Eric Wieschaus

Eric Frank Wieschaus
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la medicina 1995

Eric Frank Wieschaus (South Bend, 8 giugno 1947) è un biologo statunitense, vincitore, insieme a Christiane Nüsslein-Volhard ed Edward Bok Lewis, del premio Nobel per la medicina nel 1995, «per le scoperte sul controllo genetico delle fasi precoci dello sviluppo embrionale».[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nato a South Bend, in Indiana, frequentò la John Carroll Catholic High School di Birmingham, in Alabama, prima di iscriversi alla University of Notre Dame, dove si laureò in biologia e all'Università di Yale, presso la quale conseguì il dottorato. Nel 1978 iniziò a lavorare presso il Laboratorio europeo di biologia molecolare di Heidelberg, in Germania. In seguito, nel 1981, si trasferì all'Università di Princeton. Dal 2005 è Squibb Professor di biologia molecolare presso la medesima università, e professore aggiunto di biochimica presso la University of Medicine and Dentistry of New Jersey.

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Gli studi di Wieschaus si concentrano sullo studio dell'embriogenesi della Drosophila melanogaster (o "moscerino della frutta"), in particolar modo nelle sue fasi iniziali. Gran parte del materiale genetico utilizzato dall'embrione a questo stadio è già presente nell'uovo non fertilizzato ed è prodotto per trascrizione materna durante l'ovogenesi, mentre la restante parte è comunque il prodotto della trascrizione che avviene all'interno dell'embrione stesso. Wieschaus ha studiato in particolare questi geni, nella convinzione che lo schema spaziale e temporale della loro trascrizione fosse in grado di mostrare i meccanismi che controllano la sequenza normale dello sviluppo genetico.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Wieschaus ha tre figlie ed è sposato con la biologa molecolare Gertrud Schüpbach, anch'ella insegnante a Princeton.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Il premio Nobel per la medicina nel 1995, su nobelprize.org. URL consultato il 29 settembre 2008.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN84793611 · ISNI (EN0000 0000 5730 062X · ORCID (EN0000-0002-0727-3349 · LCCN (ENn2003130613 · GND (DE1110920245 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003130613