Forte Braschi

Forte Braschi
Campo Trincerato di Roma
Ingresso principale
Ubicazione
StatoItalia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
CittàRoma
Coordinate41°54′54.53″N 12°25′28.57″E / 41.915147°N 12.424603°E41.915147; 12.424603
Mappa di localizzazione: Roma
Forte Braschi
Informazioni generali
Stileprussiano
Costruzione1877-1881
Informazioni militari
UtilizzatoreRegno d'Italia
Funzione strategicaDifesa di Roma
Termine funzione strategica1919
PresidioMinistero della difesa
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Forte Braschi è uno dei 15 forti di Roma, edificati nel periodo compreso fra gli anni 1877 e 1891 per costituire il "Campo trincerato di Roma". Si trova nel quartiere Q. XIV Trionfale, nel territorio del Municipio Roma XIV.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruito a partire dal 1877 e terminato nel 1881, su una superficie di 8,2 ettari, su via della Pineta Sacchetti. L'area sulla quale fu realizzato apparteneva al cardinale Braschi, dal quale prende il nome. Era una delle 15 strutture difensive del Regio Esercito che componevano il campo trincerato, per rispondere ad un eventuale attacco alla città. Terminò la sua funzione nel 1919. [1]

È stato sede della caserma "Casal Forte Braschi", occupata da unità militari, e ha ospitato dal 1925 i servizi segreti italiani, cominciando con il Servizio informazioni militare (SIM)[2]. Il 29 maggio 1931 vi venne fucilato l'anarchico Michele Schirru, condannato per aver progettato un attentato contro Mussolini[3].

Nel secondo dopoguerra fu quindi sede del SIFAR e poi del SID.

Dal 1977 al 2007 è stato sede del centro operativo dell'intelligence militare, il SISMI. Attualmente è la sede dell'AISE e del Raggruppamento unità difesa ed è intitolato a Nicola Calipari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori vari (a cura di), Operare i forti. Per un progetto di riconversione dei forti militari di Roma, Roma, Gangemi Editore, 2010, ISBN 978-88-492-1777-3.
  • Elvira Cajano (a cura di), Il sistema dei forti militari a Roma, Roma, Gangemi Editore, 2006, ISBN 978-88-492-1057-6.
  • Michele Carcani, I forti di Roma, Roma, Voghera Carlo tipografo di S.M., 1883.
  • Giorgio Giannini, I forti di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1998, ISBN 978-88-8183-895-0.
  • Pablo Dell'Osa, Il tribunale speciale e la presidenza di Guido Cristini 1928-1932), Milano, Mursia, 2017, ISBN 978-88-425-5162-1.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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