Castelnuovo del Garda

Castelnuovo del Garda
comune
Castelnuovo del Garda – Stemma
Castelnuovo del Garda – Bandiera
Castelnuovo del Garda – Veduta
Castelnuovo del Garda – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoGiovanni Dal Cero (Lega, eletto con lista civica "Si Cambia") dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°26′N 10°46′E / 45.433333°N 10.766667°E45.433333; 10.766667 (Castelnuovo del Garda)
Altitudine130 m s.l.m.
Superficie34,43 km²
Abitanti13 157[2] (30-4-2023)
Densità382,14 ab./km²
FrazioniCastelnuovo (sede comunale), Cavalcaselle, Oliosi, Ronchi, Sandrà, Camalavicina[1]
Comuni confinantiBussolengo, Lazise, Peschiera del Garda, Sona, Valeggio sul Mincio
Altre informazioni
Cod. postale37014
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023022
Cod. catastaleC225
TargaVR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 626 GG[4]
Nome abitanticastelnovesi
PatronoNatività di Maria Vergine
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelnuovo del Garda
Castelnuovo del Garda
Castelnuovo del Garda – Mappa
Castelnuovo del Garda – Mappa
Posizione del comune di Castelnuovo del Garda all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Castelnuovo del Garda (Castelnòvo in veneto[5]) è un comune italiano di 13 157 abitanti della provincia di Verona in Veneto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Castelnuovo dista 18 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione ovest.

Confina a nord con Lazise, a nord-est con Bussolengo, a est con Sona, a sud con Valeggio sul Mincio, a ovest con Peschiera del Garda.

Una piccola parte del comune all'estremo ovest è bagnata dal lago di Garda e separa i comuni di Peschiera e Lazise, ma il territorio si estende soprattutto sulle colline moreniche.

La casa comunale è situata a 130 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici si può dedurre che il territorio del comune fu abitato sin dall'epoca preistorica. Anticamente il sito era conosciuto come Beneventum; successivamente prese il nome di Quadrivium, a causa della sua posizione geografica, l paese è infatti situato fra le quattro città di Verona, Mantova, Brescia e Trento.

Nel XII secolo Quadrivium fu rasa al suolo dal Barbarossa: la popolazione decise di costruire un nuovo insediamento fortificato, Castrum novum, trasformato nel corso del tempo in Castelnuovo.

Passato nella sua storia sotto diversi domini, dalla Signoria degli Scaligeri a quella dei Visconti, dalla Repubblica di Venezia all'Impero austriaco, dal 1867 il Comune si chiamò Castelnuovo di Verona: acquisì l'attuale denominazione nel 1970, per una fascia di territorio sulle sponde del Garda.

L'11-12 aprile 1848 fu teatro della battaglia di Castelnuovo, al termine della quale molti abitanti inermi vennero trucidati e il borgo venne saccheggiato e incendiato dalle truppe austriache, inviate dal feldmaresciallo Radetzky.

Tricolore di Oliosi[6][modifica | modifica wikitesto]

Oliosi, lapide risorgimentale.

Il 24 giugno 1866, durante la battaglia di Custoza nel corso della terza guerra d'indipendenza, dieci ufficiali, sei sottufficiali, tre caporali, e diciassette soldati semplici, compreso il portabandiera, del 1º Battaglione appartenente al 44º Reggimento della Brigata "Forlì", assieme a un sottufficiale del 43º Reggimento della medesima brigata e a un soldato delle guide, si rinchiusero a difesa nella cascina Castellano d'Oliosi, nella località di Oliosi (oggi frazione di Castelnuovo del Garda), circondati dagli austriaci ove sostennero per più di due ore gli assalti del nemico.

Resisi conto dell'impossibilità di ricevere soccorsi e di tenere ulteriormente la posizione a causa dell'incendio appiccato alla cascina da parte delle truppe austriache, ed essendo a corto di munizioni, decisero di arrendersi ma prima di consegnarsi al nemico, i militari italiani, per non concedergli il loro stendardo militare, stracciarono in tredici pezzi il drappo della bandiera tricolore; divisero i pezzi tra i presenti e ognuno di loro nascose un brandello di stoffa sotto la propria giubba, mentre la freccia della bandiera venne sepolta sotto la cenere del focolare.

