Daniel Handler

Daniel Handler nel 2006

Daniel Handler, noto anche con lo pseudonimo di Lemony Snicket (San Francisco, 28 febbraio 1970), è uno scrittore, sceneggiatore e fisarmonicista statunitense.

È l'autore di Una serie di sfortunati eventi, da cui è stato tratto il film Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, diretto da Brad Silberling, e la serie televisiva Una serie di sfortunati eventi trasmessa su Netflix.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Firma di Daniel Handler

Handler è nato a San Francisco, California, figlio di Sandra Handler (nata Walpole), preside in pensione del City College di San Francisco, e Louis Handler, un contabile[1]. Suo padre era un rifugiato ebreo dalla Germania. Daniel Handler è lontanamente imparentato con lo scrittore britannico Hugh Walpole[2][3] tramite sua madre. È stato educato alla religione ebraica.[4] Ha una sorella minore, Rebecca Handler.

Vorace lettore fin dall'infanzia, il suo autore preferito era William Maxwell[5]. Handler ha frequentato la Commodore Sloat Elementary, la Herbert Hoover Middle School e la Lowell High School. Si è laureato alla Wesleyan University nel 1992[6]. È stato insignito del Connecticut Student Poet Prize del 1992, che sostiene sia stato guadagnato copiando Elizabeth Bishop[7]. È stato alunno del San Francisco Boys Chorus.

È sposato con Lisa Brown, un'illustratrice che ha incontrato al college ed ha un figlio, Otto Handler, nato nel 2003[8][9][10]. I tre vivono in una casa edoardiana a San Francisco[11].

Handler ha rivelato un atteggiamento ambivalente verso il suo benessere economico e le aspettative legate alla ricchezza nell'edizione del 10 giugno 2007 del New York Times Magazine. Ha affermato che spesso gli viene chiesto denaro per cause caritatevoli, che spesso dona[12]: Handler e sua moglie hanno donato 1.000.000 di dollari a Planned Parenthood[13] e ha sostenuto il movimento Occupy Wall Street[14][15].

Handler si descrive come umanista e ateo[16][17]. Inoltre, ha affermato: "Non credo nei destini predeterminati, nell'essere ricompensato per i propri sforzi. Non credo nel karma. Il motivo per cui cerco di essere una brava persona è perché penso che sia la cosa giusta da fare. Se commetto meno cattive azioni, ci saranno meno cattive azioni, forse altre persone si uniranno a commettere meno cattive azioni e col tempo ce ne saranno sempre meno»[18]. Afferma di aver sviluppato una "coscienza femminista" durante gli anni del college[19].

Accuse di commenti razzisti[modifica | modifica wikitesto]

Alla cerimonia dei National Book Awards nel novembre 2014, Handler ha fatto un'osservazione controversa dopo che l'autrice Jacqueline Woodson è stata premiata per il suo romanzo Brown Girl Dreaming. Durante la cerimonia, Handler ha scherzato dicendo che Woodson fosse "allergica all'anguria", un riferimento allo stereotipo razzista dell'anguria, molto diffuso in America. I suoi commenti sono stati immediatamente criticati[20][21] e Handler si è scusato tramite Twitter, donando poi $ 10.000 all'organizzazione non-profit We Need Diverse Books, e promettendo di eguagliare le donazioni fino a $ 100.000[22].

In un editoriale del New York Times pubblicato poco dopo intitolato "The Pain of the Watermelon Joke", Jacqueline Woodson ha spiegato che "nel prendere alla leggera la storia profonda e travagliata [degli afroamericani]" con la sua battuta, Daniel Handler aveva dimostrato ignoranza, e ha sottolineato la necessità di "far comprendere alla gente la storia brillante e brutale di questo paese, così che nessuno pensi mai di poter salire su un palco una sera e ridere del passato troppo spesso doloroso degli altri"[23][24][25].

Accuse di commenti sessuali inappropriati[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2018, Handler ha firmato una petizione online per boicottare le conferenze che non hanno e non applicano politiche sulle molestie sessuali. Sotto il suo commento, l'autrice Kate Messner ha raccontato un incidente in cui Handler le aveva fatto battute inappropriate, come "Sei vergine anche tu?!" e "Questi eventi sui libri per bambini si trasformano sempre in orge!"[26]. Ciò ha portato molte altre donne ad accusare Handler di molestie sessuali verbali alle conferenze sui libri; tra le accuse pubbliche ci sono storie di Handler che dice a una donna che aveva appena incontrato di baciare uno sconosciuto a caso, che fa commenti volgari a un'adolescente e che se ne va senza scusarsi quando viene affrontato in proposito, che chiama una sconosciuta "hot blonde" ("bionda bollente") e di aver fatto un doppio senso di fronte a bambini piccoli.

