Flegonte di Tralles

Flegonte di Tralles (in greco antico: Φλέγων?, Phlégōn; Tralles, inizio II secolo d.C. – ...) è stato uno storico greco antico vissuto nell'età imperiale romana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Flegonte era un liberto, vissuto all'epoca dell'imperatore Adriano e probabilmente suo segretario[1]; era originario o comunque collegato alla città di Tralle, in Asia minore (odierna Aydın in Turchia).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La sua opera principale erano le Olimpiadi, un'opera storica in 16 libri, organizzata cronologicamente appunto secondo la ricorrenza dei Giochi olimpici, dalla prima (776 a.C.) fino alla 229ª Olimpiade (137). Di essa restano diversi brani in opere di Eusebio di Cesarea, Fozio e Giorgio Sincello[2].

Opere erudite, ricordate sempre da Suda, erano 8 libri di Descrizione della Sicilia, 3 libri Sulle feste dei Romani, un trattato Su luoghi e toponomastica di Roma ed una Epitome degli Olimpionici in 2 libri.

Di lui si è conservata, tuttavia, una sola opera, probabilmente in epitome[3], un trattatello appartenente al genere della paradossografia dal titolo Sulle cose mirabili e i longevi (Περἱ θαυμᾳσίων καἰ μακροβίων), tramandata in un solo codice Palatino. Si occupa di "stranezze" naturali, con alcune storie di fantasmi[4] che asserisce di aver visto di persona e fornisce una lista di persone ultracentenarie, probabilmente attinte dai censimenti imperiali. A proposito dell'operetta, è stato scritto che:

«Se il suo Libro delle meraviglie, opera teoricamente minore, ha avuto maggior fortuna è perché ha saputo intercettare gusti e pulsioni dei suoi contemporanei e dei posteri, più e meglio di molti altri «libri di meraviglie» e di letteratura sensazionalistica che hanno popolato le storie della letteratura antica e medievale.»

L'operetta testimonia il gusto per lo strano e il meraviglioso di Flegonte, noto da altre fonti[5] come intento a cercare, magari eccedendo in superstizione, tematiche e spunti che potessero suscitare l'interesse e la curiosità del suo potente patrono[6].

Flegonte è l'autore antico che ha dedicato la maggiore attenzione alla letteratura paradossografica.[7]

Riferimenti a Gesù[modifica | modifica wikitesto]

Il Padre della Chiesa Origene di Alessandria (182-254 d.C.), nella sua opera apologetica Contra Celsum, scrisse di avere trovato una menzione di Gesù di Nazareth nelle Cronache di Flegonte:

«Ora Flegonte, nel libro tredicesimo o quattordicesimo, credo, delle sue Cronache, non solo attribuiva a Gesù una conoscenza di avvenimenti futuri (pur confondendo alcune cose che si riferiscono a Pietro, come se si riferissero a Gesù), ma anche ha testimoniato che il risultato corrispondeva alle sue previsioni.»

Origene fece anche riferimento a una descrizione di Flegonte di un'eclissi accompagnata da terremoti durante il regno di Tiberio: che ci fu "la più grande eclissi di sole" e che "divenne notte nell'ora sesta del giorno [i. e., mezzogiorno] in modo che le stelle apparissero anche nei cieli. Ci fu un grande terremoto in Bitinia e molte cose furono sconvolte in Nicea. Origene ritenne che tale eclissi fosse in realtà l'oscurità della crocifissione, avvenuta dopo la crocifissione di Gesù.[8]

Anche Sesto Giulio Africano, citato da Giorgio Sincello, afferma che Flegonte fece riferimento ad una completa eclissi di sole dall'ora sesta all'ora nona durante il regno dell'imperatore Tiberio e ritiene anch'egli che si tratti dell'oscurità della crocifissione.[9]

«Flegonte di Tralles riporta che durante il regno di Tiberio Cesare ci fu un'eclissi solare completa a luna piena dalla sesta alla nona ora; è chiaro che si tratta del nostro caso.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Suda, Φ 527; E. Frank, s.v. Phlegon (2), in A.F. von Pauly, G. Wissowa, Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, 20.1, Stuttgart, J.B. Metzler, 1941, col. 261.
  2. ^ FGrHist 237, F 1-36 J.
  3. ^ Infatti Suda cita l'opera in 8 libri
  4. ^ Cfr. A. Stramaglia, Res inauditae, incredulae: storie di fantasmi nel mondo greco-latino, Bari, Dedalo, 1999, pp. 242-243.
  5. ^ Fozio, biblioteca, cod. 197.
  6. ^ Cfr. Anche T. Braccini, Amori estremi: Filinnio e le “morte innamorate”.
  7. ^ Franco Giorgianni, Pietro Li Causi, Maria Cristina Maggio, Rosa Rita Marchese, CRESCERE/SVILUPPARSI Teorie e rappresentazioni fra mondo antico e scienze della vita contemporanee (PDF), collana GenerAzioni, n. 4, Palermo University Press, 2020, p. 214, ISBN 978-88-5509-224-1 (archiviato il 25 maggio 2022).
    «... la cui opera spicca precisamente per l’interesse generale per le anomalie nell’ambito del mondo umano: ritorno alla vita di persone morte, scoperta di ossa di esseri mostruosi o giganti, nascita di ibridi di uomo e animale, e parti multipli occupano le sue pagine. Tra queste notizie si trovano anche menzioni che riguardano il processo di crescita. L’autore riporta per due volte notizie su casi di cicli vitali anormalmente brevi, vale a dire, individui o interi popoli che raggiungono l’età adulta in un periodo esageratamente corto...»
    (sottoposto a revisione paritaria a doppio cieco)
  8. ^ Origene, Contra Celsum, Libro II, Capitoli XXIII e LIX
  9. ^ Giorgio Sincello, Cronografia, Capitolo CCCXCI

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Phlegontis tralliani opuscola graece et latine e recensione Ioannis Meursii cum eiusdem et Guilielmi Xylandri animadversionibus, Halae apud Hendelios patrem et filium, 1822.
  • Flegonte di Tralle, Il libro delle meraviglie e tutti i frammenti, a cura di T. Braccini e M. Scorsone, Torino, Einaudi, 2013. ISBN 978-88-06-20322-1.
  • Phlegon Trallianus, Opuscula de rebus mirabilibus et de longaevis, edidit A. Stramaglia, New York-Berlin,De Gruyter, 2011 (Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Latinorum Teubneriana), Berlin/New York 2011 ISBN 978-3-11-024597-4.

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