Caterina Gabrielli

Caterina Gabrielli

Caterina Gabrielli (Roma, 12 novembre 1730Roma, 16 febbraio o 16 aprile 1796) è stata un soprano italiano.

Era soprannominata La Coghetta perché figlia del cuoco del principe Gabrielli, dal quale ultimo il soprano trasse il nome d'arte (così come la sorella Francesca, mezzosoprano, e il fratello Antonio, violinista) sostituendolo a quello della famiglia, Fatta, originaria della frazione Cacciano di Masserano.

Secondo l'instancabile collezionatore di aneddotica musicale ottocentesco Alessandro Ademollo, studiò canto a Roma col compositore spagnolo Francisco Javier García Fajer, noto in Italia come Francesco Saverio Garzia, e a Venezia con Nicola Porpora, dal 1744 al 1747, anno in cui debuttò a Lucca, all'età di diciassette anni. Nel 1750 fu a Napoli dove cantò nella Didone di Niccolò Jommelli e successivamente tra il 1754 e il 1755 fu attiva a Venezia presso il Teatro San Moisè. Indi si recò a Vienna, dove rimase a cantare per Burgtheater sino al 1758; in questo periodo si esibì soprattutto nei lavori di Christoph Willibald Gluck.

Tornata in Italia apparve prima a Milano al Teatro Regio Ducale e poi a Padova, città in cui si perfezionò con il cantante castrato Gaetano Guadagni. Nel 1759 cantò a Parma nell'Ippolito ed Aricia di Tommaso Traetta e l'anno successivo fu nuovamente nella capitale austriaca.

Ritornata in Italia nel 1761, si esibì in diversi palcoscenici: fu di nuovo a Padova (1761), Lucca (1761-2) e in seguito a Reggio Emilia (1762) e Torino (1762), Milano (1763) e infine Napoli (1763-7). Successivamente rimase tre anni a Palermo e nel 1771 fu a Milano, dove incontrò il giovane Wolfgang Amadeus Mozart.

Negli anni successivi fu in viaggiò attraverso l'Europa: tra il 1772 e il 1775 cantò per Traetta a San Pietroburgo e nel periodo 1775-6 si esibì a Londra. Ritornò quindi in Italia, dove continuò a cantare per i teatri di Napoli, Venezia, Lucca e Milano fino al 1782.

La Gabrielli fu una delle più importanti cantanti della sua epoca. Fu descritta positivamente da molte personalità di spicco del settecento, tra cui Charles Burney e da Pietro Metastasio.

Interpretazioni[modifica | modifica wikitesto]

La Gabrielli cantò in numerose opere, tra le quali:

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