Felice Besostri

Felice Carlo Besostri

Sindaco di Borgo San Giovanni
Durata mandato1983 –
1988
PredecessoreEttore Oldani
SuccessoreAntonio Scotti

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
29 maggio 2001
LegislaturaXIII
Gruppo
parlamentare
Democratici di Sinistra-L'Ulivo
CoalizioneL'Ulivo
CircoscrizioneLombardia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI (fino al 1994)
FL (1994-1998)
DS (1998-2007)
PD (2007-2017)
Art1 (2017-2023)
Titolo di studioLaurea in Diritto
UniversitàUniversità degli Studi di Milano
ProfessioneAvvocato; Ricercatore universitario

Felice Carlo Besostri (Zevio, 23 aprile 1944Milano, 6 gennaio 2024[1]) è stato un avvocato e politico italiano, senatore per i Democratici di Sinistra dal 1996 al 2001; è noto per vari ricorsi contro alcune leggi elettorali, in particolare per i ricorsi che hanno condotto all'abrogazione parziale del Porcellum e dell'Italicum[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Felice Besostri si è laureato con lode in Diritto presso l'Università degli Studi di Milano nel 1969[3][4], entrando poi nel ruolo di ricercatore confermato presso la Facoltà di Scienze politiche presso la stessa università[4].

Svolse l'attività di avvocato amministrativista, maturando i titoli per la candidatura, più volte affacciata, per organi elettivi di tipo magistratuale[5].

Dal 1983 al 1988 ha ricoperto l'incarico di sindaco del comune di Borgo San Giovanni per il Partito Socialista Italiano (PSI).[3]

Col il tramonto del PSI nel 1994, aderisce alla Federazione Laburista di Valdo Spini, con cui alle elezioni politiche del 1996 viene candidato al Senato della Repubblica per L'Ulivo nel collegio di Milano 3, in cui ottiene il 35,4% contro il 46,5% di Riccardo De Corato del Polo per le Libertà,[6] ma viene comunque eletto nelle liste proporzionali.[7]

Nella XIII legislatura è stato componente della Giunta per gli affari delle Comunità Europee, oltre che capogruppo dei Democratici di Sinistra nella 1ª Commissione Affari Costituzionali del Senato, dove ha fatto da relatore di maggioranza al Senato della L. 482/99, legge quadro che ha dato attuazione all'art. 6 della Costituzione italiana, in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.[8]

«Caro Besostri, mi ricordo di lei. Vent’anni fa, giovane cronista, mi colpì trovare un parlamentare competente e pacato. Ora lei è diventato un personaggio di culto come distruttore di leggi elettorali»

Terminata la carriera di parlamentare[10], è diventato un "incallito sovrintendente di ricorsi contro le leggi elettorali", sia nazionali[11] - portò «alla Consulta prima la legge elettorale del 2005, il famigerato "Porcellum", e successivamente il tentativo di modifica avviato nel 2015 (e approvato con il voto di fiducia al governo Renzi) denominato "Italikum" e mai entrato in vigore»[12] - che europea[13]. Sempre "pro bono"[14] è stato difensore nei ricorsi presentati contro le leggi elettorali regionali di Lombardia[15], Campania, Umbria[16], Sardegna, Puglia.

Besostri «ha partecipato attivamente a poco più di un mese dalla scomparsa» alle udienze dei giudici aditi presso i tribunali di Trieste e di Milano[17] e, tre settimane prima del decesso, all'udienza presso il tribunale di Castrovillari[18].

Muore all'età di 79 anni il 6 gennaio 2024.

