Concerto per pianoforte e orchestra n. 19 (Mozart)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 19
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
TonalitàFa maggiore
Tipo di composizioneConcerto
Numero d'operaCatalogo Köchel: K 459
Epoca di composizioneVienna, 11 dicembre 1784
PubblicazioneAndré, Offenbach 1794
AutografoConservato alla Nationalbibliotek di Berlino.
Durata media28 minuti
Organico
Movimenti
  1. Allegro in 22, Fa maggiore
  2. Allegretto in 68, Do maggiore
  3. Allegro assai in 24, Fa maggiore


Il concerto per pianoforte e orchestra n. 19 in Fa maggiore K 459 di Wolfgang Amadeus Mozart inizia con un tempo di marcia e per questa ragione viene a volte catalogato tra i concerti militari. Tuttavia di militare questa composizione non ha nulla se non una grande limpidezza nella parte solistica.

Il concerto è anche noto come Concerto dell'incoronazione in quanto il compositore lo eseguì e diresse in occasione dei festeggiamenti per l'incoronazione dell'imperatore Leopoldo II a Francoforte sul Meno, assieme al concerto dell'Incoronazione n. 26 K 537, il quale era stato composto proprio per l'occasione; per tale importante esecuzione, Mozart ampliò l'organico, aggiungendo 2 trombe e timpani, in modo da aumentarne l'aspetto più marziale e celebrativo. ma queste parti sono andate perdute.

L'allegro inizia con un tema molto semplice, privo di impennate e di improvvisi, che Mozart ripropone per tutto il movimento quasi a dimostrare che l'intero pezzo possa essere risolto con un unico tema. Mozart introduce nel corso dell'allegro altri due temi, ma quello iniziale si presenta con una insistenza quasi ossessiva e lo caratterizza.

Un carattere pastorale, esposto con il tema iniziale e più volte ripreso nel corso del movimento, apre l'allegretto; si tratta di un tema sereno e cantabile ricco di toni patetici quando si esprime in tonalità minore.

Si trovano accenti haydniani nell'allegro assai finale che espone un tema nitido, con un ritmo molto marcato e il cui tema riporta a quello con cui inizia il concerto.

Del concerto ci sono rimaste le cadenze originali di Mozart per il primo e terzo movimento.

Ferruccio Busoni ha trascritto il finale del concerto per 2 pianoforti con il titolo Duettino concertante nach Mozart

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