Controversia sull'invito di papa Benedetto XVI alla Sapienza

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Papa Benedetto XVI

La controversia sull'invito di papa Benedetto XVI alla Sapienza fa riferimento alle proteste emerse il 20 novembre 2007 contro l'invito che il rettore dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" fece a papa Benedetto XVI affinché inaugurasse l'anno accademico, il 17 gennaio. A seguito delle proteste espresse da numerosi docenti e studenti, la Santa Sede decise di declinare l'invito.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 febbraio 1990 l'allora cardinale Ratzinger aveva già tenuto un discorso all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".[1] Le sue parole avevano sollevato forti polemiche nel mondo scientifico, in particolare per aver citato le parole del filosofo della scienza Paul Feyerabend in cui pareva fosse espresso un positivo giudizio dell'operato della Chiesa cattolica relativamente al processo a Galileo Galilei.

Alcuni[2] sostennero anche che Ratzinger avesse male interpretato, e quindi usato a sproposito, il pensiero di Feyerabend, argomentando che l'affermazione citata sarebbe stata tratta da un discorso per assurdo del filosofo. I dubbi sulla correttezza dell'interpretazione di Ratzinger furono però fugati dallo stesso Feyerabend, che nel maggio successivo commentò personalmente il discorso del cardinale in un'intervista al settimanale Il Sabato, affermando che:[3]

«La mia tesi è stata presentata correttamente. La Chiesa aveva ragione nell'affermare che gli scienziati non rappresentano l'autorità finale in materia scientifica. Sono in molti oggi a concordare su questo punto. Si è capito che gli scienziati sono competenti solo in campi ristretti, che spesso essi esulano dalle proprie competenze e, quando lo fanno, i loro giudizi entrano in contrasto.»

Sul processo a Galileo, dopo che papa Giovanni Paolo II ebbe auspicato un "riconoscimento leale dei torti, da qualunque parte essi vengano", il 3 luglio 1991 venne aperta una commissione di studio, i cui risultati furono ricordati dal pontefice in un discorso ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, evidenziando due punti:

«Come la maggior parte dei suoi avversari, Galileo non fa distinzione tra quello che è l’approccio scientifico ai fenomeni naturali e la riflessione sulla natura, di ordine filosofico, che esso generalmente richiama. È per questo che egli rifiutò il suggerimento che gli era stato dato di presentare come un’ipotesi il sistema di Copernico, fin tanto che esso non fosse confermato da prove irrefutabili. Era quella, peraltro, un’esigenza del metodo sperimentale di cui egli fu il geniale iniziatore […] Paradossalmente, Galileo, sincero credente, si mostrò su questo punto più perspicace dei suoi avversari teologi. “Se bene la Scrittura non può errare, scrive a Benedetto Castelli, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno de’ suoi interpreti ed espositori, in vari modi.»

È controverso se Ratzinger fosse d'accordo o meno con le parole di Feyerabend da lui riportate.

Nel 2005, dopo la morte di papa Giovanni Paolo II, il cardinal Ratzinger fu eletto papa Benedetto XVI.

La controversia[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 novembre 2007, a seguito della notizia del probabile invito di papa Benedetto XVI alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, fu redatta una lettera di protesta dal docente Marcello Cini, pubblicata dal quotidiano Il manifesto.[5][6] A questa lettera seguì, il 23 novembre, una lettera ad uso interno indirizzata al rettore e firmata da 67 docenti[7][8] (su circa 4 500) dell'Università, sottoscritta successivamente da altri 700 tra professori e scienziati, italiani e non;[9] tale lettera divenne di pubblico dominio nel mese di gennaio, a ridosso della cerimonia.[10]

Nella prima lettera Cini, in toni aspri, faceva riferimento alla lectio magistralis "Fede, ragione e università" tenuta da Benedetto XVI il 12 settembre 2006 presso l'università di Ratisbona, accusando il pontefice di appoggiare la teoria del "disegno intelligente", e criticava in particolar modo la scelta del rettore della Sapienza di non aver discusso l'invito con il senato accademico. Nella seconda lettera i docenti condividevano l'intervento di Cini e aggiungevano inoltre un riferimento alla citazione delle parole di Feyerabend su Galilei, fatta alla Sapienza il febbraio 1990 dall'allora cardinale Ratzinger.[1][11]