Attività pro bono in materia elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato nel 2008 con gli avvocati Claudio Tani e Aldo Bozzi nel processo[23] che ha portato all'incostituzionalità del Porcellum[24]. La giurisprudenza del Bundesverfassungsgericht era stata evocata in più punti dell’azione giudiziaria che ha condotto all’ordinanza della Cassazione di remissione[25] e, in effetti, nella sentenza n. 1 del 2014, con cui fu dichiarata incostituzionale la legge, si sviluppava e si aggiornava la citazione di quella giurisprudenza tedesca[26].[27]

Ha proseguito mediante vari ricorsi contro la legge elettorale per il Parlamento europeo[4][28], contrastando la clausola di sbarramento del 4% nel riparto dei seggi[29] e, soprattutto, contro l'Italicum.

In proposito, nell'udienza pubblica del 24 gennaio 2017 dinanzi alla Corte costituzionale, è intervenuto[30] dichiarando, tra l'altro, che "non soltanto le banche ma anche le leggi elettorali dovrebbero essere sottoposte ad uno stress test attesa l’imprevedibilità del comportamento elettorale"[31]: il giorno dopo, all'esito dei suoi ricorsi, per la seconda volta nella storia della Repubblica Italiana sono state annullate parti importanti della legge elettorale nazionale[32].

Al deposito delle motivazioni, il 9 febbraio 2017, con la sentenza n. 35 del 2017 la Corte costituzionale ha confermato che le leggi elettorali incostituzionali sono impugnabili già con la loro pubblicazione in Gazzetta ufficiale, cioè l'argomento invocato da Besostri per proporre i ricorsi.

La questione più urgente, dopo le vittorie parziali in Corte costituzionale, era "ottenere l’armonizzazione tra le leggi elettorali per la Camera e per il Senato, armonizzazione che richiede in via prioritaria l’eliminazione del premio di maggioranza alla Camera con il 40% dei voti validi e la riduzione delle soglie d’accesso del Senato fissate all’8% e al 20% a fronte di un 3% alla Camera"[36]. Anche su questo fu invocato il suo intervento.

Nel settembre 2017, il giurista, ancora a capo del coordinamento degli avvocati Antitalikum, "ha annunciato una nuova iniziativa. «I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza democratica» (...). Da qui a fine novembre c’è teoricamente, per Besostri, il tempo utile per inviare nuovi ricorsi in Corte Costituzionale che siano esaminati e decisi prima delle elezioni del 2018"[37]. Quando è stata affacciata l'ipotesi del "cosiddetto Rosatellum 2.0, la legge elettorale per due terzi proporzionale e per un terzo maggioritaria", Felice Besostri e il coordinamento degli avvocati Antitalikum si sono rimessi al lavoro lanciando lo slogan "Non c’è due senza tre"[38].

Le sue critiche al Rosatellum sono state oggetto di una relazione tenuta in Senato, nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione affari costituzionali di quel ramo del Parlamento[39], della richiesta ai tribunali di convertire i residui ricorsi dall'Italicum alla nuova legge[40] e di alcuni tentativi di sollevare conflitto contro il Legislatore a nome del corpo elettorale[41], avanzati a due riprese senza successo[42]. Questo ultimo tentativo - che configurava i "cittadini elettori, quindi esponenti del corpo elettorale, un potere dello stato-comunità, la Repubblica democratica"[43] - fu messo in campo anche contro il "taglio dei parlamentari" (operato con le norme di revisione costituzionale pubblicate in G.U. n. 240 del 12 ottobre 2020), ma non riuscì ad impedire lo svolgimento del referendum confirmativo.

