Domenico Ronzani

Domenico Ronzani (Trieste, 1804New York, 1868) è stato un ballerino, coreografo, compositore e impresario teatrale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Come ballerino fu molto attivo nei teatri del Nord Italia, in particolare alla Scala di Milano, dove debuttò in Esmeralda[1] (balletto su musiche di Cesare Pugni con coreografie di Jules Perrot), e al Teatro Regio di Torino. Collaborò per lungo tempo con Fanny Elssler.[2]

Dal 1849, quando curò un allestimento della Giselle di Adam, si dedicò anche alla coreografia.[1]

In seguito tentò la fortuna anche come compositore e impresario teatrale ma non ebbe successo e si trasferì in America.[2]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • La zingara, azione ballabile romantica, Teatro Comunale di Bologna, 2 ottobre 1845[3]
  • La rivolta delle donne nel serraglio, ballo, Teatro Comunale di Bologna, 22 ottobre 1845[4]
  • Zelia ossia Il velo magico, ballo in tre atti, Teatro la Fenice di Venezia, 2 marzo 1850[5]
  • Salvator Rosa o Il carnevale di Roma, azione mimica danzante in 5 parti, Teatro Regio di Torino, 25 dicembre 1854 diretta da Eugenio Cavallini[6]
  • L'alchimista (Faust), gran ballo fantastico in 7 quadri, Teatro Regio di Torino , 25 dicembre 1855[7]
  • Ugolino della Gherardesca (Il conte Ugolino), ballo tragico in 6 atti, Teatro Regio di Torino, 14 gennaio 1856[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Koegler
  2. ^ a b Regli
  3. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  4. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  5. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  6. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  7. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  8. ^ almanacco di amadeusonline, su amadeusonline.net. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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