 aprile 1843, Reale tipografia della guerra, Napoli, 1843.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Stopiti 1875, p. 1.
  2. ^ a b Valeri 2020, p. 236.
  3. ^ Del Pozzo 1857, p. 402.
  4. ^ Costabile 1845, p. 8.
  5. ^ Del Pozzo 1857, p. 430.
  6. ^ Del Pozzo 1857, p. 501.
  7. ^ Costabile 1845, p. 12.
  8. ^ Costabile 1845, p. 15.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giancarlo Boeri, Pietro Crociani e Andrea Viotti, L'Esercito Borbonico dal 1815 al 1830, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell?Esercito, 1995.
  • Giuseppe Costabile, Elogio funebre in morte del barone Giuseppe Di Brochetti, Napoli, Dai Torchi di Tramater, 1845.
  • Luigi Del Pozzo, Cronaca Civile e Militare del Regno delle Due Sicilie sotto al Dinastia Borbonica dall'anno 1734 in poi, Napoli, Dalla Stamperia Reale, 1857.
  • Giuseppe Stopiti, Galleria Biografica d'Italia. Commendatore Enrico di Brochetti Senatore del Regno, Roma, Stabilimento Tipografico Italiano, 1875.
  • Valerio Valeri e Simonetta Conti, Storia militare della Geografia (PDF), Roma, Società Italiana di Storia Militare, 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]