Negli stessi anni gestiva un blog online sulle tematiche costituzionali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aldo Ferrara, Ciao Felice Besostri, hombre vertical, Stati generali, 6 gennaio 2024.
  2. ^ "Davvero incredibile la competenza politico-giuridica e la passione civile di Felice Besostri, l'avvocato socialista al quale il popolo italiano deve la bocciatura del Porcellum e dell'Italicum di fronte alla Corte Costituzionale": L'AVVENIRE DEI LAVORATORI, Zurigo, 23 novembre 2017.
  3. ^ a b Biografia-Opere, su felicebesostri.it. URL consultato il 1º marzo 2016.
  4. ^ a b c Bruno Guarini, Chi è Felice Besostri, l'avvocato socialista che contesta il voto alle Europee, su Formiche.net, 9 maggio 2014. URL consultato il 1º marzo 2016.
  5. ^ Donatella Stasio, Giustizia: Corte costituzionale; dopo ripetute fumate nere arriva il richiamo di Mattarella, Il Sole 24 Ore, 3 ottobre 2015.
  6. ^ Senato del 21 aprile 1996 - Collegio Milano 3, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 29 febbraio 2016.
  7. ^ senato.it - Scheda di attività di Felice Carlo BESOSTRI - XIII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  8. ^ Augusto Carli, Plurilinguismo e lingue minoritarie nella politica linguistica europea, « Revue française de linguistique appliquée », 2004/2, Vol. IX, pag. 67.
  9. ^ Aldo Cazzullo, Cominciamo a costruire, Corriere della sera, 11 febbraio 2017
  10. ^ Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 viene candidato tra le liste Liberi e Uguali, ma senza risultare eletto.
  11. ^ Cesare Maffi, Voti, la Cassazione è trasparente, ItaliaOggi, 24 marzo 2018.
  12. ^ Franco Astengo, Addio a Felice Besostri, La Nuova Savona, 6 gennaio 2024.
  13. ^ Nicola Bavasso, L’ARBËRIA METTE SOTT’ACCUSA L’EUROPA, Gazzetta del Sud, 13 dicembre 2023.
  14. ^ «Queste cause sono esenti da bollo, ma per il resto ci siamo pagati tutto: trasferte, naturalmente lavoro gratuito»: v. Roberta De Rossi, C’è anche un’anima veneziana nel pool legale contro l’Italicum, La nuova Venezia, 27 gennaio 2017; v. anche Alea iacta est – Il dado è tratto, 5 maggio 2015
  15. ^ Corte costituzionale, sentenza n. 193 del 2015.
  16. ^ Daniele Bovi, Umbricellum, mercoledì il ricorso al tribunale di Perugia: «La legge più incostituzionale d’Italia», Umbria24, 3 novembre 2015.
  17. ^ Geni Sardo, Tommaso Russo e Sergio Bagnasco, Sulle orme di Felice Besostri: abrogare il Rosatellum, Volere la luna, 16-01-2024.
  18. ^ Nicola Bavasso, LA LEGGE ELETTORALE DISCRIMINA LE MINORANZE, A LUNGRO IMPAZZA LA POLEMICA: RICORSO CONTRO L’EUROPA, Gazzetta del Sud, 15 dicembre 2023.
  19. ^ (EN) Adesso diciamo Sì all’attuazione della Costituzione, su il manifesto, 9 dicembre 2016. URL consultato il 1º luglio 2023.
  20. ^ D. Martirano, Italicum, la battaglia degli avvocati, Corriere della sera, 17 agosto 2016.
  21. ^ Repubblica.it, Consulta e politica, su Toghe. URL consultato il 1º luglio 2023.
  22. ^ 8 Dicembre 2016Scritto da Felice Besostri, Segnali della Corte, il destino dell’Italicum è segnato, su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  23. ^ Felice Besostri, Una testimonianza di sei anni di battaglia, Nomos. Le attualità del diritto, n. 3 del 2013.
  24. ^ Corte costituzionale, ordinanza n. 284 del 2008 e sentenza n. 1 del 2014.
  25. ^ 16 Gennaio 2014Scritto da Felice Besostri, Audizione Besostri 1^ Comm. Aff. Costituzionali (Testo Definitivo), su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
