Elezioni europee del 1989 in Italia

Elezioni europee del 1989
Area Bandiera della Comunità europea Comunità europea
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Data
18 giugno 1989
Affluenza 81,07% (Diminuzione1,4%)
Eletti 81 Europarlamentari
Seggi per gruppo politico
PPE
27 / 81
GUE
22 / 81
SOC
14 / 81
GV
7 / 81
NI
5 / 81
LDR
3 / 81
ARC
3 / 81
Distribuzione del voto per comune
1984 1994

Le elezioni europee del 1989 in Italia si svolsero il 18 giugno 1989, contestualmente al referendum di indirizzo sul conferimento del mandato costituente al Parlamento europeo. Si trattò delle ultime elezioni tenutesi su tutto il territorio nazionale alle quali prese parte il Partito Comunista Italiano.

Sistema di voto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Legge elettorale italiana per il Parlamento europeo.
Le circoscrizioni italiane per le elezioni europee del 1989

Le elezioni europee in Italia del 1989 si tennero con il sistema di voto introdotto con la legge elettorale per l'elezione dei rappresentanti italiani presso il Parlamento europeo deliberata con provvedimento n° 18 del 24 gennaio 1979. Il territorio nazionale italiano era suddiviso in 5 circoscrizioni plurinominali assegnatarie di un numero di seggi variabili a seconda della popolazione ed il complesso delle circoscrizioni elettorali formava il collegio unico nazionale. La ripartizione dei seggi si effettuava dividendo il numero degli abitanti della Repubblica per il numero dei rappresentanti spettante all'Italia nel Parlamento europeo, e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, risultante dell'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

La legge in oggetto era improntata ad un principio di proporzionalismo. Il calcolo dei seggi attribuiti ad ogni lista avveniva semplicemente a livello centrale nel collegio unico nazionale, per tramite del metodo Hare-Niemeyer dei quozienti naturali e dei più alti resti. Determinato il numero di seggi spettanti ad ogni partito, gli stessi venivano suddivisi fra le singole liste circoscrizionali con lo stesso principio proporzionale puro: ne consegue il ruolo meramente procedurale delle circoscrizioni, e la possibilità della variazione del numero complessivo dei rappresentanti delle singole ripartizioni.

Per le liste delle minoranze linguistiche era prevista la possibilità di collegamento con una lista di orizzonte nazionale: in tal caso i voti della lista linguistica andavano ad incrementare quelli della lista nazionale, ottenendo uno dei suoi seggi qualora un candidato linguistico ottenesse almeno 50.000 suffragi. Inoltre la legge prevedeva il voto di preferenza plurimo per i candidati della lista: ogni elettore poteva esprimere il proprio gradimento fino a tre candidati, e gli stessi vengono proclamati eletti, nel limite degli scranni ottenuti da ogni lista circoscrizionale, secondo la graduatoria di consensi ottenuta. Si segnala infine che il diritto di voto era consentito anche ai cittadini italiani residenti nelle altre nazioni che partecipavano all'elezione del Parlamento europeo.

Circoscrizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio nazionale italiano, che assegnava 81 seggi, venne suddiviso in 5 circoscrizioni plurinominali così ripartite:

  1. Italia nord-occidentale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia) - 25 seggi;
  2. Italia nord-orientale (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna) - 17 seggi;
  3. Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) - 16 seggi;
  4. Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) - 16 seggi;
  5. Italia insulare (Sicilia, Sardegna) - 7 seggi.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Liste Gruppo Voti % Seggi Differenza
% Seggi
Democrazia Cristiana (DC) PPE 11 451 053 32,90 26 0,06 Diminuzione Stabile
Partito Comunista Italiano (PCI) GUE 9 598 369 27,58 22 5,75 Diminuzione 5 Diminuzione
Partito Socialista Italiano (PSI) SOC 5 151 929 14,80 12 3,59 Aumento 3 Aumento
Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale (MSI-DN) NI 1 918 650 5,51 4 0,96 Diminuzione 1 Diminuzione
Liberali Repubblicani Federalisti
Partito Repubblicano Italiano (PRI)
Partito Liberale Italiano (PLI)
-
LDR
NI
-
1 532 388



4,40



4
3
1
-
1,69 Diminuzione



1 Diminuzione
Aumento1
Aumento1
Diminuzione3
Verdi Europa - Lista Verde (VE-LV) GV 1 317 119 3,78 3 nuovo
Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) SOC 945 383 2,72 2 0,77 Diminuzione 1 Diminuzione
Verdi Arcobaleno per l'Europa (VA) GV 830 980 2,39 2 nuovo
Lega Lombarda - Alleanza Nord (LL-AN) ARC 636 242 1,83 2 1,36 Aumento 2 Aumento
Democrazia Proletaria (DP) GV 449 639 1,29 1 0,15 Diminuzione Stabile
Antiproibizionisti sulla Droga GV 430 150 1,24 1 2,43 Diminuzione 2 Diminuzione
Federalismo
(PSd'Az-UV-MF-UfS-UPV-SSK)[1]
ARC 207 739 0,60 1 0,05 Aumento Stabile
Südtiroler Volkspartei (SVP)[2] PPE 172 383 0,50 1 0,06 Diminuzione Stabile
Partito Pensionati (PP) 162 293 0,47 - nuovo
Totale 34 804 317 100 81
Schede bianche e nulle 2 768 442 7,34
Votanti 37 572 759 81,07
Elettori 46 346 961

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ venne eletto un candidato appartenente al Partito Sardo d'Azione
  2. ^ Lista collegata alla Democrazia Cristiana

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