In un articolo su Il Giornale,[12] il vaticanista Andrea Tornielli affermò che la presunta cattiva interpretazione, da parte dei 67 sottoscrittori, della parole pronunciate da Ratzinger nel 1990 fosse causata da un'incompleta citazione delle parole di Ratzinger come allora riportate sull'articolo su papa Benedetto XVI di Wikipedia in italiano.[13] Secondo Tornielli, il fatto che le parole conclusive mancassero su Wikipedia avrebbero dimostrato come Ratzinger «ritiene "assurdo" appropriarsene [della citazione di Feyerabend] per sostenere che la Chiesa con Galileo avrebbe avuto ragione». Uno dei sottoscrittori della lettera, il fisico teorico Giorgio Parisi, aveva risposto in precedenza a critiche simili, riportando anche la parte dell'intervento allora mancante su Wikipedia. Secondo Parisi, il cardinal Ratzinger «non si distanzia dall'affermazione di Feyerabend […] Conclude dicendo di non voler usare questo testo per una “frettolosa apologetica”, ma non ne nega la validità»; conseguentemente Parisi conclude affermando: «la citazione di Feyerabend, fatta senza far riferimento alle posizioni teoriche di Feyerabend, stravolge completamente il pensiero di questo filosofo della scienza. Al contrario di quello che sembra da questa citazione isolata, Feyerabend ha sempre esaltato la creatività e l’audacia intellettuale di Galileo; tuttavia si esprime per paradossi e tutta la sua visione è una critica della “ragione”, quindi, nel dire che la Chiesa era da parte della ragione, non sta dando torto a Galileo ma alla Chiesa».[2] Secondo un articolo de L'Osservatore Romano,[14] la prova che i 67 sottoscrittori fossero stati tratti in errore riprendendo pedissequamente la citazione incompleta allora su Wikipedia sarebbe la coincidenza tra la data ed il luogo da loro riportata e quella riportata al tempo da Wikipedia, entrambi errati.

Con l'avvicinarsi dell'evento, si verificò una serie di manifestazioni[15] da parte di numerosi studenti dell'ateneo contrari all'invito al pontefice, al sindaco di Roma Walter Veltroni ed al ministro dell'università Fabio Mussi, culminata con l'occupazione della sede del senato accademico[16] e del rettorato.[17]

Il 15 gennaio 2008, come conseguenza dei fatti di seguito riportati, la Santa Sede declinò l'invito del rettore dell'università affinché Benedetto inaugurasse l'anno accademico il 17 gennaio. Il discorso inaugurale del papa[18] fu comunque letto dal prorettore.

Diversi esponenti del mondo politico e istituzionale italiano espressero solidarietà al papa e condanna per i 67 docenti e gli studenti contestatori, accusati di intolleranza.[19] Il mondo culturale espresse posizioni più variegate sull'interpretazione dei fatti e sui contenuti delle lettere dei docenti in questione; vi fu un pubblico appello di solidarietà ai 67 docenti promosso dalla rivista Historia Magistra,[20] come pure pubblici appelli di solidarietà al papa promossi dal quotidiano on line L'Occidentale[21] e dall'associazione culturale EURESIS.[22]

Ulteriori ricadute della controversia[modifica | modifica wikitesto]

Un ulteriore sviluppo della polemica riguardò il fisico Luciano Maiani, che l'8 gennaio aveva ottenuto dal Consiglio dei ministri (governo Prodi II) la ratifica della nomina alla direzione del CNR. Dal momento che Maiani risultava fra i firmatari della lettera dei 67, la Commissione cultura del Senato, nella seduta del 16 gennaio, bloccò temporaneamente la nomina. In tale occasione il senatore Franco Asciutti giudicò che l'adesione di Maiani a un appello «contrario alla presenza del Pontefice in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico» fosse «incompatibile con un atteggiamento equilibrato e laico».[23] La nomina fu sbloccata circa un mese più tardi (29 gennaio da parte del Senato, 1º febbraio da parte del governo), quando il clamore mediatico si era ormai placato.

Reazioni in difesa di Benedetto XVI[modifica | modifica wikitesto]

Il mondo cattolico, alla notizia dell'annullamento della visita, reagì con indignazione parlando di «libertà di espressione negata». Il giorno successivo, studenti cattolici della Sapienza espressero la loro solidarietà al Papa partecipando all'udienza del mercoledì. Il cardinale Camillo Ruini, all'epoca vicario di Roma, organizzò invece una manifestazione la domenica successiva all'Angelus a Piazza San Pietro che doveva avere un ruolo di «riconciliazione fra la città di Roma e il Papa», alla quale parteciparono rappresentanti di tutte le associazioni cattoliche oltre ad esponenti della politica.

Durante la cerimonia d'inaugurazione, studenti di Comunione e Liberazione vi parteciparono con la bocca imbavagliata, esponendo cartelli sulla presunta «mancanza di libertà all'interno del mondo universitario italiano».

Il giornalista Giuliano Ferrara propose a tutti gli intellettuali che si erano laureati alla Sapienza di restituire provocatoriamente la loro laurea, ma l'appello non ebbe seguito.