    «Quel Tribunale Costituzionale ha ritenuto (Urteil des Zweiten Senats vom 3. Juli 2008 2 BvC 1/07, 2 BvC 7/07 sui mandati aggiuntivi) che costituisse violazione dell’art. 38 GG sul voto diretto (unmittelbar) che un comportamento elettorale in altra circoscrizione svantaggiasse o avvantaggiasse candidati in un’altra»
  26. ^ Vi si menzionava "una decisione del Tribunale federale tedesco (Bundesverfassungsgericht) del 2012, stabilendo che nessun candidato può essere favorito o sfavorito dal comportamento elettorale di candidati di altre circoscrizioni": Lorenzo Girelli, “Rosatellum: l’effetto flipper non è un errore, c’è stato dolo”, Il Fatto quotidiano, 22 marzo 2018. La citazione fu ritenuta "cosa tra l’altro strana e singolare" dal giudice Tesauro in una successiva audizione parlamentare: 1a Commissione, Senato, Res. Sten. (20 novembre 2014), p. 18.
  27. ^ 22 Marzo 2018Scritto da Felice Besostri, “Rosatellum: l’effetto flipper non è un errore, c’è stato dolo”, su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  28. ^ Corte costituzionale, sentenze n. 271 del 2010 e n. 110 del 2015. Per i relativi argomenti, si veda la relazione al disegno di legge Atto Senato n. 1364 della XVII legislatura.
  29. ^ Europee, la Consulta: resta ferma la soglia del 4% per la legge elettorale, su www.ilmessaggero.it, 25 ottobre 2018. URL consultato il 1º luglio 2023.
  30. ^ 27 Gennaio 2017Scritto da Felice Besostri, Corte costituzionale – Udienza Pubblica del 24/01/2017 (Italikum), su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  31. ^ Testo dell'avvocato Felice Besostri alla Corte Costituzionale, su Caratteri Liberi, 25 gennaio 2017. URL consultato il 1º luglio 2023.
  32. ^ Italicum, la Corte Costituzionale boccia il ballottaggio e le pluricandidature, su La Stampa, 25 gennaio 2017. URL consultato il 1º luglio 2023.
  33. ^ Ricorso Anti ITALIKUM, su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  34. ^ “Deve essere chiaro che l’unica fonte, per discipline aventi effetti sfavorevoli anche patrimoniali, non può che essere la legge” ha precisato Besostri: 28 Settembre 2017Scritto da Felice Besostri, Nota stampa dell’Avv. Felice Besostri a margine dell’Audizione alla Prima Commissione del Senato per il Disegno di Legge Richetti sui vitalizi., su felicebesostri.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  35. ^ SIMONA MUSCO, «Portare il fine processo mai davanti alla Consulta», la sfida dei radicali, Il Dubbio, 24 febbraio 2021.
  36. ^ Il convegno del Coordinamento per la democrazia costituzionale. Sintesi degli interventi di Grandi, Zagrebelsky, Besostri e Villone. Rosatellum incostituzionale, 2 ottobre 2017.
  37. ^ Mariolina Sesto, Besostri, l’avvocato «affossatore» delle leggi elettorali, Il Sole 24 ore, 19 settembre 2017 Archiviato il 19 settembre 2017 in Internet Archive..
  38. ^ Il pool di avvocati anti Italicum pronto a un nuovo ricorso, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 1º luglio 2023.
  39. ^ Audizione dell'avvocato Besostri al Senato, 20 ottobre 2017.
  40. ^ (EN) Al voto con il dubbio incostituzionalità, su il manifesto, 12 gennaio 2018. URL consultato il 1º luglio 2023.
  41. ^ Rosatellum, Consulta boccia i 4 ricorsi contro la fiducia: "Inammissibili. M5s e Codacons non sono poteri dello Stato", su Il Fatto Quotidiano, 12 dicembre 2017. URL consultato il 1º luglio 2023.
  42. ^ (EN) Rosatellum, no della Corte al conflitto di attribuzione, su il manifesto, 28 luglio 2018. URL consultato il 1º luglio 2023.
  43. ^ Ricorso Besostri ed altri 21 maggio 2020 al TAR Lazio.

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