L'incidente fa parte del più ampio movimento Me Too[26][27].

Handler si è scusato per il suo comportamento, affermando che "non è mai stato mio desiderio insultare nessuno dei miei colleghi di lavoro"[26], "il mio senso dell'umorismo non è per tutti"[27], "come sopravvissuto a una violenza sessuale, so bene anche come parole o comportamenti innocui o addirittura liberatori per alcune persone possano turbare altre»[22] e «Sto ascoltando e voglio ascoltare; sto imparando e ho voglia di imparare»[26].

A seguito di questo, gli studenti della Wesleyan University hanno iniziato a protestare contro l'imminente discorso di inizio programmato di Handler all'università[28]: nel marzo 2018, il presidente di Wesleyan Michael S. Roth ha annunciato che Handler si era ritirato dall'apparizione[29], per essere sostituito da Anita Hill[28].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Daniel Handler[modifica | modifica wikitesto]

Lemony Snicket[modifica | modifica wikitesto]

Firma di Lemony Snicket

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua carriera ha collaborato con The Magnetic Fields pubblicando degli album:

Lemony Snicket[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lemony Snicket.

Il nome Lemony Snicket deriva dal primo libro di Handler, The Basic Eight (non edito in Italia). Handler voleva ricevere del materiale da organizzazioni che lo trovavano "offensivo o divertente", ma non voleva usare il suo vero nome, ed inventò Lemony Snicket come pseudonimo.[30] Usò il nome anche per scrivere delle lettere burla ai giornali, fingendo di essere offeso da notizie di poco conto. Scrivendo Una serie di sfortunati eventi, lui e il suo editore decisero che il libro doveva essere pubblicato col nome del narratore stesso, e così fecero.[30]

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Daniel Handler ha anche scritto e contribuito ad altri lavori col nome di Lemony Snicket, e in un'intervista dichiara:[31]

«C'è qualche possibilità che il signor Snicket possa interessarsi ad altri argomenti su cui fare ricerche e pubblicare libri, ma sono sempre guardingo dal fare promesse di questo genere.»

Il primo di questi era una storia laica sulla natività, intitolata The Baby in the Manger (Il bambino nella stalla). Oltre a questa ha anche pubblicato The Lump of Coal (La massa di carbone), nel 2004,[32] e The Latke Who Couldn't Stop Screaming (Il latke che non poteva smettere di urlare).[33] Sempre come Snicket, Handler ha scritto un'introduzione e le appendici per The Bears' Famous Invasion of Sicily (la versione in lingua inglese de La famosa invasione degli orsi in Sicilia), il suo libro preferito per bambini, a cui ha fatto riferimento per Una serie di sfortunati eventi. Ha anche pubblicato un libro di citazioni umoristiche prese dalla serie, Horsedarish: Bitter Truths You Can't Avoid (Rafano: le peggiori verità che non puoi evitare).

