Giovanni II d'Ungheria

Giovanni II d'Ungheria
Giovanni Sigismondo Zápolya
Re dell'Ungheria Orientale
Stemma
Stemma
In carica1540 – 6 aprile 1559
PredecessoreGiovanni I d'Ungheria
Successoresé stesso come Principe di Transilvania
Principe di Transilvania
In carica6 aprile 1559 - 1570
Predecessoresé stesso come Re dell'Ungheria Orientale
SuccessoreStefano I Báthory
Nome completoGiovanni Sigismondo Zápolya
NascitaBuda, 7 luglio 1540
MorteAlba Iulia, 14 marzo 1571 (30 anni)
Casa realeZápolya
PadreGiovanni I d'Ungheria
MadreIsabella Jagiełło

Giovanni Sigismondo Zápolya, noto anche come Giovanni II d'Ungheria, in ungherese Szapolyai János Zsigmond, in croato Ivan Žigmund Zapolja (Buda, 7 luglio 1540Alba Iulia, 14 marzo 1571), figlio di Giovanni Zápolya e Isabella Jagiełło, regnò nominalmente dal 1540 al 1559 ed effettivamente la sola Transilvania da allora sino al 1570.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita di Giovanni Sigismondo, quindici giorni prima della morte del padre, fornì ai nobili ungheresi il pretesto per rinnovare il loro rifiuto ad assoggettarsi agli Asburgo. Una dieta di nobili ungheresi confermò la sua designazione a re d'Ungheria (benché electus rex non fu mai incoronato, perché l'Ungheria fu smembrata negli anni successivi), mentre la madre e il ministro Giorgio Martinuzzi assumevano la tutela e la reggenza. Il secondo nome del neo-re, Sigismondo, ricordava il nonno, re di Polonia, e tramite lui il quadrisnonno, l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo, re d'Ungheria per mezzo secolo e fonte di legittimità dinastica delle sue pretese al trono.

Come già quindici anni prima l'elezione scatenò una nuova guerra fra Asburgo ed Ottomani. Ferdinando I cinse d'assedio Buda, sede della corte ungherese, ma il 28 agosto 1542 venne sconfitto da Solimano il Magnifico. Questa volta i turchi installarono un governatore a Buda e occuparono permanentemente l'Ungheria cisdanubiana, mentre la corte ungherese si trasferiva ad Alba Iulia in Transilvania, da cui governava tutta la parte orientale. L'Ungheria restò così divisa in tre parti. La regione nord-occidentale, con capitale Bratislava, divenne una parte dell'impero, spesso chiamata Ungheria Reale. Essa comprendeva l'odierna Slovacchia, la Transdanubia occidentale (regione a cavallo del confine austro-ungherese odierno e il Burgenland, oggi austriaco. A Bratislava era la sede della dieta del regno d'Ungheria e gli Asburgo venivano incoronati re d'Ungheria.

Poco dopo Ferdinando riuscì a togliere a Giovanni Sigismondo e al suo tutore l'appoggio del nonno, il re Sigismondo I di Polonia. Nel 1543 fu firmato un trattato che stabilì il matrimonio del principe polacco Sigismondo Augusto con Elisabetta d'Asburgo, figlia di Ferdinando e simultaneamente garantiva la neutralità della Polonia nel conflitto ungherese. Giorgio Martinuzzi dovette allora negoziare il Trattato di Nyírbátor (1549), che avrebbe dovuto assegnare la corona d'Ungheria agli Asburgo, lasciando la Transilvania a Giovanni Sigismondo. La mancata applicazione dell'accordo, che venne rifiutato dalla regina madre, indusse Ferdinando ad invadere anche la Transilvania, nominando voivoda il Martinuzzi, ma facendolo assassinare subito dopo, per paura delle sue segrete intese con i turchi (1551). Giovanni Sigismondo e sua madre Isabella Jagellona dovettero allora andare in esilio in Slesia. Il sultano reagì occupando la città di Timișoara nel 1552 e convincendo la dieta di Transilvania a richiamare Giovanni II e sua madre (1556).

