Edoardo Talamo

Edoardo Talamo

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24 novembre 1913 –
3 febbraio 1916
LegislaturaXXIV
Incarichi parlamentari
membro della Commissione reale per la riorganizzazione delle Ferrovie dello Stato.
Sito istituzionale

Dati generali
UniversitàUniversità di Zurigo
Professioneingegnere, architetto
Edoardo Talamo
Marchese di Castelnuovo
Nome completoEduardo Fulvio Maria Pasquale Goffredo
NascitaCava de' Tirreni, 16 novembre 1858
MorteRoma, 3 febbraio 1916
PadreGiuseppe Talamo
MadreChiara Atenolfi
ConiugeMaria Teresa Brancaccio
FigliGiuseppe, Fulvio, Maria Antonietta
Religionecattolicesimo

Edoardo Fulvio Maria Pasquale Goffredo Talamo (Cava de' Tirreni, 16 novembre 1858Roma, 3 febbraio 1916) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Giuseppe e di Chiara Atenolfi, sorella del senatore Pasquale Atenolfi, Marchese di Castelnuovo di Vallo, da cui erediterà il titolo nel 1915. Il fratello Roberto fu deputato del Regno e Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e Giustizia.

Studiò al Politecnico federale di Zurigo e poi di Milano, diplomandosi in Ingegneria.

Lavorò a Roma, dove fondò e diresse l'Istituto Romano Beni Stabili, edificando alcuni quartieri romani destinati alla popolazione meno abbiente.

La sua attenzione alle problematiche sociali lo indusse a curare anche la qualità della vita in quei quartieri, dotandoli di ambulatori, scuole e biblioteche.

Il Talamo affidò la gestione di una delle scuole a Maria Montessori condividendone il progetto sociale e pedagogico.[1]

Nel 1917, a ricordo dell'opera di sostegno di Eduardo Talamo, all'interno della prima Casa dei Bambini di Maria Montessori a via dei Marsi a Roma, fu posta una lapide.

Lavorò anche nella Marsica, nell'opera di ricostruzione dopo il terremoto.

Il 24 novembre 1913 fu nominato Senatore del Regno da Vittorio Emanuele III.

Nel corso della sua attività politica ricoprì anche altri incarichi, tra cui:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scuola e vita in via dei Marsi - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 aprile 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]