Castello di Stormont

Castello di Stormont
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
   Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord
LocalitàBelfast
Coordinate54°36′07.2″N 5°49′48.58″W / 54.602°N 5.83016°W54.602; -5.83016
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Uso

Il castello di Stormont è una dimora nella tenuta di Stormont nell'area urbana orientale di Belfast, nella contea di Belfast, nell'Irlanda del Nord. È stato il principale luogo d'incontro per l'esecutivo democratico concordato dell'Irlanda del Nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Stormont non è mai stato un vero castello. L'edificio originale del 1830 fu ridisegnato nel 1858 dai proprietari, la famiglia Cleland, in stile baronale scozzese. Vennero fatte costruire torri a torretta decorative.

Dal 1921 al 1972 il castello di Stormont fu la residenza ufficiale del Primo ministro dell'Irlanda del Nord. Tuttavia, alcuni primi ministri hanno preferito vivere a Stormont House, la residenza ufficiale dello speaker del Parlamento dell'Irlanda del Nord, che era vacante perché alcuni di questi preferivano vivere nelle proprie case. Nello stesso periodo, l'edificio ospitava anche il gabinetto del governo dell'Irlanda del Nord.

Prima della devoluzione, la dimora fungeva da quartier generale del Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord, per i ministri dell'Ufficio per l'Irlanda del Nord e i loro funzionari a Belfast. Durante il conflitto nordirlandese, fu usato anche per i funzionari dell'MI5.[1] Fu vicino al Castello di Stormont, negli Edifici del Castello, che l'Accordo del Venerdì Santo fu concluso nell'aprile del 1998.[2]

L'Assemblea dell'Irlanda del Nord, si riunisce nei vicini edifici del Parlamento, che sono spesso equiparati a Stormont e erroneamente denominati Castello di Stormont.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) UK | Northern Ireland | 'No need' for new MI5 base in NI, su news.bbc.co.uk, BBC News, 23 ottobre 2006. URL consultato il 13 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Colin Gleeson, The inside story of how the Belfast Agreement was struck, in Irish Times, 10 aprile 2018. URL consultato il 13 maggio 2020.

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