Elezioni parlamentari in Iraq del gennaio 2005
Elezioni parlamentari in Iraq del gennaio 2005 | ||||||
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Stato | Iraq | |||||
Data | 30 gennaio | |||||
Assemblea | Assemblea nazionale | |||||
Leader | ||||||
Liste | ||||||
Voti | 4 075 292 48,19% | 2.175.551 25,73% | 1.168.943 13,82% | |||
Seggi | 140 / 275 | 75 / 275 | 40 / 275 | |||
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Le elezioni parlamentari in Iraq del gennaio 2005 si tennero il 30 gennaio per il rinnovo dell'Assemblea nazionale irachena, come previsto dalla Costituzione provvisoria approvata nel marzo 2004 dal Consiglio di governo iracheno. L'Assemblea aveva tre compiti:
- scrivere la Costituzione definitiva dell'Iraq.
- nominare l'esecutivo iracheno (Presidente, Primo ministro, governo) e i dispositivi giuridici atti a controllarlo
- votare le leggi proposte da tale esecutivo.
Secondo la Costituzione provvisoria, il progetto di Costituzione adottata da questa Assemblea sarebbe stata sottoposta a referendum nell'ottobre 2005. Se gli iracheni l'avessero respinta, una nuova Assemblea costituente sarebbe stata eletta nel mese di novembre.
Malgrado gli attentati dei gruppi radicali sunniti, in particolare del gruppo di Abū Muṣʿab al-Zarqāwī, la partecipazione del 59 % fu più alta del previsto. Tuttavia essa nascondeva numerose disparità etniche e regionalistiche, dal momento che gli sciiti e i curdi avevano massicciamente partecipato alle elezioni, mentre i sunniti le boicottarono. Così, il tasso di partecipazione nel ribelle e sunnita al-Anbār è valutata solo al 2 % degli aventi diritto. Ugualmente, i principali partiti sunniti, come pure il Comitato degli ʿulamāʾ sunniti, invitarono i cittadini al boicottaggio delle elezioni.
La commissione elettorale rese noti i risultati provvisori il 13 febbraio 2005, risultati suscettibili di ricorso per frode elettorale:
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
La campagna elettorale è cominciata il 15 dicembre 2004 e i seggi sono stati assegnati in base al criterio proporzionale.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Le site de la Commission électorale indépendante irakienne (CEII), su ieciraq.org. URL consultato il 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2008).
- (FR) Jean-Pierre Luizard, "Les surprises du nouvel Irak", Politique internationale, n° 107, printemps 2005, su politiqueinternationale.com. URL consultato il 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).