Caulerpa racemosa

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Caulerpa racemosa
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Chlorophyta
Classe Bryopsidophyceae
Ordine Bryopsidales
Famiglia Caulerpaceae
Genere Caulerpa
Specie C. racemosa
Nomenclatura binomiale
Caulerpa racemosa
J. Agardh, 1873
Nomi comuni

Caulerpa a grappoli

Caulerpa racemosa J. Agardh 1873 è un'alga verde della famiglia Caulerpaceae. È originaria del mar Rosso, ma è una specie alloctona del mar Mediterraneo, in cui è penetrata attraverso il Canale di Suez fin dal 1926[1]. In Mediterraneo, insieme con la Caulerpa taxifolia, sta minacciando le praterie di Posidonia oceanica, della quale è una forte competitrice.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta di colore verde e forma degli stoloni, dai quali si dipartono fronde verso l'alto, in cui sono presenti le strutture fotosintetiche e rizoidi diretti verso l'alto, con i quali aderisce saldamente al substrato. È un'alga unicellulare, in cui la parete cellulare riveste un unico protoplasto.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

C. racemosa è un'alga monoica in grado si riprodursi sia tramite riproduzione sessuata, sia vegetativa. La riproduzione sessuata avviene per anisogamia con alternanza di generazione gametofitica e sporofitica, dove tipicamente prevale la prima. A partire dal citoplasma, quattro anisogameti vengono liberati contemporaneamente, causando la successiva morte dell'individuo. La moltiplicazione vegetativa può avvenire per:

  • crescita, una parte della pianta muore l'altra estremità continua a crescere;
  • frammentazione, che può essere causata da attività antropiche, moto ondoso e azione dei predatori;
  • formazione di propaguli.

Mentre è ormai noto il processo riproduttivo, restano ancora sconosciuti i suoi segnali di attivazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Hamel G., Quelques algues rares ou nouvelles pour la flore mediterraneenne (PDF), in Bull. Mus. Nation. Hist. Nat., vol. 32, 1926, p. 420.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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