Cucina normanna

Camembert di Normandia

La Cucina normanna è la cucina tipica della Normandia, regione settentrionale della Francia.

La regione è famosa per i suoi prodotti lattiero-caseari, e in particolare i suoi formaggi sono molto popolari, ad esempio è rinomato l'uso nella cucina della Normandia di burro e panna che ha causato la sostituzione del lardo con il burro nella cucina francese alla fine del Rinascimento.

Nella regione sono allevate la vacca normanna e la jersiaise conosciute per la qualità del loro latte. Per quanto riguarda i formaggi, il camembert è senza dubbio uno dei formaggi francesi più famosi.

Allo stesso modo, già nel 1651, La Varenne indica, in Le Cuisinier françois, che i normanni sono soliti aggiungere formaggio a molte pietanze, "per esempio nel merluzzo bianco e nelle prugne secche".

La Normandia è la principale regione di produzione di ostriche, cozze e capesante in Francia.

Specialità culinarie[modifica | modifica wikitesto]

Antipasti[modifica | modifica wikitesto]

Coquilles Saint-Jacques.

Frattaglie[modifica | modifica wikitesto]

Tripes à la mode de Caen.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Vache normande.

Pesce e crostacei[modifica | modifica wikitesto]

Salse[modifica | modifica wikitesto]

Contorni[modifica | modifica wikitesto]

  • Champignons à la normande
  • Chou-fleur à la normande
  • Laitues de Dame Simone
  • Pommes de terre à la braytoise
  • Pommes de terre Neufchâtel

Panetteria[modifica | modifica wikitesto]

Pasticceria[modifica | modifica wikitesto]

Dessert[modifica | modifica wikitesto]

La teurgoule, dessert tradizionale normanno.

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Latticini[modifica | modifica wikitesto]

Formaggi[modifica | modifica wikitesto]

Pont-l'évêque.
Neufchâtel.
Boursin.

Salumeria[modifica | modifica wikitesto]

carte postale ancienne
Macellazione di un maiale in Normandia.

Prodotti del mare[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ INAO, Le Bulot de la baie de Granville obtient l'IGP, su inao.gouv.fr, 7 février 2019. URL consultato l'8 gennaio 2020..

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