Stadio Nazionale del Cile

Stadio Nazionale del Cile
Informazioni generali
StatoBandiera del Cile Cile
Ubicazione Ñuñoa
Inizio lavori1937
Inaugurazione3 dicembre 1938
Ristrutturazione2009-2010
ProprietarioChiledeportes
ProgettoKarl Brunner
Informazioni tecniche
Posti a sedere48 665 (Concerti 60 000)
StrutturaPianta ovale
CoperturaTribuna centrale
Pista d’atleticaPresente da sempre
Mat. del terrenoErba
Dim. del terreno105 m × 68 m
Area totale640000 
Uso e beneficiari
CalcioUniversidad de Chile
Bandiera del Cile Cile
RugbySelknam
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio Nazionale del Cile (spagnolo: Estadio Nacional de Chile), ufficialmente stadio nazionale Julio Martínez Prádanos (in spagnolo Estadio Nacional Julio Martínez Prádanos)[1], è uno stadio situato a Ñuñoa, nella provincia di Santiago del Cile.

Con una capacità di 48 665 spettatori[2] è il più capiente stadio cileno.

Fu costruito nel 1937 con una capienza originaria di 70 000 spettatori e in quell'epoca veniva chiamato "elefante bianco" perché si pensava che non sarebbe mai stato riempito. Il termine "elefante bianco" è utilizzato colloquialmente anche per le accuse di corruzione nei confronti dell'amministrazione di Arturo Alessandri, che ha supervisionato la costosa costruzione dello stadio[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio prima del posizionamento dei seggiolini

La sua costruzione iniziò nel febbraio del 1937; l'inaugurazione ebbe luogo il 3 dicembre 1938.

In questo stadio vennero giocati la partita inaugurale, i quarti di finale, una semifinale e la finale del campionato mondiale di calcio del 1962.

Attualmente è lo stadio in cui l'Universidad de Chile gioca le partite casalinghe. Ha il primato di maggior numero di partite di Coppa America ospitate, con 68 incontri.[4]

Nel 2020 ha ospitato l'esordio in casa della locale franchigia di rugby del Selknam, impegnata nel campionato Super Liga Americana di Rugby.

Campo di concentramento[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio trasformato in campo di concentramento durante il golpe cileno del 1973

Durante il golpe di Pinochet del 1973 l'Estadio Nacional de Chile venne usato come campo di concentramento[1]. Al suo interno transitarono circa 40 000 prigionieri, tra il settembre e il novembre di quell'anno. Il campo da gioco e la galleria furono utilizzati per tenere imprigionati gli uomini, mentre le donne furono relegate nella piscina, negli spogliatoi ed in altri edifici. Altri spogliatoi e i corridoi furono luoghi di tortura e di esecuzioni, mentre gli interrogatori venivano svolti nel velodromo.

Un documentario, Estadio Nacional, parla proprio della trasformazione dello stadio in campo di concentramento.[5]

Nel 1993 la progressive metal band statunitense dei Magellan ha dedicato la canzone Estadium Nacional allo stadio e alle vicende del golpe cileno del 1973. Per commemorare il trentesimo anniversario del golpe, nel settembre 2003, l'impianto fu dichiarato monumento storico nazionale.[6]

Dal 2008 è intitolato allo scomparso giornalista sportivo Julio Martínez Prádanos.

Concerti[modifica | modifica wikitesto]

Gli Iron Maiden hanno suonato 3 volte nella Pista Atletica e 4 volte nello stadio. Tutti i concerti erano sold out[7]. La band detiene infatti il record per il maggior numero di spettatori nel paese[8].

Incontri internazionali disputati all'Estadio Nacional[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali 1962[modifica | modifica wikitesto]

30 maggio 1962Cile Bandiera del Cile3 – 1Bandiera della Svizzera Svizzera

31 maggio 1962Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest0 – 0Bandiera dell'Italia Italia

2 giugno 1962Cile Bandiera del Cile2 – 0Bandiera dell'Italia Italia

3 giugno 1962Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest2 – 1Bandiera della Svizzera Svizzera

6 giugno 1962Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest2 – 0Bandiera del Cile Cile

7 giugno 1962Italia Bandiera dell'Italia3 – 0Bandiera della Svizzera Svizzera

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Archives Audiovisuelles de la Recherche: breve historia del Estadio Nacional, El Estadio como campo de prisioneros. http://www.archivesaudiovisuelles.fr/1860/el-estadio.asp
  2. ^ Estadio Nacional de Chile - The Stadium Guide
  3. ^ Brenda Elsey, Citizens and Sportsmen: Futbol and Politics in Twentieth Century Chile (Austin: University of Texas Press, 2011)
  4. ^ CONMEBOL, p. 427.
  5. ^ Paolo Condò, Nello stadio dell'orrore, viaggio in Cile 35 anni dopo, su gazzetta.it, 26 ottobre 2008.
  6. ^ Paolo Hutter, Ritorno nello stadio di Pinochet, in la Repubblica, 10 settembre 2003, p. 1.
  7. ^ (EN) MAIDEN TOO HOT FOR CHILE!! New date added..., su ironmaiden.com. URL consultato il 29 marzo 2019.
  8. ^ Iron Maiden: i più grandi della storia per i concerti in Cile!, su Metallus.it, 9 ottobre 2013. URL consultato il 29 marzo 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • worldstadiums, su worldstadiums.com. URL consultato l'11 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2006).
Predecessore Sede della finale della Coppa America di calcio Successore
Estadio Nacional 1941 Stadio del Centenario I
Stadio del Centenario 1945 Monumental II
Estadio Nacional 1955 Stadio del Centenario III
Stadio Mário Filho 1991 (girone finale) Isidro Romero Carbo IV
Monumental 2015 MetLife Stadium V
Predecessore Sede della finale di Coppa Davis Successore
Kunliga Tennishallen 1976 White City Stadium
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