Ha anche scritto The Composer is Dead (Il compositore è morto), un giallo creato per introdurre i lettori giovani agli strumenti dell'orchestra, anche se ideato come semplice lavoro dell'Orchestra Sinfonica di San Francisco. In un'intervista con il fansite 667 Dark Avenue, Handler ha alluso a molti libri di Lemony Snicket incentrati sul mondo di Una serie di sfortunati eventi.[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lemony Snicket biography - bibliography - books at The Wee Web, su web.archive.org, 27 settembre 2011. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  2. ^ (EN) Julie Salamon, Lemony Snicket's Down and Dirty Indie, in The New York Times, 23 settembre 2004. URL consultato il 23 luglio 2021.
  3. ^ Daniel Handler interview | www.somethingjewish.co.uk, su web.archive.org, 11 aprile 2012. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2012).
  4. ^ (EN) Josh Weiss, S.F. author Lemony Snicket’s ‘Jewish story’ on Netflix, su J., 15 febbraio 2017. URL consultato il 23 luglio 2021.
  5. ^ (EN) Daniel Handler: By the Book, in The New York Times, 22 gennaio 2015. URL consultato il 23 luglio 2021.
  6. ^ (EN) Daniel Handler | Biography, Books, & Facts, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 23 luglio 2021.
  7. ^ (EN) Poetry Foundation, Happy, Snappy, Sappy by Daniel Handler, su Poetry Magazine, 23 luglio 2021. URL consultato il 23 luglio 2021.
  8. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, The Sunday Conversation: With Daniel Handler, su Los Angeles Times, 20 giugno 2010. URL consultato il 23 luglio 2021.
  9. ^ The Man Behind Lemony Snicket Talks About Writing For Kids And His Childhood Fears, su choice.npr.org. URL consultato il 23 luglio 2021.
  10. ^ (EN) Marco R. della Cava, USA TODAY, Daniel Handler's new Snicket series dives into noir, su USA TODAY. URL consultato il 23 luglio 2021.
  11. ^ (EN) Lemony Snicket’s Melodramatic Attic Hideaway, in Wall Street Journal, 1º agosto 2017. URL consultato il 23 luglio 2021.
  12. ^ (EN) Daniel Handler, Adjusted Income, in The New York Times, 10 giugno 2007. URL consultato il 23 luglio 2021.
  13. ^ (EN) Lemony Snicket Pledges $1M to Planned Parenthood, su Time. URL consultato il 23 luglio 2021.
  14. ^ (EN) - The Washington Post, su Washington Post. URL consultato il 23 luglio 2021.
  15. ^ Lemony Snicket releases "Thirteen Observations on Occupy Wall Street", in Christian Science Monitor, 19 ottobre 2011. URL consultato il 23 luglio 2021.
  16. ^ CNN.com - Lemony Snicket reaches 'The End' - Oct 5, 2006, su edition.cnn.com. URL consultato il 23 luglio 2021.
  17. ^ Marvin Olasky, "Handler says he's 'pretty much' an atheist..." Autumn of a book-lover's contentment, in World Magazine, October 7, 2006 (Accessed April 5, 2008).
  18. ^ (EN) Sound journalism, grounded in facts and biblical truth, su WORLD. URL consultato il 23 luglio 2021.
  19. ^ (EN) Simmone Howell, Daniel Handler, aka Lemony Snicket, on writing teen sex and his inner girl voice, su The Sydney Morning Herald, 30 novembre 2017. URL consultato il 23 luglio 2021.
  20. ^ (EN) Lemony Snicket apologizes for racist joke about black writer at National Book Awards, su the Guardian, 21 novembre 2014. URL consultato il 23 luglio 2021.
  21. ^ (EN) Home, su The Forward. URL consultato il 23 luglio 2021.
  22. ^ a b Binkley, Collin; e Italie, Hillel, "Author cancels graduation speech amid harassment allegations", in The Washington Post., Archived from the original on March 2, 2018. Retrieved March 13, 2018..
  23. ^ (EN) Jacqueline Woodson, Opinion | The Pain of the Watermelon Joke, in The New York Times, 29 novembre 2014. URL consultato il 23 luglio 2021.
  24. ^ (EN) Jacqueline Woodson Responds to Racist Watermelon Joke, su Time. URL consultato il 23 luglio 2021.
  25. ^ (EN) HuffPost - Breaking News, U.S. and World News, su HuffPost. URL consultato il 23 luglio 2021.
  26. ^ a b c d (EN) Dee Lockett, Lemony Snicket Accused of Making Lewd Comments About Female Authors, su Vulture, 22 febbraio 2018. URL consultato il 23 luglio 2021.
  27. ^ a b (EN) David M. Perry, How Will Publishing Deal With Lemony Snicket Amid #MeToo?, su Pacific Standard. URL consultato il 23 luglio 2021.
  28. ^ a b Author cancels graduation speech amid harassment allegations - The Washington Post, su web.archive.org, 2 marzo 2018. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2018).
  29. ^ (EN) 'Lemony Snicket' Replaced At Wesleyan Commencement Amid Reports Of Sexually Inappropriate Comments, su HuffPost UK, 2 marzo 2018. URL consultato il 23 luglio 2021.
  30. ^ a b The Beatrice Interview: 2000, su beatrice.com.
  31. ^ Newsround interviews Lemony Snicket, su news.bbc.co.uk.
  32. ^ Lemony Snicket [collegamento interrotto], su usaweekend.com, gennaio 2018.
  33. ^ The Latke Who Couldn't Stop Screaming: A Christmas Story: Lemony Snicket, su amazon.com.
  34. ^ 667 Dark Avenue: Noble Enough - The Insidious Inquiries: 21 Questions, 21 Answers, su asoue.proboards11.com. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).

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