Doppelgänger

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Raffigurazione del doppio in un fotomontaggio di presentazione del dramma Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde (1887)

Doppelgänger ([ˈdɔpl̩ˌɡɛŋɐ] pronuncia; letteralmente "doppio viandante", nel senso di "bilocato";[1] tradotto in italiano come "doppio" o talvolta, impropriamente, "sosia"; in latino anche alter ego)[2] è un termine tedesco, composto da doppel, "doppio", e Gänger, "che va", "che passa" (da gehen, "andare").[3]

Si riferisce a un qualsiasi doppio o sosia di una persona, più comunemente in relazione al cosiddetto gemello maligno o alla bilocazione; descrive anche il fenomeno nel quale si vede la propria immagine con la coda dell'occhio. In leggende e romanzi è un duplicato spettrale o reale di una persona vivente; nel folclore è inoltre descritto come uno spirito incapace di scomparire. In alcune mitologie vedere il proprio Doppelgänger è un presagio di morte[4], mentre visto da amici o da parenti di una persona può anche portare sfortuna o annunciare il sopraggiungere di una malattia.

Nell'esoterismo[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dell'esoterismo, il Doppelgänger è considerato da Steiner un'entità malvagia di natura ahrimanica, che penetra in ogni essere umano al momento della nascita, accompagnandolo tutta la vita per separarsene infine pochi istanti prima della morte. Al contrario del daimon socratico, rispondente in un certo senso alla voce dell'angelo custode, il doppio ahrimanico tende ad offuscare la libera coscienza dell'individuo, istillandovi, come un parassita, pensieri ed impulsi all'azione estranei al suo autentico modo di essere. Da non confondere inoltre col guardiano della soglia, che è un semplice sosia, il Doppelgänger malvagio è per Steiner la causa delle malattie organiche.[5]

Nel folclore[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il folclore i Doppelgänger non proiettano ombre e non si riflettono negli specchi o nell'acqua. Si suppone che forniscano consigli alla persona di cui hanno le sembianze, che possono essere fuorvianti o maliziosi. Possono anche, in rari casi, instillare idee nella mente delle loro vittime o apparire ad amici e parenti, provocando confusione. In molti casi una volta che si è visto il proprio Doppelgänger si è condannati a essere perseguitati da immagini della propria controparte spettrale.

In psicoanalisi[modifica | modifica wikitesto]

Svetlana allo specchio, olio su tela di Karl Pavlovič Brjullov

Gli studi psicologici e psicoanalitici sui Doppelgänger hanno investigato sia casi clinici, sia miti (ad esempio quello di Narciso), sia racconti fantastici e della tradizione popolare.[6] Nella maggior parte dei casi il fenomeno del Doppelgänger è collegato al concetto freudiano di Das Unheimliche ("il perturbante") oppure al disturbo narcisistico di personalità.

Alcuni autori connettono l'apparizione di un doppio con crisi legate allo sviluppo dell'io, o a fasi in cui il vissuto esistenziale spinge a una riconfigurazione dell'identità. In questi casi la comparsa di un doppio è sempre sintomatica di una necessaria trasformazione del proprio , che può essere vissuta in maniera persecutoria, da qui il carattere perturbante del Doppelgänger.

Testimonianze sul fenomeno Doppelgänger[modifica | modifica wikitesto]

