Giovanni VI di Alessandria (copto)

Giovanni VI
Papa di Alessandria
Intronizzazione5 febbraio 1189
Fine patriarcato7 gennaio 1216
PredecessoreMarco III
SuccessoreCirillo III
 
NomeGiovanni Abu al-Majd ibn Abu Ghaleb ibn Sawiris
NascitaEgitto
MorteEgitto
7 gennaio 1216
SepolturaChiesa della Santa Vergine (Babylon El-Darag)

Papa Giovanni VI (in arabo egiziano يوانس الساتت; Egitto, ... – Egitto, 7 gennaio 1216), è stato il 74º Papa della Chiesa ortodossa copta.

Secondo una fonte, si chiamava Giovanni Abu al-Majd ibn Abu Ghaleb ibn Sawiris (يوحنا أبو المجد بن أبو غالب بن سويرس), era un laico che sarebbe stato vedovo e dopo la morte di sua moglie decise di rimanere celibe.[senza fonte] Secondo un'altra fonte, al secolo si chiamava Abulmeged, era il figlio di un mercante siriano di nome Abulgared e fu monaco del monastero di San Macario nella vallata di Habib.[1]

Succedette a Marco III il 5 febbraio 1189.[1]

Mantenne il quartier generale della chiesa copta nella Chiesa Sospesa nell'antico Cairo (الكنيسة المعلقة). Proclamò un canone secondo cui una chiesa non poteva accettare un prete a loro sconosciuto senza una dichiarazione di consenso del suo vescovo.

Durante il suo papato, un monaco apostata del monastero di San Macario denunciò al sultano Adel i suoi confratelli di tener nascosto un tesoro in un pozzo; una perquisizione trovò solo vasi sacri liturgici nascosti, che vennero trasportati al Cairo.[1] In riferimento a un episodio simile di calunnia alle orecchie del Saladino, Adel decise di restituirli al patriarca Giovanni, che li accolse con tutti gli onori insieme al proprio clero; racchiusi in una casa circondata di ceri accessi, vennero trasportati a dorso di un cammello nella chiesa di Misr.[1]

Durante il regno del sultano Kamel, i cristiani etiopi chiesero a Giovanni un metropolita e il patriarca inviò loro Kilus, vescovo di Fua, che fu accolto con tutti gli onori dall'imperatore d'Etiopia.[1] Quattro anni dopo, nel 1210, Kilus rientrò in Egitto lamentando maltrattamenti e fu deposto e sostituito da Giovanni.[1] Nello stesso anno, i suoi inviati raggiunsero la città di Lalibela in Etiopia, dove incontrarono l'imperatore Gebre Mesqel Lalibela.[2]

Fu l'ultimo papa della Chiesa copta ortodossa di Alessandria a consacrare un vescovo per la Pentapoli occidentale, mentre il popolo si convertiva all'Islam sotto il dominio degli arabi.

Giovanni morì il 12 tybi 932 del calendario copto, ovvero il 7 gennaio 1216.[1]

Fu seppellito nella chiesa del Darag (كنيسة الدرج) sotto la tomba di papa Zaccaria, il 64º Patriarca copto.

La sede papale rimase vacante per vent'anni.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia, L'Arte di verificare le date dei fatti storici delle inscrizioni delle cronache e di altri antichi monumenti dal principio dell'era cristiana fino all'anno 1770, traduzione di Giuseppe Pontini di Quero, vol. 2, Venezia, Tipografia Gatti, p. 304-305.
  2. ^ Taddesse Tamrat, Church and State in Ethiopia (Oxford: Clarendon Press, 1972), p. 62

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Papa della Chiesa ortodossa copta Successore
Marco III 1189 - 1216 Cirillo III