Chiese di Ragusa

Voce principale: Ragusa.

Nella storia di Ragusa sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate.[1],[2]

Vari eventi sismici hanno minacciato in epoche differenti il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso della città:

A parte i resti della Primitiva chiesa di San Giorgio, altri ruderi minori e la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio, il Barocco siciliano fiorito e sviluppatosi in seguito alla ricostruzione derivante dagli effetti distruttivi del catastrofico Terremoto del Val di Noto del 1693 consegna in eredità la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, la Chiesa di Santa Maria dell'Itria, la Chiesa di Santa Maria delle Scale, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di San Vincenzo Ferreri, la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, la Cattedrale di San Giovanni Battista, l'Insigne Collegiata di San Giorgio.

Nel 2002 l'immenso patrimonio con le vestigia pre-terremoto, per l'insigne profilo arabo - normanno, rinascimentale e barocco, costituito da molti monumenti simbolo e luoghi di culto nei centri storici di Ragusa e Ragusa Ibla sono stati dichiarati Patrimonio dell'umanità, i due nuclei della città inseriti nella lista delle Città tardo barocche del Val di Noto e tutto l'insieme posto sotto la tutela dell'UNESCO.

Elenco delle chiese di Ragusa.

Chiese attuali[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione in ordine alfabetico:

Lettera A[modifica | modifica wikitesto]

Lettera B[modifica | modifica wikitesto]

Lettera C[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Cristiana Evangelica

Lettera F[modifica | modifica wikitesto]

Lettera I[modifica | modifica wikitesto]

Lettera G[modifica | modifica wikitesto]

Lettera L[modifica | modifica wikitesto]

Lettera M[modifica | modifica wikitesto]

Lettera P[modifica | modifica wikitesto]

Lettera R[modifica | modifica wikitesto]

Lettera S[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa del Sacro Cuore affidata fino al 2014 ai padri gesuiti

Lettera T[modifica | modifica wikitesto]

Lettera V[modifica | modifica wikitesto]

Chiese sconsacrate[modifica | modifica wikitesto]

Chiese demolite[modifica | modifica wikitesto]

Case[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Compagnie[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Collegi[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Confraternite[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Congregazioni[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Conservatori[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Conventi[modifica | modifica wikitesto]

Elenco conventi: {Elenco in aggiornamento}

Corporazioni religiose soppresse[modifica | modifica wikitesto]

Fra parentesi le date di costituzione e di soppressione della corporazione.[9]

Ragusa (1545 - 1868 / 1892)

Fratellanze[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Monasteri[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Corporazioni religiose soppresse[modifica | modifica wikitesto]

Fra parentesi le date di costituzione e di soppressione della corporazione.[9]

Ragusa (1545 - 1868 / 1892)

Oratori[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Ospedali[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Elenco dei 14 ospedali cittadini:

Ospizi[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Sinagoghe[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Società[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Unioni[modifica | modifica wikitesto]

{Elenco in aggiornamento}

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Sacco, pp. 140.
  2. ^ Giuseppe Emanuele Ortolani, pp. 132.
  3. ^ a b c d e f g h Touring Club Italiano, pp. 554.
  4. ^ Touring Club Italiano, pp. 551.
  5. ^ Touring Club Italiano, pp. 99.
  6. ^ a b Touring Club Italiano, pp. 552.
  7. ^ Sito Comune di Ragusa, Turismo., su comune.ragusa.gov.it. URL consultato il 18 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2021).
  8. ^ a b c d e f g h i Francesco Sacco, pp. 141.
  9. ^ a b Archivio Storico dei beni culturali della città di Ragusa e provincia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]