Al termine della guerra, sono stati recuperati undici delle tredici porzioni del drappo ed è stato possibile ricostruire così la bandiera, che passò alla storia con il nome di "Tricolore di Oliosi".[7]

Ancora oggi ogni anno ad Oliosi di Castelnuovo del Garda, la terza domenica di giugno, si celebra la "Festa della Bandiera", in cui si ricorda l'eroico episodio risorgimentale legato al tricolore.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Torre su base azzurra, merlata di tre alla ghibellina, d'oro, chiusa, finestrata e murata di nero, terrazzata di verde e sostenuta da due leoni affrontanti, con la testa rivolta all'esterno, al naturale.[8]»

Nello stemma è rappresentata la storica torre del castello visconteo sostenuta da due leoni a ricordo dell'eroica resistenza durante le guerre d'indipendenza italiane.[9]

Gonfalone

«Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento: comune di castelnuovo del garda[8]»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

A decoro della piazza principale ci sono un monumento ai Caduti della prima Guerra mondiale, progetto di Ettore Fagiuoli, e una fontana ideata da Luigi Trezza.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Parchi di divertimento[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Anno Residenti Variazione
1871 3 479 0
1881 3 834 +10,2%
1901 4 091 +6,7%
1911 5 074 +24,0%
1921 5 038 -0,7%
1931 5 277 +4,7%
1936 5 565 +5,5%
1951 6 143 +10,4%
1961 6 232 +1,4%
1971 6 841 +9,8%
1981 7 594 +11,0%
1991 7 911 +4,2%
2001 8 612 +8,9%
2007 11 711 +36,0%
2010 12 606 +7,65%

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio è sede dell'Accademia Musicale "Sergio Martinelli" (nella frazione di Sandrà), del Teatro Comunale "Diego Martinelli" e della scuola secondaria di 1º grado ad indirizzo musicale "Alberto Montini".

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa dell'uva, giunta alla 47ª edizione, si caratterizza per l'intento di qualificare del vino della zona; è nata come mercato, ma si è trasformata in una vera e propria festa dell'uva adornata da varie mostre culturali riguardanti il vino e l'uva;
  • Festa della Bandiera, alla terza domenica di giugno, si rievoca un evento della terza guerra di indipendenza. Il 24 giugno 1866 nella frazione di Oliosi un gruppo di soldati del 1º battaglione del 44º reggimento fanteria, circondati dal nemico e preoccupati dal pensiero di salvare la "bandiera", occuparono con forza una cascina, dove riuscirono a sostenere un'accanita difesa, ma quando capirono che non sarebbero riusciti a resistere, divisero la bandiera tra i presenti in modo che il nemico non potesse impadronirsene.
  • Antica Fiera di Cavalcaselle, si tiene nel terzo weekend di novembre sul colle San Lorenzo. Fiera dalle radici millenarie che nasce come fiera mercato, per poi affermarsi nel 1800 come occasione di ritrovo sul colle San Lorenzo. Qui i pastori sostavano in attesa del loro turno per traghettare il bestiame sul Mincio e proseguire verso casa, allestendo bivacchi allietati dai fuochi e dalle donne che erano solite preparare brodo, risotto e soprattutto la trippa. Oggi la Fiera ospita stand enogastronomici con mercato e mostra di macchine agricole d'epoca, giostre e spettacoli. Immancabile nella mattina della domenica la corsa podistica "Stracada de la fiera".

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Una piccola parte a sud del comune è attraversata dall'autostrada A4, ma il casello più prossimo è quello di Peschiera, situato nel comune omonimo a circa 6 km di distanza.

L'uscita più vicina sull'autostrada A22 del Brennero è invece quella di Verona nord, a 13 km dal comune.

L'arteria stradale principale che attraversa Castelnuovo è però la ex SS11 Padana Superiore, che lo collega a est con Verona e Vicenza e a ovest con Brescia.