  • Stando a quanto scrive Plutarco, Marco Giunio Bruto, uno dei congiurati delle Idi di marzo e figlio adottivo di Gaio Giulio Cesare, era ossessionato dal suo Doppelgänger. Bruto riceveva in sogno la visione di un fantasma, che secondo alcuni era lo spettro dello stesso Cesare. Alle tre del mattino del giorno fatidico della battaglia di Filippi, mentre stava curando i dettagli della strategia da seguire in battaglia, a Bruto apparve quello che Plutarco definisce "un fantasma". Quando il Cesaricida chiede all'ombra: «Chi sei tu? Da dove vieni?», essa gli risponde: «Sono il tuo cattivo demone, Bruto: ci rivedremo a Filippi». Bruto risponde, a sua volta: «Ti vedrò!». Rivide il fantasma durante la notte della vigilia della battaglia.
  • La notte del 25 giugno 363 l'imperatore Flavio Claudio Giuliano fatica a prender sonno per il caldo opprimente vicino a Samarra, durante la sua campagna contro i persiani. Gli sembra di scorgere nel buio della sua tenda una figura: è il Genius Publicus, quello che gli era apparso nell'esaltante notte di Lutezia e lo aveva invitato a non lasciarsi sfuggire l'occasione di prendere il potere. Ora ha però il capo velato a lutto, lo guarda senza parlare, poi si volta e lentamente svanisce. L'indomani l'imperatore romano morì dopo che un giavellotto gli trafisse il fegato.
  • La dama di compagnia della madre di Napoleone, Maria Letizia Ramolino, tal Rosa Mellini, nelle proprie memorie cita un episodio accaduto nel cuore della notte del 5 maggio 1821, giorno della morte dell'imperatore francese nell'isola di Sant'Elena. Napoleone spirò nel tardo pomeriggio di quel giorno e la notizia ufficiale del suo decesso giunse in Europa il 16 luglio di quell'anno. Eppure un uomo che somigliava fisicamente al defunto imperatore e la cui voce ricordava pure quella del Grande Còrso bussò al portone di Palazzo Bonaparte, a Roma, dove viveva in esilio la di lui madre, per annunciarle il trapasso del figlio con queste parole: "Signora, nel momento in cui vi parlo Sua Maestà Napoleone è liberato dalle sue pene ed è felice. Altezza, baciate questo crocifisso, il Salvatore del figlio vostro. Fra molti anni lo rivedrete".[7].
  • Una storia popolare circa Umberto I di Savoia re d'Italia racconta che egli una volta mangiò in un ristorante e scoprì che il proprietario era il suo sosia. La storia prosegue narrando che parlando con l'uomo, Umberto venne a conoscenza di una serie di coincidenze tra le loro vite, come ad esempio: i due uomini erano nati nella stessa città lo stesso giorno, ed entrambi avevano sposato una donna con lo stesso nome, e il ristorante aveva aperto il giorno dell'incoronazione di Umberto. Si dice che l'assassinio di Umberto nel 1900 sia avvenuto lo stesso giorno in cui apprese la notizia che il ristoratore era morto in una sparatoria [8].
  • Abraham Lincoln avrebbe detto alla moglie di aver visto due sue facce allo specchio, subito dopo essere stato eletto presidente, una delle quali era mortalmente pallida. La moglie avrebbe ritenuto che ciò significasse che sarebbe stato eletto per un secondo mandato, ma non sarebbe vissuto fino alla fine.
  • Paradossalmente, anche l’assassino di Lincoln, John Wilkes Booth possiede un suo sosia accertato. Infatti, forse potrebbe non essere quello di Booth il cadavere crivellato di proiettili a Garret's Barn, in Virginia, presso Port Royal, come annunciato dal governo statunitense. Secondo la versione ufficiale, il soldato Boston Corbett uccise Booth il 26 aprile 1865. A molti contemporanei parve sospetta la fretta con cui il governo diramò il comunicato ufficiale, telegrafico, e senza attendere l'autopsia ufficiale del medico militare Joseph Barnes. Inoltre, dall'agenda personale di Booth mancano alcune pagine, comprese quelle che riguardano le quarantott'ore precedenti il decesso. Negli ambienti militari, infine, si discuteva circa la possibilità che non fosse di Booth il cadavere sottoposto ad autopsia, ma di un altro complice nella congiura. Un'amica di Booth, Kate Scott, verso la fine di luglio di quell'anno, riceve una lettera scritta a mano da un certo John Byron Wilkes, in cui le annuncia che sarebbe passato a casa sua il 15 settembre successivo a ritirare alcuni documenti che chiedeva fossero nel frattempo custoditi da lei. La signora riconobbe come autografa di Booth la calligrafia dello scritto e ricordò che l'assassino di Lincoln era solito utilizzare tale nome quando trattava affari economici. Inoltre, tale nome era spesso presente nelle locandine teatrali al posto di quello di Booth. Ancora più sorprendente era il fatto che il mittente ha incaricato ufficialmente la signora di ritirare documenti personali di Booth presso l'avvocato dell'ultimo. Nel 1867, il consolato britannico di San Francisco riceve la richiesta di un certo John Byron Wilkes di apporre il visto sul suo passaporto per poter entrare in India (al tempo, colonia britannica). Le generalità indicavano che il richiedente era nato in Gran Bretagna, a Sheffield il 15 dicembre 1822 da Samuel ed Olivia Wilkes e che era emigrato negli Stati Uniti nel 1850, a Terre Haute, in Indiana. Constatata la veridicità dei dati, le autorità inglesi concedono il visto. In effetti, il vero John Byron Wilkes lavorava come macchinista nelle ferrovie americane e morì nel 1916 senza mai essersi mosso dall'Indiana. Il falso Wilkes salpò il 21 