Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Tagliacozzo)

Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Chiesa di Santa Maria del Soccorso
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàTagliacozzo
Coordinate42°03′56.38″N 13°14′31.85″E / 42.06566°N 13.24218°E42.06566; 13.24218
ReligioneCattolica
TitolareBeata Vergine Maria del Soccorso
Diocesi Avezzano
Inizio costruzioneXII secolo
Sito webDiocesi di Avezzano

La chiesa di Santa Maria del Soccorso è un edificio religioso situato nel quartiere di Altolaterra a Tagliacozzo (AQ), in Abruzzo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il portale

La chiesa originaria, citata nella bolla pontificia del 1115 di Papa Pasquale II tra i possedimenti della diocesi dei Marsi come "Sancta Mariae in Furca"[1], risale con ogni probabilità al XII secolo. L'appellativo "Furca", ovvero forca nell'accezione di passo o vado, è dovuto presumibilmente alla sua collocazione geografica, nel mezzo della fenditura montuosa di Altolaterra tra le pendici dei monti Civita e La Difesa del monte Aurunzo.

Andrea De Ponte feudatario di alcune terre marsicane fece erigere intorno al Duecento una torre di avvistamento nei pressi della chiesuola di Santa Maria in Forca[2].

Rimaneggiata più volte a cominciare dal XIV secolo, fu abbellita dagli Orsini e successivamente dai Colonna, signori del ducato di Tagliacozzo e della contea di Albe fino all'abolizione del feudalesimo. Nel 1495 la chiesa fu ampliata e impreziosita con l'aggiunta del portale sovrastato dagli affreschi in lunetta risalenti allo stesso periodo. Nella prima metà del Cinquecento furono realizzati il portico, per proteggere in modo adeguato gli affreschi, le altre opere d'arte posizionate esteriormente e il campanile.

Danneggiata dai terremoti del Settecento e dal terremoto della Marsica del 1915 in modo non irreparabile è stata oggetto di più restauri[3][4].

Nel 1946 Roberto Rossellini la scelse tra le location del film Desiderio[5].

Negli anni ottanta è stato messo in sicurezza il tetto dell'edificio religioso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa a navata unica, ingrandita nel corso dei secoli XV e XVI, si caratterizza per il portico e il portale in stile rinascimentale. Il campanile che svetta lateralmente risale al XVI secolo. Alcune tracce dell'edificio duecentesco si trovano posteriormente nella sagrestia[6]. Due piccoli quadri collocati nell'altare maggiore e alcuni affreschi della seconda metà del XVI secolo sono opera di Angelo Guerra d'Anagni.

Sul retro sono visibili le tracce dell'ospedale-ricovero realizzato in seguito alla diffusione della peste. Sul monte che la domina si trovano i ruderi del castello di Tagliacozzo e la chiesa del Calvario con le stazioni della Via Crucis[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bolla di Papa Pasquale II, su pereto.info. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2016).
  2. ^ Angelo Melchiorre, Tagliacozzo, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 28 aprile 2020.
  3. ^ Touring Club Italiano, 2005, pp. 236-237.
  4. ^ Le chiese della Marsica. Chiesa di Santa Maria del Soccorso, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
  5. ^ Enzo Coletta (a cura di), Tagliacozzo Chiesa del Soccorso. 1943 dal film Desiderio di R. Rossellini, su cyberspaceandtime.com. URL consultato il 28 aprile 2020.
  6. ^ Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Tagliacozzo), su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 28 aprile 2020.
  7. ^ Altolaterra, su altolaterra.com. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]