Educatore professionale socio sanitario

L'Educatore professionale socio sanitario è, in Italia, una figura professionale che appartiene al novero delle professioni sanitarie della riabilitazione (SNT/02) che si occupa dell'attuazione di progetti educativi e riabilitativi nell'ambito di un progetto terapeutico all'interno di un'équipe multidisciplinare.

Quadro normativo[modifica | modifica wikitesto]

La figura dell'Educatore professionale socio-sanitario con funzioni socio-sanitarie è stata individuata in Italia dal Decreto del Ministero della Sanità, 8 ottobre 1998, n. 520[1] come un

«operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un’équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana (art. 1).[2]»

La Legge 205/2017, art. 1 commi 594-601[3], ha introdotto la distinzione tra educatore professionale socio pedagogico (che fa riferimento al percorso universitario di Scienze dell'Educazione e della Formazione, L19) ed educatore professionale socio sanitario. Quest'ultimo (comma 596) fa riferimento alla facoltà di Medicina e Chirurgia, e rientra tra le professioni sanitarie della riabilitazione SNT02[4].

Il Decreto ministeriale 13 marzo 2018 ha istituito l'Albo della professione sanitaria di Educatore professionale" (art. 1)[5].

Fin dalla sua nascita, l'associazione maggiormente rappresentativa a livello italiano è l'Associazione Nazionale Educatori Professionali (ANEP), la quale è curatrice dei provvedimenti istituzionali istitutori della figura professionale con iniziative a partire dall'estate del 1997 in concerto con l'allora ministra della Salute Rosy Bindi.

Competenze e compiti[modifica | modifica wikitesto]

Il Decreto ministeriale 8 ottobre 1998 n. 520 individua tra i compiti dell'Educatore professionale quelli di predisporre, mettere in atto e verificare,"nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da una équipe multidisciplinare", "interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia", operare nell'ambito "di servizi socio-sanitari e strutture socio-sanitarie-riabilitative e socio educative" integrandosi con altre figure professionali,coinvolgendo nel proprio intervento i soggetti interessati, le loro famiglie e la comunità di riferimento. Tutto ciò "allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità". Rientra nel profilo professionale dell'educatore professionale la partecipazione "ad attività di studio, ricerca e documentazione" relative alle funzioni previste.[2]

Come membro di una équipe multiprofessionale, l'operatore è impegnato nell'integrazione dei bisogni sanitari e di quelli sociali delle persone con patologie o interessate da qualsiasi altro disagio in un'ottica bio-psico-sociale.[6] In quanto professione, è dotata di un profilo professionale definito dal D.M. 520/1998, un ordinamento universitario dedicato, del Codice deontologico, di un Core competence e di un Albo professionale. L'educatore professionale socio-sanitario opera nell'ambito socio-sanitario e nei presidi per la salute. Le aree d'intervento dell'educatore professionale sono le seguenti[7]:

  • Minori;
  • Anziani;
  • Disabilità;
  • Salute mentale;
  • Dipendenze;
  • Marginalità sociale.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente al conseguimento del diploma di scuola superiore, il percorso di laurea prevede l'iscrizione ai Corsi di Laurea in Educazione professionale dei Dipartimenti di Medicina e Chirurgia[8], inquadrati nell'Unione Europea al VI livello dell'EQF o QEQ (tutte le lauree triennali). L'Art 3 del Decreto Ministeriale 520/98 prevede che[6]:

«Le Università provvedono alla formazione attraverso i Dipartimenti di Medicina e Chirurgia in collegamento con i Dipartimenti di Scienze Umane o Facoltà di Scienze della Formazione»

La didattica universitaria riguarda insegnamenti afferenti a diversi settori scientifici disciplinari (SSD), in cui sono previsti i seguenti ambiti disciplinari: scienze propedeutiche, biomediche, dell'educazione professionale sanitaria, umane e psicopedagogiche, medico-chirurgiche, della prevenzione dei servizi sanitari, interdisciplinari e cliniche, interdisciplinari, primo soccorso, management sanitario e tirocinio differenziato per specifico profilo[6]. La formazione include percorsi professionalizzanti (tirocinio) presso le strutture sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale e le strutture di assistenza Socio-Sanitaria e Sociale degli enti pubblici individuate nei protocolli d'intesa fra le Regioni e le stesse Università. L'abilitazione professionale si ottiene attraverso il conseguimento della laurea triennale ad accesso programmato, come per tutte le professioni sanitarie (L-SNT/02) ed il relativo esame di abilitazione alla professione.

Dopo la Laurea è possibile proseguire gli studi con la Laurea Magistrale LM/SNT2 in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie che consente l'accesso alle qualifiche dirigenziali. Ulteriori possibilità di proseguimento degli studi sono i master o altri corsi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edscuola.
  2. ^ a b DM 520/1998 (PDF), su fpcgil.it. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  3. ^ Legge 27 dicembre 2017 n. 205 (PDF), su cliclavoro.gov.it. URL consultato il 18 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2020).
  4. ^ Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 520, su trovanorme.salute.gov.it. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  5. ^ DM 13 marzo 2018 (PDF), su iscrizioni.alboweb.net. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020).
  6. ^ a b c Francesco Crisafulli (a cura di), E.P. Educatore professionale, Maggioli Editore, 2016.
  7. ^ Scarpa.
  8. ^ AA. VV., Pensare e fare tirocinio. Manuale di Tirocinio per l'educatore professionale: Manuale di Tirocinio per l'educatore professionale, FrancoAngeli, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Crisafulli, Educatore professionale: Equivalenza, Albi e Ordine, scenari per il futuro, in Quotidianosanitàit, 19 febbraio 2020. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  • Educatore, su edscuola.it. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  • Walter Brandani e Manuela Tomisich, La progettazione educativa, Carocci Faber, 2006, ISBN 978-88-7466-218-0.
  • Onorina Gardella, L'educatore professionale, Finalità, metodo, deontologia, Milano, FrancoAngeli, 2007, ISBN 978-88-464-8800-8.
  • Francesco Crisafulli, Laura Molteni, Luca Paoletti, Paola Nicoletta Scarpa, Luca Sambugaro e Stefano Giulidoro, Il Core Competence dell'educatore professionale. Linee di indirizzo per la formazione, Edizioni Unicopli, 2010, ISBN 978-88-400-1383-1.
  • Milena Santerini, L'educatore tra professionalità pedagogica e responsabilità sociale, Brescia, La Scuola, 2000, ISBN 978-88-350-9488-3.
  • Scarpa P.N. (a cura di), L'educatore professionale. Una guida per orientarsi nel mondo del lavoro e prepararsi ai concorsi pubblici, Maggioli, 2012, ISBN 978-88-387-7117-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]