aprile 1868 da San Francisco e dopo un mese arrivò a Ceylon. La nave che lo condusse in India era la "Pacific Queen", una delle navi unioniste che operava il blocco navale delle coste sudiste durante la Guerra di Secessione ed era al comando del capitano John Scott. Booth e il vero Wilkes non solo si conoscevano, ma erano pure molto amici, tutti e due britannici di origine. Alla morte del sedicente John Byron Wilkes a Gauhati, in India, il 12 ottobre 1883, il suo testamento venne spedito al notaio di Booth negli Stati Uniti. Booth era economicamente molto benestante e il signor Wilkes non era da meno, tanto che lasciava una cospicua eredità ai familiari, ai domestici ed ai conoscenti del vero Booth. Il notaio informò le autorità e il pagamento delle quote ereditarie venne bloccato fino a che il presidente statunitense Ulysses S. Grant non concesse il nulla osta nel 1886. Infine, pur essendo conservate presso l'arsenale di Washington alcune vertebre del cadavere di Booth, dal 1896, non sono stati concessi i permessi per effettuare i test comparativi sul DNA che alcuni discendenti di Booth avevano ufficialmente chiesto per poter chiudere la vicenda.[9]
  • John Donne, il poeta metafisico inglese, avrebbe incontrato, nel 1612, il Doppelgänger della moglie a Parigi, che gli avrebbe preannunciato la morte della figlia non ancora nata.
  • Percy Bysshe Shelley, poeta inglese, avrebbe incontrato il suo Doppelgänger che gli preannunciava la propria morte. Shelley comunque affermò di aver incontrato questo Doppelgänger in sogno,[10] non nella vita reale.
  • Un esempio dell'Età Vittoriana fu la presunta apparizione del vice ammiraglio Sir George Tryon . Si dice che la figura del militare britannico abbia attraversato il salotto della sua casa di famiglia a Eaton Square, a Londra , guardando dritto davanti a sé, senza scambiare una parola con nessuno dei presenti attoniti. Era comparso istantaneamente davanti a diversi ospiti, ad una festa organizzata da sua moglie il 22 giugno 1893, mentre avrebbe dovuto trovarsi su una nave della Squadriglia Mediterranea, in manovra al largo delle coste della Siria. Successivamente, è stato riportato che era deceduto nell’affondamento della sua nave, la HMS Victoria , la notte stessa della misteriosa apparizione, dopo che questa si era scontrata con la HMS Camperdown a seguito di un ordine inspiegabile e bizzarro di virare con la nave nella direzione dell'altro vascello [11].
  • Guy de Maupassant scrisse il racconto Lui, fingendo di registrare le esperienze con il proprio Doppelgänger. Alcuni pretendono che sia un reportage reale.[12] In un altro racconto, "L'Horla", narra di un benestante professionista che viene perseguitato da un suo doppio malvagio ed invisibile che condurrà il protagonista prima alla follia, poi al suicidio.
  • Un caso molto noto concerne la figura del Maresciallo di Francia Michel Ney ufficialmente fucilato per alto tradimento a Parigi il 7 dicembre 1815. Ebbene, un tal Peter Stuart Ney, proveniente dalla Francia, sbarcò il 29 gennaio 1819 a Charleston, porto della Carolina del Sud, in compagnia di Philip Petrie, un soldato che aveva combattuto tra le file della Grande Armée proprio agli ordini di Ney. Proprio Petrie nel 1874, testimoniò di avere riconosciuto l’ex maresciallo con assoluta certezza durante la traversata anche dalla ferita sulla guancia che si procurò sul campo di Waterloo, episodio che lo stesso Peter Stuart confermò poco prima di morire. Allo stesso modo, fu riconosciuto anche da numerosi altri rifugiati francesi nella prima città dove si trasferì, a Georgetown, nel Distretto di Columbia. Successivamente si trasferì per tre anni a Brownsville (New York) come maestro di scuola; infine, si spostò a Mocksville, nella Contea di Davie (Carolina del Nord), dove rimase fino alla morte, a parte un biennio dal 1828 al 1830 nella vicina Contea di Mecklenburg. Venne sepolto vicino a Salisbury, nella Contea di Rowan, nel 1846. La sua tomba è tuttora visibile. La data di nascita incisa sulla lapide, il 1769, coincide con la data di nascita del maresciallo Ney ed i grafologi hanno certificato la piena sovrapponibilità tra la scrittura del maresciallo napoleonico e quella del maestro americano, senza contare che Ney parlava fluentemente inglese, tedesco, latino e greco antico. Solo il test del DNA può risolvere il mistero che dura da duecento anni [13].
  • Nigel Watson ha riportato alcuni resoconti di avvistamenti di dischi volanti, nei quali ricorrono fenomeni di Doppelgänger.[14]
  • Robert Dale Owen fu autore dello studio di un singolo caso di Doppelgänger relativo a Emilie Sagée. L'episodio gli venne riferito da Julie von Güldenstubbe, un'aristocratica lettone. La Von Güldenstubbe riferì che tra il 1845 e il 1846, all'età di tredici anni, sarebbe stata testimone insieme ad altri bambini del fenomeno di bilocazione della sua insegnante di lingua francese Sagée, in pieno giorno, all'interno dell'istituto educativo (Pensionat von Neuwelcke). Il Doppelgänger della Sagée avrebbe mimato l'azione dello scrivere e del mangiare, si sarebbe mossa indipendentemente dalla Sagée, apparendo in piena salute mentre la Sagée era gravemente malata. Inoltre il Doppelgänger avrebbe esercitato resistenza al tocco, pur non avendo consistenza fisica (una ragazza sarebbe passata attraverso il corpo del Doppelgänger).[15]