Nel suo saggio del 2008 Considerazioni introduttive sugli attuali dibattiti fra laicismo, scienza, filosofia e religione,[24] il filosofo marxista-comunitarista Costanzo Preve difese il pensiero del pontefice dalle critiche mosse contro di lui dal mondo laico, considerando quanto avvenuto alla Sapienza un episodio paradigmatico di tale scontro. Preve riassume la sua posizione in maniera netta e dura nei confronti dei laici (che per lo più nel testo chiama "laicisti"):

«Dietro lo scontro simbolico Ratzinger-laici [c'è] da un lato, il recupero del grande umanesimo classico, a partire ovviamente da Aristotele. Dall'altro, una ricostruzione fumettistica della storia dell'umanità, della filosofia e della religione.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Estratto del discorso su Galileo Galilei pronunciato il 15 febbraio 1990 dall’allora card. Ratzinger, in “Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti,” Edizioni Paoline, Roma 1992, p. 76-79. URL consultato il 23 gennaio 2009.
  2. ^ a b "Sapienza: una lettera di Giorgio Parisi", UAAR Ultimissime, 20 gennaio 2008
  3. ^ Marcello Frediani, "Un giudice per Galileo" - intervista a Feyerabend, Il Sabato, 12 maggio 1990, pagina 54 - copia online dell'articolo
  4. ^ Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, su vatican.va, 31 ottobre 1992.
  5. ^ La lettera di Marcello Cini pubblicata sul Manifesto il 14 novembre del 2007, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 7 marzo 2022.
  6. ^ Lettere del professor Marcello Cini al Rettore de La Sapienza (PDF), su salveprof.it. URL consultato il 3 gennaio 2023 (archiviato il 3 gennaio 2023).
  7. ^ « La lettera aperta del prof. Marcello Cini al rettore de La Sapienza. Estratto del discorso su Galileo Galilei pronunciato alla Sapienza il 15 febbraio 1990 dall’allora card. Ratzinger » … e quella dei 67 professori che lo appoggiano, su vaticandiplomacy.wordpress.com. URL consultato il 3 gennaio 2023 (archiviato l'8 settembre 2016).
  8. ^ Solidarietà con il Prof Cini, i 67 docenti e gli studenti della Sapienza, su Fuoriregistro, 22 gennaio 2008. URL consultato il 3 gennaio 2023 (archiviato il 15 giugno 2021).
  9. ^ http://cerca.unita.it/data/PDF0113/PDF0113/text46/fork/ref/08015e4h.HTM?key=andrea+carugati&first=131&orderby=0&f=fir[collegamento interrotto]
  10. ^ Testo integrale della lettera - 23 novembre 2007. Pubblicata in un articolo di Repubblica il 14 gennaio 2008
  11. ^ Giorgio Israel, Quando Ratzinger in una conferenza del 1990 difese Galileo alla Sapienza, in L'Osservatore Romano, 16 gennaio 2008. URL consultato il 23 gennaio 2009.
  12. ^ Andrea Tornielli, La Sapienza, i prof censurano il Papa senza averlo letto, in il Giornale, 14 gennaio 2008. URL consultato il 23 gennaio 2009.
  13. ^ La versione dell'articolo archiviata e consultabile su archive.org più cronologicamente pertinente risale al 26 aprile 2007. Cfr. Papa Benedetto XVI - Wikipedia, su web.archive.org, 26 aprile 2007. URL consultato il 5 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2007).
  14. ^ Copia e incolla da Wikipedia: 67 docenti per un errore - Testo integrale dell'articolo de L'Osservatore Romano, su Zenit, 6 febbraio 2008. URL consultato il 27 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  15. ^ Tra musica, sberleffi e assemblee la Sapienza aspetta il Pontefice, su repubblica.it.
  16. ^ Ratzinger non andrà alla Sapienza - Il Vaticano: «Opportuno soprassedere», in Corriere della Sera, 15 gennaio 2008. URL consultato il 15 luglio 2009.
  17. ^ Papa alla Sapienza, studenti occupano rettorato, in Il Sole 24 ORE.
  18. ^ Testo dell'allocuzione che Benedetto XVI avrebbe pronunciato nel corso della visita all'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, prevista per il 17 gennaio, poi annullata in data 15 gennaio 2008 - Sito ufficiale della Santa Sede
  19. ^ Benedetto XVI, Prodi "rammaricato" "Condanno chi ha provocato tensioni", in La Repubblica, 15 gennaio 2008. URL consultato il 20 settembre 2010.
  20. ^ Appello di solidarietà ai 67 docenti promosso dalla rivista Historia Magistra
  21. ^ L'università non può arrendersi. Il bavaglio degli studenti, la voce dei docenti, su loccidentale.it. URL consultato il 14 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
  22. ^ AL MAGNIFICO RETTORE DELL'UNIVERSITÀ "LA SAPIENZA" [collegamento interrotto]
  23. ^ Sulla proposta di nomina del professor Maiani a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche - resoconto della seduta della Commissione Cultura del Senato, 16 gennaio 2008
  24. ^ Costanzo Preve, Considerazioni introduttive sugli attuali dibattiti fra laicismo, scienza, filosofia e religione, pubblicato in Atrium. Studi metafisici e umanistici, anno X, 2008, numero 1 (testo ripubblicato online)
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