Ferdinand Ernst Gabriel von Waldstein

Ferdinand Ernst Gabriel von Waldstein

Il conte Ferdinand Ernst Gabriel von Waldstein (Vienna, 24 marzo 1762Vienna, 26 maggio 1823) è stato un mecenate tedesco.

Stemma dei conti von Waldstein

Fu membro della famiglia Waldstein e uno dei primi mecenati di Ludwig van Beethoven. Tra i ruoli politici e militari ricoperti ci furono quelli di geheimrat di Bonn, tenente generale dell'esercito britannico e komtur dell'Ordine teutonico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del conte Emanuel Philibert von Waldstein-Wartenberg, entrò a far parte dell'Ordine teutonico nel 1787, divenendo novizio dell'ordine ad Ellingen. Divenne cavaliere dell'ordine grazie al Gran Maestro Massimiliano d'Asburgo-Lorena il 17 giugno 1788.

Vivendo a Bonn fin dal 1788, Ferdinand fu ammesso a corte del Principe elettore di Colonia. Un anno dopo divenne "consigliere privato" dell'ordine teutonico e membro del suo Staatskonferenz a Bonn. Due anni dopo ottenne una proprietà dell'ordine a Godesberg, diventando quindi membro del landstandschaft di Colonia. Dal 1788 al 1792 Ferdinand fu inviato in numerose missioni diplomatiche. Massone, fu membro di una loggia romana formata da una decina di stranieri -in maggioranza tedeschi- che soggiornavano a Roma, di cui fu fondatore e maestro venerabile Friederich Münter[1]. Nel In 1792 ricevette il komtur dell'ordine teutonico a Virnsberg, nel Deutschordensballei Franken. All'inizio del 1794 faceva parte dell'entourage dell'elettore che fu mandata in missione presso i francesi a Vienna.

A Bonn notò il giovane Ludwig van Beethoven, e ne divenne uno dei primi mecenati. Fu lui a raccomandarlo a Franz Joseph Haydn nel 1792.[2] Le parole che disse a Beethoven in occasione della partenza di quest'ultimo per Vienna nel novembre 1792 sono famose:

«Caro Beethoven! Stai per realizzare un sogno desiderato a lungo: il genio di Mozart è ancora in lutto e piange per la morte del suo discepolo. (...) Tramite incessante impegno, ricevi lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn.»

Beethoven gli dedicò la Sonata n. 21 in Do maggiore, Op. 53.[3]

Fu ossessionato dall'idea di sconfiggere l'esercito di Napoleone Bonaparte e spese tutti i suoi soldi nel tentativo di organizzare un esercito.[4] Il 3 giugno 1795 Ferdinand firmò un contratto con l'Inghilterra riguardo alla creazione del "reggimento Mergentheim". A partire dal 1796 visse a Londra. Il 23 luglio 1797 l'elettore scrisse: "Per oltre un anno né l'ordine né i suoi creditori hanno saputo nulla di Ferdinand von Waldstein, gli auguro molto denaro ed intelligenza". È dimostrato che Ferdinand si recò occasionalmente col proprio reggimento in India occidentale. Nel 1807 lasciò l'esercito britannico.

Dal 1809 Ferdinand visse a Vienna o nelle sue proprietà in Boemia. Si ritirò dall'ordine teutonico nel 1811. Il 9 maggio 1812 Ferdinand sposò la contessa Isabella Rzewuska. Si impoverì dopo sfortunate transazioni economiche, e morì nel 1823 a Vienna.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Franz Joseph von Waldstein Ernst Joseph von Waldstein  
 
Maria Anna Kokorzowa  
Joseph von Waldstein-Wartenberg  
Maria Czernin von Chudenitz Hermann Jakob Czernin von Chudenitz  
 
Maria Josepha Slawata  
Emanuel Philibert von Waldstein-Wartenberg  
 
 
 
Maria Josepha von und zu Trauttmansdorff-Weinsberg  
 
 
 
Ferdinand Ernst Gabriel von Waldstein  
Flippo Erasmo del Liechtenstein Hartmann III del Liechtenstein  
 
Sidonia Elisabetta di Salm-Reifferscheidt  
Emanuele del Liechtenstein  
Cristina di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Anna Maria di Fürstenberg  
Maria Anna Teresa del Liechtenstein  
Carlo Ludovico di Dietrichstein Francesco Adamo di Dietrichstein-Hollenburg  
 
Maria Cecilia di Trauttmansdorff  
Antonia di Dietrichstein-Weichselstädt  
Maria Teresa Anna di Trauttmansdorff Giorgio Sigismondo di Trauttmansdorff  
 
Renata di Wildenstein  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Francovich, Storia della Massoneria in Italia, i Liberi Muratori italiani dalle origini alla Rivoluzione francese, Milano, 2013, Edizioni Ghibli, p. 400, n. 9, (6).
  2. ^ Count Waldstein (1762 - 1823) and Beethoven's Waldstein Sonata opus 53 | Classic FM Archiviato il 9 marzo 2013 in Internet Archive.
  3. ^ Mintz, 188.
  4. ^ Suchet, "Beethoven's patrons - Count Waldstein."

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN14337809 · ISNI (EN0000 0000 7852 9386 · CERL cnp02029571 · LCCN (ENno92015501 · GND (DE117120197 · BNF (FRcb16199403b (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no92015501