Genovesi di Gibilterra

Genovesi di Gibilterra (Italo-gibilterrini)
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
Popolazionecirca 6.000
Linguaitaliano, spagnolo, inglese, llanito
Religionecattolicesimo
Distribuzione
Bandiera di Gibilterra Gibilterracirca 6.000

I genovesi di Gibilterra sono una comunità etnica radicata da secoli a Gibilterra: è costituita da discendenti di genovesi e liguri. Attualmente la popolazione civile di Gibilterra con cognomi genovesi (o italiani) si aggira intorno al 20% del totale. Questo gruppo è totalmente integrato nella società di Gibilterra, ma nessuno parla più l'originario dialetto ligure.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ancora oggi si trovano con evidenza molte tracce di una comunità genovese che si insediò a Gibilterra nel XVI secolo e che ancora ai primi del Settecento componeva quasi la metà della popolazione.

Questi genovesi (e liguri) si dedicarono ad attività commerciali, ma vi era anche un gruppo che abitava a La Caleta, dove era la maggioranza della popolazione, e che praticava attività di pesca d'alto mare.[1]

«Secondo il locale archivio storico, nel 1725, su una popolazione complessiva di 1.113 anime risultavano esserci 414 genovesi, 400 spagnoli, 137 ebrei della diaspora, 113 britannici e 49 tra portoghesi, olandesi e arabi... La fiducia degli inglesi nei confronti dei sudditi di San Giorgio divenne poi quasi proverbiale con l’istituzione della speciale “Guardia Genovese”, un corpo di armati ai quali il governatore britannico affidò parte dei compiti di controllo e di difesa del ristretto territorio coloniale.[2]»

Nel censimento del 1753 i genovesi erano il gruppo più numeroso di popolazione civile di Gibilterra e fino al 1830 l'Italiano fu usato -assieme all'inglese e spagnolo- nei manifesti ufficiali della colonia inglese.[3]

Nella seconda metà dell'Ottocento si radicarono a Gibilterra anche alcuni siciliani, ma il grosso della comunità italiana di Gibilterra rimase ligure.

Il dialetto genovese era l'idioma più parlato a Gibilterra nel primo secolo dell'occupazione britannica, ma a seguito di un'epidemia nel 1804 che spopolò la Rocca, perse il suo primato per via del ripopolamento da altre aree (specialmente spagnole e portoghesi): alla fine dell'Ottocento la comunità genovese di Gibilterra iniziò a non usare più il proprio dialetto, preferendo il Llanito (un misto locale di spagnolo e inglese, che contiene circa 700 parole prese dalla lingua ligure).[4]

Il genovese scomparve da Gibilterra alla fine dell'Ottocento[5], ma era parlato ancora da alcuni vecchi fino agli anni Settanta del Novecento a La Caleta, un villaggio vicino a Catalan Bay nella parte nord-orientale del promontorio di Gibilterra.[6]

Del resto lo studioso Manuel Cavilla afferma che il termine "Llanito" è di origine genovese, in quanto secondo lui proviene dal diminutivo in ligure del nome Gianni: Iannito (ossia piccolo Gianni pronunciato con fonetica ligure).[7]

Joe Bossano, primo ministro di Gibilterra dal 1988 al 1996, ha una lontana origine ligure
Kaiane Aldorino, Miss Mondo 2009, durante i festeggiamenti per il suo ritorno a casa a Gibilterra

Attualmente la popolazione di Gibilterra con cognomi liguri (e italiani) raggiunge il 20% del totale: Joe Bossano (primo ministro di Gibilterra per otto anni dal 1988 al 1996), Adolfo Canepa (anche lui primo ministro nel 1987) e Kaiane Aldorino (Miss Mondo 2009[8]) ne sono i più noti rappresentanti. Questi abitanti di Gibilterra con il cognome ligure non si riconoscono in alcun gruppo a parte, ma fanno continuo riferimento alle loro origini allo scopo di differenziarsi dalla comunità spagnola[senza fonte] (che usa spesso il loro stesso dialetto locale detto "Llanito").

Secondo i dati AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) del 1º gennaio 2010 tuttora ci sono 50 italiani a Gibilterra.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Edward G. Archer, Gibraltar, Identity and Empire, Psychology Press, 2006, p. 37, ISBN 978-0-415-34796-9. URL consultato il 4 marzo 2022.
  2. ^ La comunità genovese di Gibilterra Archiviato il 28 luglio 2011 in Internet Archive.
  3. ^ (EN) David Levey, Language Change and Variation in Gibraltar, John Benjamins Publishing, 2008, ISBN 978-90-272-1862-9. URL consultato il 4 marzo 2022.
  4. ^ Kellerman, Anja. A New New English: language, politics, and identity in Gibraltar capitolo terzo.
  5. ^ Kramer, Johannes. English and Spanish in Gibraltar p. 56
  6. ^ Toso, Fiorenzo. Linguistica di aree laterali ed estreme.
  7. ^ Levey, David. Language change and variation in Gibraltar p. 2
  8. ^ Kaiane Aldorino Archiviato il 10 gennaio 2010 in Internet Archive.
  9. ^ I servizi demografici, su Dipartimento per gli affari interni e territoriali, 25 novembre 2016. URL consultato il 4 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Archer, Edward. Gibraltar, identity and empire. Volume 33 of "Routledge advances in European politics". Routledge. London, 2006 ISBN 0415347963
  • Levey, David. Language change and variation in Gibraltar. John Benjamins Publishing Company. London, 2008 ISBN 9027218625
  • Kellermann, Anja. A New New English: language, politics, and identity in Gibraltar. Editore BoD. Hamburg, 2001 ISBN 3831123683
  • Kramer, Johannes. English ansd Spanish in Gibraltar. Editore Buske Verlag. Munchen, 1986 ISBN 3871188158
  • Fiorenzo Toso, Linguistica di aree laterali ed estreme. Contatto, interferenza, colonie linguistiche e "isole" culturali nel Mediterraneo occidentale. Recco, Le Mani (Udine, Centro Internazionale sul Plurilinguismo) 2008
  • Fiorenzo Toso, L'onomastica d'origine ligure a Gibilterra

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]