Cerfennia

Cerfennia
Monumento dedicato a Cerfennia
Nome originale Cerfennia
Amministrazione
Territorio controllato Valle del Giovenco
Localizzazione
Stato attuale Bandiera dell'Italia Italia
Località Collarmele
Coordinate 42°04′00″N 13°38′16.3″E / 42.066667°N 13.637861°E42.066667; 13.637861
Altitudine 850 m s.l.m.
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cerfennia
Cerfennia

Cerfennia era un'antica città situata nel territorio dei Marsi, poco distante rispetto alla contemporanea Collarmele, nei pressi della strada che valica l'antico Mons Imeus, corrispondente al contemporaneo passo di Forca Caruso, al confine tra la Marsica e la valle Peligna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cerfennia a destra di Roma nella Tavola Peutingeriana

Cerfennia è stata localizzata a circa tre miglia a nord di Marruvium, capitale dei Marsi e lungo la via Valeria che la collegava a Corfinium, alla valle dell'Aterno ed infine ad Ostia Aterni. Tra il 48 e il 49 d.C. a seguito delle opere di restauro e completamento avvenute nel tratto tra la stazione di passaggio di Corfinio e la contemporanea Pescara da parte dell'imperatore Claudio, quest'ultimo tratto assunse il nome di via Claudia Valeria[1][2].

Della città antica ci sono poche testimonianze archeologiche ed epigrafiche, fonti antiche la riportano insieme agli oppida di epoca romana del territorio dei Marsi, Antinum, Fresilia, Milonia, Plestinia e Lucus Angitiae, mentre le città principali erano Marruvio e, al confine del territorio equo, Alba Fucens. Non c'è certezza sulla data e sul periodo della creazione del centro fortificato[3][4], come pure non sembra che questo possa essere identificato con "Cesenna" (o "Cesennia") che secondo Tito Livio i romani espugnarono nell'anno 305 insieme alle città sannite di Bovianum, Sora e Arpinum[5].

Come per Corfinium il toponimo potrebbe essere legato al culto dei Cerfi, categoria delle divinità del pantheon dei popoli italici preromani[6]. Il nome di Campo Cerfegna, nelle vicinanze della contemporanea Collarmele, sarebbe riconducibile al centro fortificato preromano di Cerfennia che entrò a far parte dal I secolo a.C del municipio romano di Marruvium[7].

Nel XII secolo il toponimo resiste come "Cerferno" in una bolla di Papa Pasquale II diretta al vescovo dei Marsi Berardo in cui si menziona la chiesa di Santa Felicita[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Civiltà Cattolica, 1882, Editore Luigi Manuelli, Firenze, Serie XI, vol. IX, pp. 209-210.
  2. ^ Le strade dell'Italia romana, Touring Club Italiano, 2004, p. 64.
  3. ^ Angelo Melchiorre, Cenni storici, su collarmele.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 22 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2017).
  4. ^ Francesco Prosia, Cerfennia è l'antico centro abitato, da cui trasse origine Collarmele, su collarmele.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 22 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2017).
  5. ^ Arturo Solari, Cerfennia, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  6. ^ Abruzzo - Molise, Touring Club Italiano, 1979, p. 249.
  7. ^ Grossi, p. 83.
  8. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VII, Bologna, Forni Editore, 1971, p. 106.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph editrice, 2002.
  • Francesco Prosia, Collarmele ieri... e... oggi, 1994.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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