Comitato olimpico nazionale

Un comitato olimpico nazionale è l'associazione nazionale del movimento mondiale dei Giochi olimpici.

Soggetti ai controlli del CIO, i comitati olimpici sono responsabili delle spedizioni degli atleti del proprio paese partecipanti alle varie edizioni dei Giochi, e hanno il potere di candidare città del proprio paese ad ospitare edizioni future. Hanno anche il compito di promuovere lo sviluppo e l'allenamento dei propri atleti, allenatori e dirigenti.

Caratteristiche ed organizzazione dei Comitati olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Al 2016 sono stati riconosciuti 206 Comitati Olimpici Nazionali, cioè 193 paesi membri delle Nazioni Unite più altri 13 territori:

Tutti i comitati sono membri dell'Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali, che a sua volta è divisa in cinque associazioni continentali:

Continente Associazione Comitati membro Primo membro Ultimo membro

     Africa

Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali d'Africa 54 Egitto (1910) Sudan del Sud (2015)

     America

Organizzazione Sportiva Panamericana 41 Stati Uniti (1894) Dominica (1993)
Saint Kitts e Nevis (1993)
Saint Lucia (1993)

     Asia

Consiglio Olimpico d'Asia 44 Giappone (1912) Timor Est (2003)

     Europa

Comitati Olimpici Europei 50 Francia (1894) Kosovo (2014)

     Oceania

Comitati Olimpici Nazionali d'Oceania 17 Australia (1895) Tuvalu (2007)

Lista dei comitati per data di riconoscimento[modifica | modifica wikitesto]

Sotto è riportata una lista in ordine cronologico dei 206 comitati riconosciuti dal CIO dalla sua fondazione nel 1894. Molti di questi furono fondati molti anni prima del loro effettivo riconoscimento, mentre altri furono immediatamente accettati dopo la fondazione. I paesi oggi non più esistenti (ad esempio Unione Sovietica, Jugoslavia, Federazione delle Indie Occidentali, Yemen del Sud, Borneo del Nord o Cecoslovacchia) non sono inclusi nella lista.

1894 Francia, Stati Uniti
1895 Australia, Germania, Grecia, Ungheria
1900 Norvegia
1905 Danimarca, Gran Bretagna
1906 Belgio
1907 Canada, Finlandia
1909 Portogallo
1910 Egitto (prima Chedivato d'Egitto)
1911 Turchia (prima Impero ottomano)
1912 Austria, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Serbia[2], Spagna, Svizzera
1913 Svezia
1914 Romania
1915 Italia
1919 Nuova Zelanda, Polonia
1922 Irlanda
1923 Argentina, Messico, Uruguay
1924 Bulgaria, Haiti
1927 India
1929 Filippine
1934 Cile
1935 Brasile, Islanda, Liechtenstein, Venezuela
1936 Afghanistan, Bermuda, Bolivia, Giamaica, Malta, Perù
1937 Sri Lanka (prima Ceylon)
1947 Guatemala, Iran, Birmania, Panama, Corea del Sud (chiamata Korea dal CIO)
1948 Colombia, Guyana (prima Guyana inglese), Iraq, Libano, Pakistan, Porto Rico, Singapore, Siria, Trinidad e Tobago
1950 Thailandia
1951 Hong Kong, Nigeria
1952 Bahamas, Ghana (prima Costa d'Oro), Indonesia, Israele
1953 Monaco
1954 Costa Rica, Cuba, Etiopia, Malaysia (prima Malaya)
1955 Barbados, Figi, Kenya, Liberia
1956 Honduras, Uganda
1957 Corea del Nord, Tunisia
1959 Albania, Ecuador, Marocco, Nicaragua, San Marino, Sudan, Suriname
1960 Taipei Cinese (prima Repubblica di Cina)
1962 Benin (prima Dahomey), Repubblica Dominicana, El Salvador, Mongolia
1963 Camerun, Costa d'Avorio, Giordania, Libia, Mali, Nepal, Senegal
1964 Algeria, Ciad, Madagascar, Niger, Congo, Sierra Leone, Zambia (prima Rhodesia settentrionale)
1965 Repubblica Centrafricana, Guinea, Arabia Saudita, Togo
1966 Kuwait
1967 Belize (prima Honduras Britannico), Isole Vergini
1968 Repubblica Democratica del Congo (prima Congo-Kinshasa e poi Zaire) Gabon, Malawi, Tanzania (prima Tanganika)
1970 Paraguay
1972 Burkina Faso (prima Repubblica dell'Alto Volta), Lesotho, Mauritius, Somalia, Swaziland
1974 Papua Nuova Guinea
1975 Andorra
1976 Antigua e Barbuda, Isole Cayman, Gambia
1978 Cipro
1979 Bahrein, Laos, Mauritania, Mozambico, Repubblica Popolare Cinese, Seychelles, Vietnam
1980 Angola, Bangladesh, Botswana, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Zimbabwe
1981 Yemen
1982 Isole Vergini britanniche, Oman
1983 Bhutan, Samoa (prima Samoa Occidentali), Isole Salomone
1984 Brunei, Gibuti, Guinea Equatoriale, Grenada, Ruanda, Tonga
1985 Maldive
1986 Aruba, Isole Cook, Guam
1987 Samoa Americane, Saint Vincent e Grenadine, Vanuatu
1991 Estonia, Lettonia, Lituania, Namibia, Sudafrica (nel 1907, Unione del Sudafrica)
1993 Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Burundi, Capo Verde, Comore, Croazia, Repubblica Ceca, Dominica, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Repubblica di Macedonia, Russia, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, São Tomé e Príncipe, Slovacchia, Slovenia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan
1994 Cambogia, Nauru
1995 Guinea-Bissau, Palestina
1997 Stati Federati di Micronesia
1999 Eritrea, Palau
2003 Kiribati, Timor Est
2006 Isole Marshall
2007 Montenegro, Tuvalu
2014 Kosovo
2015 Sudan del Sud

Comitati non riconosciuti[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato Olimpico di Macao, fondato nel 1987, ha tentato dalla sua nascita di far parte del CIO, ma non è stato mai ufficialmente riconosciuto e quindi nessun atleta ha mai potuto partecipare ad un'edizione dei Giochi sotto la bandiera di Macao.

Fra gli altri comitati nazionali non riconosciuti dal CIO si segnala quello delle isole Fær Øer, "nazione costitutiva" della Danimarca, che però, può contare su un comitato paralimpico ufficialmente riconosciuto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In passato anche le Antille Olandesi avevano un loro comitato olimpico, ufficialmente riconosciuto nel 1950, ma dopo la loro dissoluzione avvenuta il 10 ottobre 2010, il CIO ha revocato il loro status nel luglio 2011. (EN) Curtain comes down on 123rd IOC Session, Comitato Olimpico Internazionale, 9 luglio 2011. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  2. ^ Il Comitato Olimpico della Serbia Archiviato il 23 marzo 2009 in Internet Archive.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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