Castello di Azuchi

Castello di Azuchi
安土城
Raffigurazione del castello in una stampa antica
Ubicazione
Stato attualeBandiera del Giappone Giappone
RegioneKansai
CittàAzuchi
Coordinate35°09′22″N 136°08′22″E / 35.156111°N 136.139444°E35.156111; 136.139444
Mappa di localizzazione: Giappone
Castello di Azuchi
Informazioni generali
TipoCastello giapponese
Costruzione1576-1579
MaterialeLegno, Pietra
Primo proprietarioOda Nobunaga
Condizione attualeRovine
Visitabile
Sito webAzuchi-museum.or.jp
Informazioni militari
Funzione strategicaPresidio militare, Residenza di rappresentanza
Termine funzione strategica1585 (distrutto)
EventiDibattito religioso di Azuchi (1579)
[1]
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Il castello di Azuchi (安土城?, Azuchi-jō) fu costruito tra il 1576 e il 1579 per volontà di Oda Nobunaga. L'edificio venne eretto su di una collina sulle sponde del Lago Biwa nell'antica provincia di Omi (oggi compreso nella prefettura di Shiga), la posizione aveva un alto valore strategico poiché consentiva alle truppe che vi erano stanziate di raggiungere in poco tempo la capitale Kyōto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del castello di Azuchi segnò un momento importante per la storia giapponese, l'epoca che va dal 1568 al 1600 è conosciuta come periodo Azuchi-Momoyama proprio dal nome del castello di Azuchi e da quello di Momoyama.

Il castello fu anche la sede di un importante avvenimento, nel 1579 si svolse al suo interno il dibattito religioso degli Azuchi (安土宗論?, Azuchi shūron) a cui parteciparono i leader delle correnti buddhiste Nichiren e Jōdo.

Nell'estate del 1582 Oda Nobunaga venne assassinato (Incidente di Honnōji) e poco dopo Akechi Mitsuhide, colui che l'aveva tradito, attaccò il castello di Azuchi e lo diede alla fiamme[2][3]. Alla fine, il Castello di Azuchi fu distrutto dal Toyotomi Hidetsugu (1585)[4].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

A differenza delle strutture precedentemente costruite questo edificio non era solamente una fortezza militare utile a contenere le truppe al suo interno ma era anche la residenza di rappresentanza di Nobunaga. Costruito in pietra e legno, il castello fu riccamente decorato dal pittore Kanō Eitoku e dai suoi discepoli[5] in modo che la sua stessa presenza rispecchiasse la potenza, il potere e il prestigio del suo padrone[6]. La struttura conteneva anche innovazioni tecniche poiché era predisposta per l'utilizzo di armi da fuoco e per resistere agli assedi degli eserciti nemici[6].

La struttura del castello comprendeva vari edifici raccolti all'interno di possenti mura di pietra[5]. La torre principale era alta 46 metri e conteneva al suo interno sette diversi livelli, in particolare il quinto piano era a pianta ottagonale, rappresentazione del paradiso, e il sesto piano era a pianta quadrangolare in rappresentanza dei principi del Taoismo e del Confucianesimo[1].

Attualmente rimangono solo le fondamenta in pietra del castello, una parziale ricostruzione in scala dell'edificio è visitabile presso il Nobunaga no Yakata Museum adiacente alle rovine[1].

Accesso[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il film Katen no shiro (2009) ripercorre le varie fasi della costruzione del castello[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Azuchi Castle Ruins, su yamasa.org. URL consultato il 18 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2010).
  2. ^ (EN) William Howard Coaldrake, V - Castles. The Symbol and Substance of Momoyama and Early Edo Authority, in Architecture and Authority in Japan, Psychology Press, 1996, p. 119, ISBN 0-415-05754-X.
  3. ^ (EN) John Whitney Hall (a cura di), Chronology, in The Cambridge History of Japan, vol. IV, Cambridge, Cambridge University Press, 1991, p. 18, ISBN 0-521-22355-5.
  4. ^ (JA) 安土城「権力の象徴」謎の最期, su asahi.com, 25 agosto 2009.
  5. ^ a b (EN) Seiroku Noma, The Arts of Japan: Late medieval to modern, Kodansha International, 2003, p. 285, ISBN 4-7700-2978-0.
  6. ^ a b Rosa Caroli, Francesco Gatti, Storia del Giappone, 3ª edizione, Bari, Laterza, 2006, p. 88, ISBN 88-420-8164-7.
  7. ^ (EN) Katen no shiro, su imdb.com, IMDb.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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