Elezioni parlamentari in Grecia del gennaio 2015

Elezioni parlamentari in Grecia del gennaio 2015
Stato Bandiera della Grecia Grecia
Data
25 gennaio
Legislatura XVI
Assemblea Parlamento ellenico
Affluenza 63,87% (Aumento 1,40%)
Alexis Tsipras die 16 Ianuarii 2012.jpg
Antonis Samaras October 2014.jpg
Leader
Liste
Voti
2.245.978
36,34%
1.718.694
27,81%
388.387
6,28%
Seggi
149 / 300
76 / 300
17 / 300
Distribuzione del voto per circoscrizione
     SYRIZA
     ND
Governi
Tsipras I (2015)
Thanou-Christofilou (2015 - ad interim)
2012 (Giu.) 2015 (Set.)

Le elezioni parlamentari in Grecia del gennaio 2015 si tennero il 25 gennaio per il rinnovo del Parlamento ellenico.

Furono indette in anticipo rispetto alla scadenza naturale della precedente legislatura, fissata per il 2016, poiché in Parlamento non era riuscito ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica[1].

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di dicembre del 2014, il Parlamento è stato chiamato ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica così come stabilito dalla Costituzione greca. Essa prevede che si svolgano tre votazioni, con quorum diversi (nelle prime due 200 deputati su 300, nella terza 180) per riuscire ad eleggere il nuovo presidente. Se non si riesce a raggiungere il quorum in nessuna delle tre votazioni, il Presidente della Repubblica uscente scioglie il Parlamento entro i dieci giorni successivi e convoca le elezioni anticipate.

La maggioranza di governo, composta da ND e PASOK, propose il nome di Stauros Dīmas[2] mentre le opposizioni (tra cui SYRIZA) non proposero alcun candidato, limitandosi a votare contro Dīmas in tutte e tre le votazioni.[3][4][5]

Il 29 dicembre 2014, non raggiungendosi il quorum necessario per l'elezione alla terza ed ultima votazione, il Parlamento venne sciolto, così come stabilito dalla Costituzione, dovendosi procedere ad elezioni anticipate.[6][7]

Il primo ministro Antōnīs Samaras ha annunciato nuove elezioni parlamentari per il 25 gennaio 2015.[8]

Procedimento elettorale[modifica | modifica wikitesto]

I 300 seggi del Parlamento sono stati distribuiti così: 250 seggi sono stati assegnati con il metodo proporzionale con una percentuale minima (sbarramento) per accedere al Parlamento del 3%; i restanti 50 seggi sono stati assegnati automaticamente al partito (non alla coalizione) che ha ricevuto più voti.

Per avere la maggioranza parlamentare un partito o una coalizione dovrebbe controllare 151 seggi su 300. Le schede bianche o nulle, così come i voti per le forze politiche che non hanno raggiunto lo sbarramento del 3% non sono state conteggiate per l'assegnazione dei seggi.[9]

Parlamento uscente[modifica | modifica wikitesto]

Partito 17 Giu 2012
(Elezioni)
31 Dic 2014
(Scioglimento)
6 Gen 2015
(Pre-elezioni)
Nuova Democrazia (ND)
129 / 300
127 / 300
131 / 300
Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA)
71 / 300
71 / 300
71 / 300
Movimento Socialista Panellenico (PASOK)
33 / 300
28 / 300
22 / 300
Greci Indipendenti (ANEL)
20 / 300
12 / 300
12 / 300
Alba Dorata (XA)
18 / 300
16 / 300
16 / 300
Sinistra Democratica (DIMAR)
17 / 300
9 / 300
8 / 300
Partito Comunista di Grecia (KKE)
12 / 300
12 / 300
12 / 300
Parlamentari Indipendenti Democratici (ADIV)
0 / 300
17 / 300
13 / 300
To Potami
0 / 300
3 / 300
3 / 300
Movimento dei Socialisti Democratici (KIDISO)
0 / 300
0 / 300
6 / 300
Indipendenti
0 / 300
5 / 300
6 / 300

Sondaggi[modifica | modifica wikitesto]

