Flora mitologica

Flora mitologica. Le piante nella mitologia e nel simbolismo dei Greci e dei Romani.
Titolo originaleFlora mythologica oder Pflanzenkunde in Bezug auf Mythologie und Symbolik der Griechen und Römer.
AutoreJohann Heinrich Dierbach
1ª ed. originale1833
1ª ed. italiana2014
Generesaggio
Sottogenerebotanica
Lingua originaletedesco

«Gli oggetti che rievocano i miti Greci e Romani sono così comuni e diffusi che ogni amante delle scienze e della cultura sentirà senz’altro il bisogno di raccogliere informazioni in proposito. Soprattutto per i botanici deve essere difficile non pensare a quelle storie, dato che molte specie di piante presero il nome dai personaggi che di esse furono i protagonisti. Tra questi nomi citiamo: Atropa, Artemisia, Asclepias, Chironia, Circaea, Daphne, Hamadryas, Hebe, Hecatea, Heracleum, Neptunia, Nymphaea, Protea, ed altri ancora.»

Flora mitologica è un'opera di Johann Heinrich Dierbach pubblicata nel 1833.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'autore prende in esame molte delle piante che compaiono nella mitologia greca e romana. In questo contesto ogni albero, arbusto, pianta, fiore, è investito di un significato simbolico che nel libro è indagato con scrupolo, come pure il legame tra il regno vegetale ed i protagonisti delle antiche leggende. Ogni pianta è accompagnata da una breve descrizione botanica, e viene esaminata valutando l'uso che se ne faceva presso le antiche popolazioni , nei riti, nelle feste, nella medicina, in tavola, ecc. Le fonti principali da cui l'autore attinge informazioni appartengono quasi tutte alla letteratura greca e latina; Virgilio, Ovidio, Plinio, Columella, Dioscoride, sono solo alcuni degli autori che con le loro opere hanno ispirato il saggio di Dierbach. Nondimeno occorre rilevare come nel libro emergano chiaramente alcuni modelli che hanno nutrito l'attività letteraria del botanico tedesco; per quanto riguarda il simbolismo che adombrano alcune piante egli si riferisce in molte occasioni alla monumentale opera di Friedrich Creuzer,[1] laddove per altri aspetti inerenti alla storia della botanica e della medicina riprese invece l'attività del collega Kurt Sprengel,[2][3] o si avvalse, soprattutto per le specie orientali, dell'esperienza maturata sul campo da Tournefort.[4]

Piante esaminate[modifica | modifica wikitesto]

Alcune delle piante trattate nel libro sono: la quercia ,il pioppo, il salice, l'olmo, il platano, il frassino, l'olivo, la palma, la timelea tricocca, la ximenia egiziana, il pino, il cipresso, il salice, il tasso, la tamerice, il lauro, il mirto,l'edera, la ninfea, il giglio, il giacinto, la rosa, la mandragora, il melo, il pero, il noce, il melograno, il mandorlo.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen, 1812.
  2. ^ Geschichte der Botanik. 1817–1818
  3. ^ Geschichte der Medizin. 1820
  4. ^ Relation d'un voyage du Levant,1717

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Flora Mitologica [1] ampia anteprima del libro.
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