Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro

Disambiguazione – Se stai cercando la Legazione esistita dal 1631 al 1808, vedi Legazione di Urbino.
Delegazione di Urbino e Pesaro
ex delegazione apostolica
Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro
Localizzazione
StatoBandiera dello Stato Pontificio Stato Pontificio
Amministrazione
CapoluogoUrbino, Pesaro
Data di istituzione6 luglio 1816 (Riforma amministrativa di Pio VII) da Dipartimenti del Rubicone, del Metauro e del Musone
Data di soppressione22 dicembre 1860 (Decreto Minghetti) in Circondario di Pesaro, Circondario di Urbino, Circondario di Ancona, Circondario di Perugia
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°43′30″N 12°38′13″E / 43.725°N 12.636944°E43.725; 12.636944 (Delegazione di Urbino e Pesaro)
Abitanti
Governi5 distretti
15 governi
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Delegazione di Urbino e Pesaro – Localizzazione
Delegazione di Urbino e Pesaro – Localizzazione
Delegazione di Urbino e Pesaro – Mappa
Delegazione di Urbino e Pesaro – Mappa

La delegazione apostolica di Urbino e Pesaro fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa, istituita nel 1816 da papa Pio VII nel territorio delle Marche. Nella sua conformazione definitiva (1831), confinava a nord con la legazione di Forlì e con San Marino, a ovest con la delegazione di Perugia e il Granducato di Toscana, a nord est con il Mar Adriatico, a sud est con le delegazioni di Macerata e Ancona.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1816, con la suddivisione dello Stato Pontificio ordinata da Pio VII, divenne una delegazione di 1ª classe; poté avere titolo di legazione se retta da un cardinale. Con il riparto territoriale successivo al 1831, il territorio di Castelleone di Suasa[1], fu compreso nella Delegazione apostolica di Ancona, distretto di Jesi, sotto la giurisdizione del Governatore di Corinaldo.

In seguito alla riforma amministrativa di Pio IX il 22 novembre 1850 confluì nella Legazione delle Marche (II Legazione).

Dopo l'Unità d'Italia, per effetto del decreto Minghetti (22 dicembre 1860), fu trasformata nella provincia di Pesaro e Urbino, con la perdita territoriale di Costacciaro, Gubbio, Pascelupo e Scheggia (ceduti all'Umbria), Castel Colonna, Monterado, Ripe e Senigallia (ceduti ad Ancona).

Cronotassi dei delegati apostolici[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Camillo Marcolini iuniore, Notizie storiche della provincia di Pesaro e Urbino, dalle prime età fino al presente, Pesaro, A. Nobili. 1868.

Interruzione sotto la Repubblica Romana dall'8 febbraio al maggio 1849

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SIUSA - Comune di Castelleone di Suasa, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Moto proprio della Santità di Nostro Signore papa Pio VII sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica. 1816.
  • Raccolta delle leggi e disposizioni di pubblica amministrazione nello Stato Pontificio. Roma 1833.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Carta geografica del sec. XIX (JPG), su anticalibreria.it. URL consultato il 10 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2007).