Andamento dei sondaggi da giugno 2012

     Nuova Democrazia

     Coalizione della Sinistra Radicale

     Movimento Socialista Panellenico

     Greci Indipendenti

     Partito Comunista di Grecia

     Alba Dorata

     To Potami

     Sinistra Democratica

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Liste
Voti % Seggi
2 245 978 36,34 149
1 718 694 27,81 76
388 387 6,28 17
373 924 6,05 17
338 188 5,47 15
293 683 4,75 13
289 469 4,68 13
152 557 2,47
110 923 1,79
109 500 1,77
63 669 1,03
Verdi - Sinistra Democratica (Prasinoi-DIMAR)
29 820 0,48
7 999 0,13
Unione della Riforma Nazionale Democratica (EDEM)
7 615 0,12
Movimento di Liberazione Democratica del Popolo Greco (EL.LA.D.A.)
4 740 0,08
Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (EEK)
2 363 0,04
Organizzazione dei Comunisti Internazionalisti di Grecia (OKDE)
1 854 0,03
Altri <1.000 voti
711 0,01
1 301 0,02
Totale
6 180 872
100
300
Voti non validi
149 484
2,36
Votanti
6 330 356
63,62
Elettori
9 949 684
Riepilogo dei voti (+/- elezioni 2012)
Coalizione della Sinistra Radicale
36,34%
▲ 9,45
Nuova Democrazia
27,81%
▼ 1,85
Alba Dorata
6,28%
▼ 0,64
To Potami
6,05%
▲ 6,05
Partito Comunista di Grecia
5,57%
▲ 0,97
Greci Indipendenti
4,75%
▼ 2,76
Movimento Socialista Panellenico
4,68%
▼ 7,60
Movimento dei Socialisti Democratici
2,47%
▲ 2,47
Unione dei Centristi
1,79%
▲ 1,50
Teleia
1,77%
▲ 1,77
Raggruppamento Popolare Ortodosso
1,03%
▼ 0,55
Altri <1,00%
1,56%
▼ 1,24
Riepilogo dei seggi (+/- elezioni 2012)

Questo grafico non è disponibile a causa di un problema tecnico.
Si prega di non rimuoverlo.

     KKE
15
▲ 3
     Syriza
149
▲ 78
     PASOK
13
▼ 20
     To Potami
17
▲ 17
     ANEL
13
▼ 7
     ND
76
▼ 53
     XA
17
▼ 1
     DIMAR
0
▼ 17

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 gennaio 2015 Alexīs Tsipras, leader di Syriza, assume l'incarico di Primo ministro della Grecia giurando dinanzi al Presidente della Repubblica.[10]

Il 28 gennaio 2015 nasce il Governo Tsipras, formato dai partiti SYRIZA e Greci Indipendenti che insieme raggiungono la maggioranza assoluta del Parlamento con 162 seggi.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Greece parliament fails to elect president, in Al Jazeera, 29 dicembre 2014. URL consultato il 1º gennaio 2015 (archiviato il 1º gennaio 2015).
  2. ^ L’elezione anticipata del presidente in Grecia, in Il Post, 9 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato il 30 dicembre 2014).
  3. ^ Grecia: elezioni presidente della Repubblica, fallisce anche il terzo tentativo. Ora il voto anticipato., in L'Huffington Post, 29 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato il 30 dicembre 2014).
  4. ^ Grecia, il premier Samaras fa “scouting” di parlamentari per evitare le elezioni, in Europa, 22 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
    «Alla prima votazione, la scorsa settimana, Dimas ha ottenuto 160 voti, ovvero la maggioranza di governo (formata da conservatori e socialisti) più cinque voti indipendenti [...]»
  5. ^ Grecia, seconda fumata nera per l’elezione del presidente, in Europa, 23 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
    «I parlamentari greci non sono riusciti, nella seconda tornata di voto, a eleggere il presidente. [...] Dimas ha ottenuto 168 voti, 12 in meno del quorum necessario. Ci sono state 131 schede bianche, che per il regolamento parlamentare ellenico valgono come voti contrari, ed un astenuto.»
  6. ^ Grecia: elezioni il 25 gennaio. Crolla la Borsa di Atene, in Corriere della Sera, 29 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato il 31 dicembre 2014).
  7. ^ Thomas Fazi, Varoufakis: «Solo tante menzogne sulla ripresa greca», in il manifesto, 29 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato il 31 dicembre 2014).
  8. ^ Vittorio da Rold, Fumata nera sul presidente, la Grecia torna a votare il 25 gennaio, in Il Sole 24 Ore, 29 dicembre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato il 31 dicembre 2014).
  9. ^ 001-156 Syntagma uk new
  10. ^ Grecia, Tsipras ha giurato: è il nuovo premier. Al governo con la destra anti-austerity, in la Repubblica, 26 gennaio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato il 26 gennaio 2015).
  11. ^ Grecia, Tsipras: «Siamo un governo di salvezza sociale, pronti a negoziare sul debito», in Adnkronos, 28 gennaio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato il 23 luglio 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]