Nella commercializzazione digitale[modifica | modifica wikitesto]

Viene definita Doppelgänger brand image (o D.B.I.) la rappresentazione negativa di un marchio commerciale effettuata sotto forma di testo critico e/o immagini caricaturali. Essa viene creata e diffusa dagli utenti del web attraverso i social media e rappresenta una critica pubblica all'autenticità e genuinità del messaggio promozionale che sostiene un prodotto.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Deutsches Wörterbuch von Jacob Grimm und Wilhelm Grimm, voce Doppelgänger: «jemand von dem man wähnt er könne sich zu gleicher zeit an zwei verschiedenen orten zeigen» («chi si crede possa mostrarsi contemporaneamente in due luoghi distinti»).
  2. ^ Doppelgänger nel Sansoni Tedesco online.
  3. ^ In tedesco, come ogni sostantivo, Doppelgänger è scritto con l'iniziale maiuscola. Per comodità o per anglicizzazione spesso è scritto in minuscolo e senza l'umlaut sulla lettera "a": doppelganger. La umlaut può all'occorrenza essere sostituita da una "e" dopo la lettera "a": doppelgaenger.
  4. ^ Lucia Lasorsa, Fire Force: cos’è il dopplegänger?, su MangaForever, 12 dicembre 2020. URL consultato il 12 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2021).
  5. ^ Rudolf Steiner, Il mistero del doppio, su blog.liberaconoscenza.it, 1917. URL consultato l'11 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2018).
  6. ^ Funari, La chimera e il buon compagno, storie e rappresentazioni del doppio, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1998.
  7. ^ Quelle finestre su piazza Venezia E il giallo sulla visita di Bonaparte - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  8. ^ "A brief history of coincidence", apparsa su "The Guardian" del 4 Aprile 2011
  9. ^ https://spydersden.wordpress.com/2011/04/03/who-was-john-byron-wilkes/consulted[collegamento interrotto] on Sunday March 04th 2018 at 15:27 p.m.
  10. ^ Percy Bysshe Shelley - Neurotic Poets, su neuroticpoets.com. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  11. ^ Christina Hole: “Haunted England: A survey of English ghost-lore”; 1950; B. T. Batsford Ed.; pp. 21–22
  12. ^ The light continent
  13. ^ https://associazionenapoleonica.it/il-mistero-di-ney/ consultato il 27 febbraio 2024 alle ore 03.13
  14. ^ Nell'edizione del febbraio 2006 del Fortean Times (pp. 50-53) fa una riflessione su UFO, fate e sui loro legami con la moderna fantascienza.
  15. ^ True Stories of Doppelgangers, su paranormal.about.com. URL consultato il 29 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2014).
  16. ^ How Doppelgänger Brand Images Influence the Market Creation Process: Longitudinal Insights from the Rise of Botox Cosmetic by Markus Giesler - Journal of Marketing

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Greene, The Magic of Shapeshifting. York Beach, ME: Weiser, 2000, ISBN 1578631718.
  • C. Sandburg, Abraham Lincoln: The Prairie Years and The War Years. Harvest Books, 2002, ISBN 0156027526.
  • Craig J. Thompson, Aric Rindfleisch e Zeynep Arsel, Emotional Branding and the Strategic Value of the Doppelganger Brand Image, Journal of Marketing, 70, 2006.
  • Aurelio Varchetta, Il tema del doppio: tra letteratura e cinema tedeschi, ISBN 9788892513747.

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