Giovanni Germanetto

Targa commemorativa in russo e in tataro nella casa di Kazan' dove Giovanni Germanetto visse nel 1941 e 1942. L'edificio è un bene culturale tutelato dalla Repubblica del Tatarstan.

Giovanni Germanetto (Torino, 18 gennaio 1885Mosca, 7 ottobre 1959) è stato un giornalista, scrittore e sindacalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Partecipò alle prime lotte socialiste quando lavorava come barbiere in provincia di Cuneo. Nel 1912 divenne segretario della locale Federazione del Partito Socialista Italiano. Fu poi redattore di Lotte Nuove e direttore de La Riscossa, aderì ai gruppi dell'Ordine Nuovo e passò fin dalla sua fondazione al Partito Comunista d'Italia. Nel 1923 fu delegato dal partito a rappresentarlo nell'Internazionale sindacale rossa.

Nel 1926 si trovava in carcere perché arrestato dalla polizia fascista, ma fu rilasciato per un errore e riuscì ad espatriare dapprima in Francia e poi in Unione Sovietica. Qui pubblicò nel 1930 Memorie di un barbiere, libro che ebbe 36 edizioni in 16 diverse lingue e superò la tiratura di 800 000 copie. In URSS Germanetto si impegnò inoltre nell'Internazionale sindacale e nel Soccorso rosso.

Rientrato in Italia nel 1946, lavorò presso il Comitato centrale del PCI e pubblicò con Paolo Robotti Trent'anni di lotte dei comunisti italiani. Fece poi ritorno in Unione Sovietica, dove morì nel 1959.

Opere (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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