Elvio Ubaldi

Elvio Ubaldi

Sindaco di Parma
Durata mandato8 giugno 1998 –
21 giugno 2007
PredecessoreStefano Lavagetto
SuccessorePietro Vignali

Vicesindaco di Parma
Durata mandato24 aprile 1985 –
7 marzo 1990
Vice diLauro Grossi
Mara Colla
PredecessoreGianni Cugini
SuccessoreGiovanni Mora

Presidente del Consiglio Comunale di Parma
Durata mandato21 giugno 2007 –
28 settembre 2011
PredecessoreGiovanni Paolo Bernini
SuccessoreMarco Vagnozzi

Dati generali
Partito politicoDC (fino al 1994)
Ind. di centrodestra (1994-2008)
UdC (2008-2009)
ApI (2009-2012)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Parma
ProfessioneDirettore generale

Elvio Ubaldi (Parma, 26 novembre 1947Parma, 2 ottobre 2014) è stato un politico italiano, già vicesindaco, sindaco e poi presidente del consiglio comunale di Parma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato direttore dell'Enaip, il maggiore ente privato di formazione professionale della provincia di Parma.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera politica nel Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, costituendo il gruppo popolare del partito assieme ad Ulisse Adorni. I due assieme diedero vita al movimento delle Lenzuolate, in opposizione ad alcune scelte impopolari delle amministrazioni di sinistra, premiato da una straordinaria partecipazione popolare. Nel 1980 entra in Consiglio comunale venendo eletto nelle file della Democrazia Cristiana. Dal 1985 al 1990 ricopre la carica di vicesindaco nella giunta di pentapartito guidata dal sindaco socialista Lauro Grossi.

Nelle elezioni politiche del 1992 sfiora l'elezione alla Camera dei deputati. Nel 1994 fonda il movimento Civiltà Parmigiana, una lista civica di centro. Con questa formazione si candida a sindaco nello stesso anno: non riesce ad accedere al ballottaggio ma entra in Consiglio comunale, dove sarà capogruppo.

Sindaco di Parma[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative del 24 maggio 1998 si candida a sindaco con la propria lista civica Civiltà Parmigiana e l'appoggio di Forza Italia e del CCD ma senza quello di AN e della Lega Nord. Al ballottaggio del 7 giugno viene eletto sindaco con il 57,2% dei consensi, superando il candidato del centrosinistra e primo cittadino uscente Stefano Lavagetto, divenendo il primo sindaco di centrodestra della città nel secondo dopoguerra. Alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2002 con il 52,2% dei voti è riconfermato sindaco al primo turno; un risultato, l'elezione diretta senza ricorrere al ballottaggio, che nella storia del Comune di Parma nessuno ha raggiunto né prima né dopo di lui. Durante la sua amministrazione ha dato vita ad un vasto processo di trasformazione della città, pur non esente da critiche.

Dopo la sindacatura[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative del giugno 2007, non potendosi ricandidare a sindaco per la terza volta consecutiva, garantisce con la propria lista Per Parma con Ubaldi l'elezione a sindaco di Pietro Vignali. Il 15 marzo 2008 si presenta capolista al Senato per l'Unione di Centro in Emilia-Romagna alle elezioni politiche, senza successo in quanto la lista non supera la soglia di sbarramento regionale. Alla fine del 2009 è tra i promotori di Alleanza per l'Italia, il partito fondato tra gli altri da Francesco Rutelli, di cui sottoscrive il Manifesto per il cambiamento e il buongoverno[1][2] e di cui ospita a Parma la prima assemblea nazionale il 10 dicembre 2009.[3]

Poco dopo l'elezione di Pietro Vignali, Ubaldi inizia a prendere le distanze dal successore in materia di trasparenza degli atti amministrativi[4] e di visione politica e finanziaria,[5] contestando anche alcune opere proposte,[6] fino alla rottura completa avvenuta tra il 2009 e il 2010.[7] Nelle concitate fasi finali della giunta Vignali, che culminarono nelle dimissioni del primo cittadino, Ubaldi ribadì la propria distanza dall'amministrazione comunale in carica all'epoca; l'ennesima diatriba riguardò la surroga di un consigliere.[8] Nelle elezioni amministrative del 2012 si ripresenta come candidato sindaco appoggiato dall'UdC oltre che dalle liste civiche del suo movimento Civiltà Parmigiana e Parma Moderata Libera Solidale, ma non supera il primo turno elettorale pur ottenendo il 16,36% dei consensi.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

È morto nel 2014 all'età di 66 anni dopo una lunga malattia[9].

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 è stato condannato per colpa grave dalla Corte dei conti, assieme agli assessori della sua ex giunta comunale e della successiva amministrazione Vignali, a causa della stipula di polizze assicurative illegali sui rischi legati agli errori compiuti nell'amministrare e alla responsabilità contabile e amministrativa degli amministratori.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alleanza per l'Italia Lab: Elvio Ubaldi [collegamento interrotto], su alleanzaxitalia.it. URL consultato l'8 maggio 2012.
  2. ^ Manifesto per il cambiamento e il buongoverno, su alleanzaperlitalia.lombardia.it. URL consultato l'8 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2012).
  3. ^ Il battesimo di ApI, Rutelli: "Parma ci porterà bene", in La RepubblicaParma.it, 10 dicembre 2009. URL consultato l'8 maggio 2012 (archiviato il 14 dicembre 2009).
  4. ^ f.n., Accesso agli atti, Ubaldi: "Diritto dei consiglieri", in La RepubblicaParma.it, 19 gennaio 2010. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato il 15 giugno 2012).
  5. ^ "Debiti, il sindaco mente" Ubaldi e Vignali ai ferri corti, in La RepubblicaParma.it, 8 novembre 2010. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato il 17 gennaio 2011).
  6. ^ f.n., Regio, Banca Monte azzera i fondi. Il nuovo Palaeventi liquida la Chiesi, in La RepubblicaParma.it, 16 marzo 2010. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2010).
  7. ^ f.n., Civiltà parmigiana in campo. "Sondaggio vero nel 2012", in La RepubblicaParma.it, 17 settembre 2010. URL consultato l'8 maggio 2012 (archiviato il 27 giugno 2015).
  8. ^ f.n., Scontro in Consiglio comunale. Ratificato l'addio di Vignali, in La RepubblicaParma.it, 29 settembre 2011. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato il 7 febbraio 2012).
  9. ^ È morto Elvio Ubaldi, l'ex sindaco di Parma Archiviato il 5 ottobre 2014 in Internet Archive. Repubblica.it
  10. ^ Polizze illegali, chi dovrà risarcire. "Così evitavano responsabilità", in La RepubblicaParma.it, 18 luglio 2011. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato il 21 ottobre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Parma Successore
Stefano Lavagetto 8 giugno 1998 - 25 maggio 2002 Elvio Ubaldi I
Elvio Ubaldi 26 maggio 2002 - 21 giugno 2007 Pietro Vignali II
Predecessore Vicesindaco di Parma Successore
Gianni Cugini 24 aprile 1985 - 10 settembre 1989 Elvio Ubaldi I
Elvio Ubaldi 11 settembre 1989 - 7 marzo 1990 Giovanni Mora II
Predecessore Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Parma Successore
Gian Carlo Dodi 21 giugno 2007- 28 settembre 2011 Marco Vagnozzi