Con il raggiungimento della maggiore età e la morte di sua madre (1559), Giovanni Sigismondo governò autonomamente la Transilvania, sempre però come fedele alleato del sultano. La potenza turca, d'altronde, era all'apice: con la vittoria di Seghedino costrinse lo stesso imperatore Massimiliano II a pagare un tributo (Trattato di Adrianopoli (1568)).

Con il trattato di Spira del 16 agosto 1570 Giovanni II rinunciò al titolo di re d'Ungheria a favore di Massimiliano II e simultaneamente fu riconosciuto come primo Principe di Transilvania e di parte dell'Ungheria (Princeps Transsylvaniae ac partium Hungariae). Pur rimanendo un vassallo dell'impero ottomano, otteneva un riconoscimento diplomatico anche dagli Asburgo, allontanando il pericolo di ulteriori guerre. La regione orientale dell'Ungheria rimasta sotto il suo dominio, venne spesso chiamata Partium, proprio a causa del titolo assegnato a Giovanni Sigismondo, ma in pratica fu inglobata nella Transilvania. Il dominio di Giovanni II come principe di Transilvania durò solo due anni (1570-1571), perché poco dopo egli morì senza lasciare eredi.

La tolleranza religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Sotto il regno di Giovanni II, nel 1568, fu approvato l'Editto di Turda, che fu il primo decreto sulla libertà religiosa nella storia moderna dell'Europa e favorì la diffusione dell'unitarianismo in Transilvania. L'unitarianismo nega il dogma della Trinità e in quel momento storico (in cui la Transilvania doveva riconoscere la propria dipendenza dalla Sublime Porta) era funzionale a liberare i cristiani dall'accusa di politeismo, spesso utilizzata dai musulmani per giustificare le guerre contro i cristiani. Giovanni Sigismondo stesso si sarebbe convertito.

Stemma di Giovanni II d'Ungheria

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma di Giovanni II d'Ungheria è uno stemma inquartato e riporta:

  • l'aquila coronata nel primo cantone per ricordare la propria discendenza materna dalla casa reale di Polonia e indirettamente d'Ungheria. Un bisnonno di sua madre era Alberto d'Asburgo, re dal 1438 al 1439, il quale a sua volta era genero di Sigismondo di Lussemburgo, che aveva regnato sull'Ungheria per 50 anni. Il disegno dell'aquila è proprio quello, che compare sulle monete coniate da Sigismondo.
  • lo stemma della famiglia Zápolya nel cantone 2;
  • nel cantone 3 un altro stemma della famiglia;
  • nel cantone 4 lo stemma della famiglia Sforza, cui apparteneva sua nonna materna Bona.


Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
László Zápolya János Zápolya, signore di Borostyan  
 
 
István Zápolya, palatino d'Ungheria  
Dorottya  
 
 
Giovanni I d'Ungheria  
Przemysław II, duca di Teschen Bolesław I, duca di Teschen  
 
Eufemia Mazowiecka  
Jadwiga Cieszyńska  
Anna Mazowiecka Bolesław IV, duca di Varsavia  
 
Barbara Olelkówna  
János II, re d'Ungheria  
Casimiro IV di Polonia Władysław II, re di Polonia e granduca di Lituania  
 
Sofija Andreevna Alšėniškė  
Sigismondo I Jagellone  
Elisabetta d'Asburgo Alberto II d'Asburgo  
 
Elisabetta di Lussemburgo  
Isabella Jagellona  
Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano  
 
Bona di Savoia  
Bona Sforza  
Isabella d'Aragona Alfonso II, re di Napoli  
 
Ippolita Maria Sforza  
 

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN53508613 · ISNI (EN0000 0001 0901 7667 · BAV 495/148325 · CERL cnp01146308 · LCCN (ENn2002040070 · GND (DE135868157 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002040070