Sempre a Castelnuovo ha inizio la ex SS450 di Affi, che funge da collegamento tra il casello di Peschiera sulla A4 e quello di Affi-lago di Garda sud sulla A22, percorrendo l'entroterra veronese gardesano.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Castelnuovo è servito dall'omonima stazione sulla linea Milano-Venezia.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

A 18 km dal comune, in direzione sud-est, sorge l'Aeroporto di Verona-Villafranca intitolato a Valerio Catullo, il principale della provincia e uno dei più importanti d'Italia.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio castelnovese è prodotto il vino “Moro del Castel”, che deriva dalle viti coltivate nelle colline moreniche nel comune. Grande risorsa economica del paese è però soprattutto Gardaland, il più importante parco divertimenti d'Italia, che ha cominciato ad espandersi anche nel comune di Lazise. Vero perno economico della comunità castelnovese è comunque da considerare la frazione di Sandrà che, nel tempo, ha saputo raccogliere i frutti del settore tessile; in particolare si è distinto come imprenditore Giovanni Martinelli, arrivato ad acquisire la proprietà dell'Hellas Verona nel gennaio 2007.

Da segnalare a questo riguardo che Roberto Saviano, nel suo libro Gomorra, a p. 59, denuncia che il clan camorristico Licciardi ha dislocato gran parte delle proprie attività nel settore tessile e commerciale proprio a Castelnuovo del Garda, e inoltre che imprenditori e commercianti veneti legati ai clan hanno coperto la latitanza di Pietro Licciardi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
maggio 1985 giugno 1990 Giampaolo Fogliardi Democrazia Cristiana Sindaco [11]
luglio 1990 aprile 1995 Giampaolo Fogliardi Democrazia Cristiana Sindaco [12]
aprile 1995 giugno 1999 Ferdinando Emanuelli Lista Civica Sindaco [13]
giugno 1999 giugno 2004 Ferdinando Emanuelli Lista Civica Sindaco [14]
giugno 2004 giugno 2009 Maurizio Bernardi Lista civica "Cittadinanza Democratica" Sindaco [15]
giugno 2009 giugno 2014 Maurizio Bernardi Lista civica "Cittadinanza Democratica" Sindaco [16]
giugno 2014 maggio 2019 Giovanni Peretti Lista civica "Cittadinanza Democratica" Sindaco [17]
maggio 2019 "in carica" Giovanni Dal Cero Lista civica di centro-destra "Si Cambia" (Castel Nuovo in Comune - Lega - Movimento La Strada) Sindaco [17]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

La banda cittadina è gemellata con quelle di:

  • Bandiera della Slovenia Trebnje, dal 2001[senza fonte]

Il comune aderisce all'iniziativa Patto dei sindaci.[18]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta

La società calcistica più importante di Castelnuovo è l'ASD Castelnuovo Sandrà, che gioca al Comunale Giuseppe Pancera. Nel 2005 il Castelnuovo e la squadra della frazione di Sandrà vanno a formare la nuova società. Ha come colori sociali il nero, cerchiato da verde, bianco e blu. Nel 2010, dopo avere perso gli spareggi nazionali di Eccellenza, viene ripescato nel campionato di Serie D.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Castelnuovo del Garda - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2023.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011.
  6. ^ Arturo Pomello, La bandiera nazionale: i suoi martiri - le sue glorie, Edizione del Giornale l'Adige, 1895; Bernardi Giovanni, La Bandiera di Oliosi, Associazione pro-loco Castelnuovo del Garda, 2011; Roberto Guerri, Per l'Italia e per il Re, con illustrazioni di Quinto Cenni, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa, 2015.
  7. ^ La bandiera fatta a pezzi (per salvarla dal nemico), su corriere.it.
  8. ^ a b Comune di Castelnuovo del Garda, Statuto (PDF), art. 2 - Territorio – Stemma – Gonfalone.
  9. ^ Comune di Castelnuovo del Garda – (VR), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 aprile 2024.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  12. ^ amministratori.interno.it - 1990, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  13. ^ amministratori.interno.it - 1995, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  14. ^ amministratori.interno.it - 1999, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  15. ^ amministratori.interno.it - 2004, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  16. ^ amministratori.interno.it - 2009, su amministratori.interno.it. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  17. ^ a b amministratori.interno.it - 2014, su amministratori.interno.it.
  18. ^ Patto dei Sindaci nel Veneto


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN MODL000029